Obiettivi Formativi

Il corso si propone l’approfondimento della disciplina dei rapporti privati internazionali. Sul presupposto delle nozioni generali già acquisite nel corso di Diritto internazionale, verranno approfonditi aspetti specifici in ordine all’ambito della giurisdizione italiana, l’applicazione delle norme di diritto internazionale privato, all’efficacia delle sentenze e degli atti stranieri in Italia, con particolare attenzione agli sviluppi normativi in ambito comunitario.

Metodi didattici

Lezioni partecipate con l'ausilio di mappe concettuali e esame di casi pratici.

Prerequisiti

Il corso presuppone la padronanza delle questioni generali di diritto internazionale privato e processuale maturata a seguito del superamento dell'esame di Diritto internazionale.

Verifiche dell'apprendimento

Esame orale finalizzato a verificare che siano raggiunti i risultati dell’apprendimento attesi. Attraverso una serie di domande relative a punti cruciali del programma, si tende ad accertare la sufficiente conoscenza e capacità di comprensione acquisita dal candidato, il grado effettivo di maturità critica, la capacità di risolvere problemi giuridici particolari, la correttezza, chiarezza ed efficacia dell’esposizione (con speciale riguardo all’uso appropriato di termini tecnici). Essendo l’arco della votazione espresso in trentesimi, la soglia di sufficienza si colloca sui 18/30; i voti più elevati vanno da 27 a 30/30; in caso di esame particolarmente brillante, la commissione aggiunge al massimo dei voti la lode.

Programma del Corso

I criteri generali della riforma del sistema italiano di diritto internazionale privato; la determinazione della giurisdizione italiana alla luce del processo di comunitarizzazione; le questioni generali relative alla determinazione del diritto applicabile; la disciplina speciale contenuta nella legge 218/95; il riconoscimento delle sentenze e degli atti stranieri; le obbligazioni contrattuali.