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Il Dottorato di “Scienze umanistiche” (già “Scienze storiche, archeologiche e filologiche”, vd. https://www.unime.it/it/dipartimenti/dicam/post-laurea/dottorati-di-ricerca) mira a formare studiosi con strumenti di ricerca specialistica altamente qualificata in linea con la più avanzata ricerca internazionale, puntando su un’offerta ampia e sinergica, strutturata in quattro curricula, capace di ricadute occupazionali di elevato livello. Il curriculum di Filologia antica e moderna intende fornire per le lingue e letterature classiche e la letteratura italiana antica e moderna, competenze paleografiche, ecdotiche e metriche necessarie a uno studio scientifico dei testi sul piano filologico, storico-linguistico, critico-letterario, applicabili ad ambiti professionali diversi (ricerca universitaria, insegnamento in scuole secondarie, editoria, giornalismo); il curriculum di Antropologia e Storia dal medioevo all’età contemporanea prevede, in ambito di antropologia, storia e geografia europea, di storia delle religioni e del pensiero politico, una formazione competitiva nella docenza e nella ricerca; temi privilegiati: fisionomia del territorio e sue trasformazioni in base a dinamiche antropologiche e socioculturali; radici storiche dell'Europa tra Occidente, Oriente e Mediterraneo; incidenza di fattori politico-religiosi sulla modernità; interculturalità e identità attraverso forme narrative di determinati gruppi sociali. Il curriculum di Archeologia e storia antica mira alla formazione qualificata e aggiornata di archeologi e storici antichi attivi, a livello dirigenziale e di ricerca, nel contesto regionale e mediterraneo, con un bagaglio culturale concernente archeologia, storia, epigrafia greca e romana, metodi della ricerca archeologica, capaci di gestire conoscenza, conservazione e valorizzazione dei Beni culturali. Il curriculum di Filosofia forma qualificati ricercatori nell'intera gamma delle articolazioni disciplinari di ambito filosofico. Particolare attenzione viene attribuita a tematiche attuali come quelle della filosofia della complessità, della geo-filosofia, della bio-politica, della bioetica e dei rapporti tra filosofia e religioni, delle problematiche derivanti dagli sviluppi della scienza e dalla questione del post-umano, che vedono affiancarsi alla prospettiva teorica anche la ricostruzione storica, radicata nella riflessione moderna occidentale. Il Dottorato di “Scienze umanistiche” ha uno spiccato taglio interdisciplinare, come mostra l'interconnessione tra le varie aree tematiche proprie dei SSDD che figurano al suo interno, riconducibili ai due settori ERC SH5 e SH6, e la presenza nel Collegio di specialisti di due aree CUN (10 e 11). Questa vocazione si estrinseca nella proposta di una offerta didattica comune ai curricula sia al primo che al secondo anno, per un numero di 18 CFU complessivi, basati sull'individuazione di ambiti tematici aggreganti, relativi ad aspetti teorici e metodologici delle diverse linee di ricerca attive nel Dottorato, presentate in una prospettiva di dialogo e trasversalità. Obiettivo primario è formare, per un corretto approccio ai fatti letterari, storico-antropologici, archeologici e filosofici, giovani ricercatori dotati degli strumenti necessari a un’appropriata comprensione della cultura e degli aspetti politico-sociali del mondo antico, dell’Europa medievale, moderna e contemporanea; tale formazione, pur declinata in percorsi di studio altamente specialistici (nei quattro curricula), poggia su una dimensione integrata del sapere umanistico e consente ai dottorandi di confrontarsi con ricerche e tecniche di discipline limitrofe, maturando quell’apertura e duttilità scientifica che sono qualità imprescindibili dello studioso moderno.
Ai fine della valorizzazione dei risultati della ricerca il Dottorato mette a disposizione varie opportunità:
I dottorandi possono avvalersi anzitutto della tre riviste elettroniche open access presenti nell’Ateneo, a cadenza semestrale: «Peloro», rivista del Dottorato, attiva dal 2016, aperta alle ricerche specialistiche condotte in tutti gli ambiti di interesse del Dottorato, nella quale i dottorandi possono pubblicare gli esiti di ricerche parallele alla tesi finale; «Humanities», attiva dal 2012 e dedicata ai settori di storia contemporanea, geografia umana, antropologia culturale e sociale e sociologia della comunicazione; «Il Pensiero italiano», proiettata sullo studio della tradizione filosofica italiana. Inoltre è possibile per i dottorandi giovarsi dei rapporti col Centro Internazionale di Studi Umanistici, che vanta numerose collane e le riviste «Studi medievali e umanistici» e «Umanesimo dei moderni»; e in generale della piattaforma editoriale del DICAM (sbocchi editoriali possono offrire anche le riviste «Quaderni di Archeologia»; «Analecta Papyrologica», e le collane «Carteggi di Filologi», «Orione. Testi e studi di letteratura greca», «Pelorias», «Semata e Signa»). I dottorandi potranno anche interagire con il Centro Europeo di Studi su Mito e Simbolo e quello di Filosofia della complessità “Edgar Morin”; e loro lavori possono essere ospitati nelle riviste e nelle collane editoriali di questi centri come in quelle dirette o co-dirette dai docenti del Collegio. Tali strutture inerenti le varie aree di ricerca dei curricula consentono ai dottorandi di diffondere in sedi adeguate i risultati delle loro ricerche con firma individuale. Il Dottorato favorisce inoltre l'organizzazione e la partecipazione dei dottorandi a convegni di studio, seminari ed eventi culturali sia in Italia che all'estero.