Offerta Didattica

 

[1180/2022] - DIRITTO DELLE NUOVE TECNOLOGIE

Classe: 
L-14
Accesso: 

LIBERO

Codice Corso: 
1180
Ordinamento: 
2022
Anno Accademico: 
2022
Sede: 
MESSINA
Coordinatore: 

Prof. Emanuele La Rosa

Lingua: 
italiano
Laboratori e Aule Informatiche: 
Biblioteche: 
Sale studio: 

Prova finale

La prova finale è pensata come momento cardine del percorso formativo dello studente e consisterà nella discussione di un elaborato scritto, dinanzi a una commissione appositamente nominata e composta ai sensi della normativa vigente, del regolamento didattico di Ateneo e del corso di studi. 
L’elaborato, su una tematica del percorso formativo dello studente, sarà sviluppato sotto la guida di un docente del corso e sarà diretto ad attestare le capacità acquisite durante il triennio. L’elaborato potrà anche essere redatto e discusso in lingua inglese.
La valutazione conclusiva terrà conto dell’intera carriera dello studente all’interno del Corso di Studi, dei tempi e delle modalità di acquisizione dei crediti formativi, nonché della maturità e capacità di elaborazione nella prova finale. 1. Per essere ammesso a sostenere la prova finale per il conseguimento della laurea , lo studente deve avere acquisito tutti i crediti previsti dal Manifesto degli Studi, ad eccezione di quelli assegnati alla prova finale, ed essere in regola con il pagamento delle tasse e dei contributi universitari.
2. Lo studente che abbia maturato tutti i crediti previsti dal suo piano di studi può conseguire il titolo di studio indipendentemente dal numero di anni di iscrizione all'università.
3. Per il conseguimento della Laurea lo studente presenta alla Segreteria studenti, per il tramite del Direttore, domanda di assegnazione dell'elaborato finale, controfirmata dal relatore, almeno 90 giorni prima della data di inizio della prima sessione di Laurea utile. A tal fine farà fede la data del protocollo di ingresso.
4. All'atto della presentazione della domanda lo studente indica il docente relatore, scelto fra i docenti dell'Università degli Studi di Messina, che lo assiste nella preparazione dell'elaborato finale e l'argomento che gli è stato assegnato. Possono svolgere il ruolo di docente relatore anche i docenti supplenti o assegnatari di un contratto di insegnamento nell'anno accademico di presentazione della domanda.
5. La prova finale per il conseguimento della laurea consiste nella discussione pubblica dell'elaborato dalla quale la Commissione esaminatrice possa accertare la maturità culturale e la capacità di elaborazione del candidato, nonché la qualità del lavoro svolto.
6. L'elaborato finale, munito del visto di approvazione del docente relatore, deve essere depositato in via informatica dal candidato ai competenti uffici amministrativi almeno 7 giorni prima della prova finale. L'elaborato è reso visionabile ai componenti della Commissione di laurea nominata dal Direttore per quell'appello di laurea.
7. L'elaborato finale potrà essere presentato parzialmente o interamente in lingua inglese, purché venga allegata una presentazione in italiano, completa di riassunto dei contenuti e corredata del visto di approvazione del docente relatore.
8. L'elaborato finale potrà prevedere la predisposizione di un abstract in lingua inglese.
9. Ai fini del superamento della prova finale è necessario conseguire il punteggio minimo di 66/110. Il punteggio massimo è di 110/110 con eventuale attribuzione della lode.
10. Il punteggio dell'esame di laurea è pari alla somma tra il punteggio di base ed il voto di valutazione di cui ai successivi commi 11 e 12. Il punteggio di base è dato dalla media aritmetica ponderata rispetto ai crediti e convertita in centodecimi (comunicata dalla Segreteria studenti) di tutte le attività formative con voto espresso in trentesimi previste nel piano di studio del candidato, con arrotondamento dei decimi all'unità superiore o inferiore più prossima; alle votazioni di trenta e lode è assegnato valore di 31.
11. Per l'attribuzione dei punti per il voto curriculare la Commissione ha a disposizione fino ad un massimo di 4 punti, che possono essere assegnati adottando i seguenti criteri:
- Mobilità internazionale con acquisizione di CFU.
- Conclusione degli studi in corso; il criterio è utilizzabile nel caso in cui l'ultimo esame sia stato sostenuto entro l'ultima sessione dell'anno solare e la laurea sia conseguita entro l'ultima sessione utile dell'ultimo anno di corso;
- Acquisizione di almeno due lodi nelle materie di base e caratterizzanti;
- Tirocini formativi e di orientamento presso aziende o enti di ricerca.
12. Per l'attribuzione del voto di valutazione della tesi la Commissione ha a disposizione fino ad un massimo di 7 punti che possono essere assegnati adottando i seguenti criteri:
- la qualità del lavoro dell'elaborato;
- l'entità dell'impegno profuso nella realizzazione dell'elaborato;
- la capacità dello studente di conoscere gli argomenti del suo elaborato e la principale bibliografia di riferimento e di saperli collegare alle tematiche caratterizzanti del suo corso di studi;
- la capacità di esporre in maniera fluida gli argomenti del suo elaborato e di trarre conclusioni coerenti con i risultati ottenuti;
- la capacità di sintetizzare, in maniera puntuale ed esaustiva, il lavoro effettuato ed i risultati raggiunti, entro il tempo assegnato per l'esposizione;
- la capacità di rispondere alle domande poste dalla Commissione in maniera spigliata e pertinente.
13. La lode, richiesta dal docente relatore, può essere attribuita se la Commissione è unanime.
14. Lo svolgimento degli esami finali di laurea è pubblico e si svolge in presenza del candidato con proclamazione finale e comunicazione del voto di laurea assegnato dalla Commissione.
15. Lo studente che intenda ritirarsi dalla prova finale per il conseguimento della laurea deve manifestarlo alla Commissione prima che il Presidente lo congedi al termine della discussione dell'elaborato.
16. La Commissione per la valutazione della prova finale è nominata dal Direttore del Dipartimento su proposta del Coordinatore del Corso di laurea. La Commissione è composta da almeno sette membri la cui maggioranza deve essere costituita da professori di ruolo titolari di insegnamento presso il Dipartimento. Possono far parte della Commissione docenti di ruolo, supplenti o docenti a contratto, ricercatori, professori incaricati stabilizzati ed assistenti del ruolo ad esaurimento, anche se di altro Dipartimento dell'Ateneo, purché nel rispetto dell'art. 24 comma 2 del RDA. Possono altresì far parte della commissione docenti di altre Università ed esperti di enti di ricerca.
17. Di norma, Presidente della Commissione è il Direttore del Dipartimento o il Coordinatore del Consiglio di Corso di Laurea, o, in subordine, il professore di prima fascia con la maggiore anzianità di ruolo. Al Presidente spetta garantire la piena regolarità dello svolgimento della prova e l'aderenza delle valutazioni conclusive ai criteri generali stabiliti dal Consiglio di Corso di Laurea.
18. La modalità di svolgimento degli esami finali prevede la presentazione dell'elaborato, anche mediante supporto multimediale e una discussione anche con domande rivolte allo studente.
19. I tempi concessi per la presentazione e la discussione devono essere uguali per tutti i candidati e per tutte le sedute di laurea, indipendentemente dal numero dei candidati stessi.
20. Al termine della prova finale la Commissione di Laurea comunica il voto.
21. La proclamazione si svolge con una breve cerimonia pubblica, subito dopo la conclusione di tutte le prove finali, o in giorni successivi. Il luogo, data, orario della cerimonia di proclamazione saranno comunicati alla Segreteria didattica del Dipartimento dal Coordinatore contestualmente alla comunicazione della data della prova finale.
22. Le prove finali per il conseguimento del titolo si articolano in almeno tre appelli.
23. La consegna dei diplomi di Laurea avviene in occasione di cerimonie collettive nelle date previste dal Calendario Didattico. 


Requisiti

Gli studenti che intendono iscriversi al CdS devono essere in possesso di un diploma di scuola secondaria superiore o di altro titolo di studio conseguito all'estero, riconosciuto idoneo in base alla normativa vigente.
È necessario il possesso di un’adeguata preparazione iniziale, comprendente conoscenze e competenze di logica e cultura generale, con particolare riguardo all’impatto delle nuove tecnologie sulla società. Nello specifico sarà richiesta una buona conoscenza della lingua italiana, l'attitudine a risolvere quesiti di logica, la capacità di rispondere ed argomentare su argomenti di cultura generale oltre che una basilare competenza nell'utilizzo della applicazioni informatiche (PC e periferiche hardware) e degli strumenti software di video-scrittura e calcolo.  
Le conoscenze e le competenze richieste per l’immatricolazione verranno verificate attraverso una prova di ammissione consistente in un test a risposta multipla su quesiti di lingua italiana, logica, storia, e modalità di funzionamento delle applicazioni tecnico-informatiche e dei programmi software di video-scrittura e calcolo.  
La prova sarà valutata in centesimi e sarà considerata superata al raggiungimento della soglia di sessanta che rappresenta un giudizio di piena sufficienza. Il mancato raggiungimento del punteggio minimo non compromette la possibilità di iscriversi al corso di studi ma comporta l'attribuzione di obblighi formativi aggiuntivi (OFA) 
Gli obblighi formativi aggiuntivi devono essere soddisfatti entro il primo anno di iscrizione al Corso con le seguenti modalità:
- sostenendo, con esito positivo, un nuovo test con caratteristiche analoghe a quello non superato;
- sostenendo, con la valutazione minima di 18/30, uno dei seguenti esami del primo anno: diritto pubblico e nuove tecnologie, diritto privato e nuove tecnologie.  
Il mancato assolvimento degli eventuali OFA entro il primo anno comporta l'iscrizione al I anno di corso in qualità di ripetente”.

Obiettivi

Il corso declina i caratteri della classe di laurea L14 con l’obiettivo di formare laureati con adeguato bagaglio di saperi legati ai molteplici cambiamenti introdotti dalla rivoluzione digitale e alle problematiche connesse all’innovazione. A tal fine, l’obiettivo primario è fornire una conoscenza approfondita nei molteplici campi del diritto investiti dalla rivoluzione tecnologica. L’acquisizione di una piena consapevolezza giuridica dei fenomeni non è però disgiunta da un’importante inserzione di insegnamenti volti a esplorare la componente tecnica degli stessi, funzionale all’inserimento dei laureati nelle realtà sociali, amministrative e produttive, interessate da processi di innovazione.
La proposta formativa è volta a generare soggetti:
- dotati di competenze specifiche nel campo giuridico, sia sul versante privatistico che pubblicistico, capaci di cogliere e affrontare le problematiche giuridiche scatenate dalla rivoluzione digitale. Le competenze ugualmente essenziali riguardan osia la fase operativa sia quella comunicativa, ossia di connessione tra discipline diverse, grazie alla dotazione sia concettuale sia lessicale trasversale tra diversi scenari disciplinari;
- in possesso di adeguate conoscenze e competenze relative agli aspetti tecnici e teorici del fenomeno digitale, che offrano loro sia strumenti di accesso alle discipline sia le coordinate fondamentali per comprenderne l’evoluzione.
- con buone competenze linguistiche in lingua inglese, soprattutto negli ambiti tecnologici e delle discipline economiche, al fine di garantire la pronta accessibilità a sviluppi giuridici e tecnici.
Gli obiettivi formativi sono perseguiti attraverso un percorso che innanzitutto prevede le attività di base così come definite nella declaratoria della classe di laurea L-14, sia pure con alcune varianti. In particolare, si è deciso di rafforzare le competenze di matrice storica e sociale al fine difar comprendere l’impatto che la rivoluzione tecnologica e digitale ha avuto sulla realtà contemporanea; parallelamente si è deciso di caratterizzare il percorso formativo con una curvatura degli insegnamenti storico-giuridici aperta anche alla dimensione politico-istituzionale e all’influenza che le innovazioni tecnologiche hanno avuto sulla realtà amministrativa negli ultimi decenni. Per quanto riguarda le attività caratterizzanti, si propone da un lato una selezione di SSD tra quelli previsti dalla classe negli ambiti “economico e pubblicistico” e “giurisprudenza” che sono maggiormente coerenti con gli obiettivi formativi del corso di laurea proposto. Tutti gli insegnamenti di area giuridica sono declinati in modo da affiancare le conoscenze di base della singola disciplina con un approfondimento delle questioni cruciali derivanti dal loro impatto con le nuove tecnologie e i processi di innovazione. In secondo luogo, per quanto riguarda l’ambito “discipline giuridiche d’impresa e settoriali”, coerentemente con gli obiettivi del corso di laurea sopra descritti, vengono valorizzati i contenuti di tipo tecnologico-informatico e linguistico. Per gli insegnamenti di Diritto internazionale e di Diritto dell’Unione Europea si è adottata la soluzione del corso integrato in considerazione del carattere interdisciplinare dei due insegnamenti e della stretta interconnessione che la disciplina internazionale ed eurounitaria presenta sul terreno della regolamentazione giuridica dei fenomeni di innovazione tecnologica. Il percorso formativo si completa con le attività affini, che includono i SSD maggiormente coerenti con le esigenze formative fin qui illustrate. In particolare, si prevede anche la possibilità di attivare tra le materie affini anche insegnamenti di settori già previsti tra quelli di base o caratterizzanti al fine di garantire un’offerta formativa che coniughi l’irrinunciabile flessibilità del percorso di studi del singolo studente, con l’opportunità di approfondimento di tematiche cruciali nell’intersezione tra diritto e nuove tecnologie. Si prevede, infine, lo svolgimento di un tirocinio professionale obbligatorio, al fine di affiancare la formazione teorica a quella pratico-applicativa, così da favorire l’inserimento nel mondo del lavoro.
Il percorso formativo è strutturato in tre anni, durante i quali gli insegnamenti sono distribuiti secondo un criterio di periodizzazione cronologica e di omogeneità tematica. 
Al primo anno sono collocati alcuni degli insegnamenti di base, che costituiscono il bagaglio essenziale della formazione dello studente: le discipline giuridiche, declinate con riferimento alle nuove tecnologie, e quelle storiche. In tal modo, il corso mira a far acquisire ai propri studenti una piena consapevolezza dell’evoluzione dei processi di innovazione nelle istituzioni politiche e giuridiche, anche alla luce del contesto più generale. Allo stesso anno appartengono anche discipline caratterizzanti volte all’acquisizione delle competenze tecniche e linguistiche, indispensabili alla formazione del giurista esperto in nuove tecnologie e processi di innovazione, oltre che un approfondimento tematico sul diritto penale delle nuove tecnologie particolarmente significativo, anche in una prospettiva didattica, per far comprendere allo studente come i processi di innovazione influenzano l’evoluzione delle tradizionali categorie giuridiche.
Nel secondo anno si completa lo studio degli insegnamenti di base con due insegnamenti di area storica e filosofica oltre che di diritto pubblico e costituzionale. A questi si aggiungono due insegnamenti caratterizzanti di area giuridica e uno di area economica. La formazione si completa nel terzo anno con gli ulteriori insegnamenti caratterizzanti di area tecnico-informatica. Il percorso prevede una certa flessibilità: da un lato, attraverso, la possibilità di scegliere tra gli insegnamenti di matrice giuridico-economica, tributaria, processualistica e tecnico-informatica. Il corso offre, infine, la possibilità di completare la formazione con un tirocinio obbligatorio presso aziende e/o altri enti, al fine di acquisire una importante esperienza formativa sul campo e di favorire l’accompagnamento nel mondo del lavoro.
 

Risultati

Lo studente acquisisce le basi fondamentali, storico-giuridico-informatiche, relative alla regolazione del fenomeno digitale e più in generale della tecnologia informazionale. Sviluppa, grazie ad una formazione storico-critica, una particolare attenzione alla dimensione etica delle problematiche relative. Approfondisce le categorie e la prassi del commercio basato sul digitale e l’infrastruttura giuridica alla base dei mercati digitali. Si dota delle indispensabili nozioni relative alla protezione dei dati personali e al loro trattamento.
Al termine del corso lo studente: 
a) sarà in grado di comprendere e utilizzare correttamente il linguaggio giuridico e quello tecnico informatico; 
b) saprà ricercare testi giurisprudenziali e dottrinali comprendendone le argomentazioni e attualizzandone i contenuti alla luce delle competenze tecniche acquisite; 
c) sarà consapevole dell’impatto che le nuove tecnologie hanno avuto sugli istituti e sulle categorie giuridiche; 
d) sarà in grado di comprendere le principali problematiche inerenti al rapporto tra nuove tecnologie e diritto.

I risultati attesi verranno verificati periodicamente mediante esami scritti e/o orali, simulazioni di casi pratici e nella prova finale.

 

Sbocchi professionali

I laureati del Corso di Studi in Diritto delle nuove tecnologie possono agevolmente collocarsi sia nel campo delle pubbliche amministrazioni che in quello delle libere professioni, anche all’interno di contesti aziendali di natura privata e, più in generale, in ogni ambito lavorativo in cui sia presente un livello medio o avanzato di digitalizzazione. Nello specifico le principali competenze lavorative riguardano: la gestione tecnica e il trattamento giuridico dei dati personali (anche sensibili), l’adeguamento e la supervisione dei protocolli aziendali sulla tutela della privacy e di quelli giuridico-amministrativi sulle operazioni di compliance, il monitoraggio attivo circa il rispetto delle disposizioni in tema di sicurezza informatica, l’analisi degli strumenti tecnici adibiti al commercio elettronico, la predisposizione di adeguati schemi per lo sfruttamento degli strumenti smart nel settore privato ed in quello pubblico. Previo superamento dell’esame di abilitazione e iscrizione all’Ordine dei Consulenti della proprietà industriale sarà possibile altresì tutelare la proprietà intellettuale legata all’utilizzo dei software informatici e trattare quei profili tecnico-giuridici maggiormente attinenti al settore delle pratiche commerciali pubblicitarie e della fidelizzazione commerciale effettuata per il tramite degli strumenti ICT. 
I laureati del Corso di Studi in Diritto delle nuove tecnologie potranno svolgere ulteriori attività professionali in ambito giuridico-amministrativo (sia pubblico che privato), nelle amministrazioni, nelle imprese, nel terzo settore e nelle organizzazioni internazionali, per le quali sia necessaria una specifica preparazione giuridica unita a competenze specialistiche sul versante dell’informatica e delle nuove tecnologie digitali. In particolare, quali consulenti giuridico-informatici ed esperti in diritto delle nuove tecnologie, saranno in grado di offrire adeguata consulenza sull’uso dei media, nei rapporti con l’eventuale clientela e nella definizione delle più opportune strategie di marketing digitale. Inoltre, potranno svolgere attività di operatori giudiziari mettendo le proprie competenze giuridico informatiche al servizio di un più efficiente svolgimento delle funzioni del Ministero di Giustizia - da tempo, ma soprattutto negli ultimi anni – interessate da processi di informatizzazione e digitalizzazione, anche con riferimento alla gestione del contenzioso tributario e amministrativo.
I laureati del Corso di Studi in Diritto delle nuove tecnologie saranno in grado di accedere alle professioni sopra indicate grazie ad un bagaglio di specifiche competenze: 
1. approfondita conoscenza delle più rilevanti questioni giuridiche sui temi della digitalizzazione e dell’utilizzo della c.d. intelligenza artificiale, in riferimento alla normazione internazionale, eurounitaria e domestica;
2. reale consapevolezza delle problematiche di matrice socio-politico-economica che riguardano l’espansione del fenomeno digitale e le sue implicazioni nei diversi livelli considerati; 
3. adeguata formazione di tipo tecnico-informatico finalizzata alla comprensione dei principali processi di innovazione tecnologica e digitale che impattano sui più svariati ambiti della vita politica, sociale ed economica.
Il carattere pluridisciplinare della formazione impartita conferirà ai laureati un’autonoma capacità di aggiornamento e di adattamento rispetto alle mutevoli caratteristiche del digital contest. 
In definitiva, i laureati del Corso di Studi avranno acquisito le competenze necessarie per assicurare una gestione integrata delle varie problematiche in contesti e ambienti eterogenei quali, a mero titolo esemplificativo, la medicina, la biotecnologia, l’ingegneria computazionale, il settore delle telecomunicazioni digitali, l’organizzazione della giustizia, la pubblica amministrazione, il vasto panorama del c.d. Internet of Things, etc.
Il corso di studi prepara alle seguenti professioni da svolgersi sia nell'ambito degli enti di diritto pubblico che di diritto privato:
In particolare:
- 1. Tecnici dell’organizzazione e della gestione dei fattori produttivi. Le competenze che si prevede di fornire attengono principalmente alla capacità di fornire consulenza ed assistenza nel settore della logistica aziendale in riferimento all’utilizzo degli strumenti informatici e telematici utilizzati nonché alla contrattualistica in materia di forniture di beni e servizi. 
- 2. Tecnici dei servizi giudiziari. Le competenze che si prevede di fornire attengono alla elaborazione dati nell’ambito del contenzioso giudiziario ed al supporto tecnico informatico relativo ai servizi della c.d. “giustizia digitale” anche in relazione al processo telematico. L’operatore giuridico-informatico dispone delle conoscenze, competenze e abilità necessarie a rispondere alle esigenze emergenti nelle attività istituzionali e imprenditoriali, che richiedono un’adeguata formazione giuridica unita al possesso di conoscenze e capacità metodologiche interdisciplinari in ambito tecnologico.
- 3. Tecnici del lavoro bancario. Le competenze che si prevede di fornire attengono alla gestione dei rapporti bancari ed all’utilizzo in tale settore degli strumenti ICT al fine di migliorare il rapporto cliente-servizio in una complessiva logica di efficientamento del settore di riferimento.  
- 4. Tecnici dei servizi pubblici di concessioni licenze. Le competenze che si prevede di fornire, subordinate al superamento delle previste selezioni, concernono la possibilità di prestare attività lavorativa nell’ambito delle PA che si occupano istituzionalmente del rilascio di certificazioni e licenze ove è necessario interagire sistematicamente con gli strumenti della tecnologia informatica e la relativa normativa di riferimento.  
- 5. Tecnici dei servizi pubblici per il rilascio di certificazioni e documentazioni personali. Le competenze che si prevede di fornire, subordinate al superamento delle previste selezioni, concernono la possibilità di prestare attività lavorativa nell’ambito delle PA preposte al rilascio di certificazioni in formato digitale. 
Con riferimento agli ulteriori sbocchi occupazionali: 
- 1. Data protection officer, con specifico riferimento alle competenze tecnico-giuridiche definite dal GDPR. Le competenze che si prevede di fornire attengono principalmente al contesto aziendale (sia interno che esterno) con specifico riferimento a quelle giuridiche, informatiche, di risk management e di analisi dei processi. Il DPO assume come sua responsabilità principale quella di osservare, valutare e organizzare la gestione del trattamento di dati personali (e dunque la loro protezione) all’interno di un’azienda (sia pubblica che privata), affinché il relativo trattamento avvenga nel rispetto della normativa sulla privacy secondo la regolamentazione vigente di matrice sia eurounitaria che nazionale.
- 2. Consulente marchi e brevetti industriali, previo superamento dell’esame di abilitazione e iscrizione all’Ordine dei Consulenti in proprietà industriale. Le competenze che si prevede di fornire attengono alla consulenza giuridico-informatica in relazione ai processi di concessione delle autorizzazioni d’uso in tema di marchi e brevetti industriali, settore dove la digitalizzazione dei sistemi certificativi gioca ad oggi un ruolo assolutamente strategico.
- 3. Innovation and recruting officer, quale esperto dei processi di innovazione aziendale. Le competenze che si prevede di fornire attengono principalmente alla funzionalizzazione dei processi tecnologici e digitali in ambito aziendale, relativamente all’implementazione degli strumenti informatici ed alla gestione del personale ad essi dedicato. 
- 4. Supervisor della compliance aziendale. Le competenze che si prevede di fornire attengono alla gestione di processi e strutture organizzative funzionali alla prevenzione delle violazioni di norme, regole o standard, da cui possono derivare sanzioni, perdite operative, danni reputazionali e provvedimenti di interdizione parziale o totale dell’attività aziendale. Il supervisor monitora il carico di lavoro per allineare l’attività lavorativa dell’azienda ai sempre maggiori adempimenti normativi ed ottimizzare così i processi produttivi e gestionali.
Le conoscenze e le competenze richieste in ognuno dei profili individuati saranno acquisite attraverso un percorso formativo articolato in ambiti disciplinari di base e caratterizzanti tra loro interconnessi.
Saranno inoltre in grado di comprendere i fattori e le dinamiche principali di trasformazione connesse alla innovazione tecnologica e digitale. 
Avranno una conoscenza adeguata delle metodologie scientifiche e dei metodi e strumenti della ricerca in ambito tecnologico e digitale.
I laureati matureranno anche una piena comprensione dei principi e delle norme legislative che regolano il settore ICT. 

Parere delle parti sociali

n data 10 novembre 2021 si è tenuto, presso il Dipartimento di Scienze politiche e giuridiche e in modalità mista (in presenza ed attraverso la piattaforma Microsoft Teams), un incontro con organizzazioni rappresentative del mondo del lavoro, della produzione, dei servizi e delle professioni, al fine di avere suggerimenti e opinioni sull’istituzione del corso di laurea triennale in “Diritto delle nuove tecnologie” (L-14). 
All’incontro hanno partecipato, oltre al prof. Alessandro Morelli, presidente del Comitato ordinatore e del Comitato di Indirizzo del proponendo Corso di laurea in “Diritto delle nuove tecnologie”, al prof. Mario Calogero (Direttore del Dipartimento di Scienze politiche e giuridiche) e ai proff.ri Luca Buscema, Emanuele La Rosa ed Alberto Marchese, i rappresentati delle seguenti organizzazioni inserite nel Comitato di Indirizzo: Ordine degli Avvocati di Messina; Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Messina; AdSP dello Stretto; Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Messina “Istituto Modica” di Messina; COT SpA di Messina; Casa editrice Giuffrè-Francis Lefebvre -agenzia di Messina; ASP Messina; SmartMe IO; Direzione Marittima di RC; Europe Direct Nord Est Sicilia; Istituto “La Farina – Basile” di Messina; Istituto S. Ignazio di Messina; Fondazione di Comunità, Messina. 
Nel corso della riunione il Direttore del Dipartimento di Scienze politiche e giuridiche, Prof. Mario Calogero, ha sottolineato la volontà dell’Università di Messina di potenziare la propria offerta formativa per andare sempre più incontro alle istanze provenienti dalla realtà economica e produttiva del territorio e ringrazia tutti i presenti per la partecipazione all’incontro, che rappresenta un momento di confronto fondamentale per potere creare un percorso formativo che risponda alle esigenze del mondo del lavoro. Dal canto suo, il prof. Alessandro Morelli ha sottolineano come il corso di laurea in Diritto delle nuove tecnologie possa rappresentare una significativa novità nel panorama dell’offerta formativa universitaria di primo livello nell’ambito delle scienze giuridiche, trattandosi del primo nel mezzogiorno d’Italia e terzo a livello nazionale dopo quelli attivati, soltanto lo scorso anno, presso l’Università di Padova e quella di Salerno. 
Nel corso dell’incontro è emersa l’importanza di una adeguata curvatura dei singoli insegnamenti, anche di quelli più tradizionali, sul fronte delle nuove tecnologie, oltre alla necessità di predisporre un attrezzato e funzionale laboratorio informatico (centro propulsore del perfezionamento delle competenze tecniche dei futuri studenti) e di attivare tirocini professionalizzanti in contesti pubblici e privati di assoluta preminenza nell’ambito dell’information technology.
Dalla riunione è emerso un generale gradimento nei confronti dell’istituendo CdS, oltre alla disponibilità delle parti sociali a offrire collaborazione alla realizzazione dell’iniziativa, anche attraverso lo sviluppo di sinergie sul piano delle attività di tirocinio indispensabili a favorire la formazione professionale degli studenti e il loro successivo inserimento nel mondo del lavoro.

L’interlocuzione con le parti sociali è proseguita con un secondo incontro tenutosi il giorno 20 dicembre 2021, alle ore 10:30, presso il Dipartimento di Scienze politiche e giuridiche e in modalità mista in presenza ed attraverso la piattaforma Microsoft Teams. All’incontro hanno partecipato il prof. Alessandro Morelli, il prof. Mario Calogero e i proff.ri Luca Buscema ed Alberto Marchese. Al fine di realizzare l’obiettivo di un più ampio coinvolgimento delle parte sociali nella progettazione del corso sono stati invitati a partecipare alla riunione: AdSP dello Stretto; ASP Messina; Associazione Produttori Audiovisivi; Banca d’Italia – filiale di Catania; Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Messina; Casa editrice Giuffrè-Francis Lefebvre di Messina; Consiglio Notarile di Messina, Barcellona P.G., Patti e Mistretta; COT SpA di Messina; Direzione Marittima di RC; Direzione Regionale INPS; Europe Direct Nord Est Sicilia; Fondazione di Comunità di Messina;Istituto “Archimede” di Messina; Istituto “Bisazza” di Messina; Istituto “Empedocle” di Messina; Istituto “Jaci” di Messina; Istituto “La Farina – Basile” di Messina; Istituto “Maurolico” di Messina; Istituto “Medi” di Barcellona P.G.; Istituto “Modica” di Messina; Istituto “Seguenza” di Messina;Istituto “S. Ignazio” di Messina; Ordine degli Avvocati di Messina;Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Messina; SmartMe-IO.  
Nel corso dell’incontro si è discusso del progetto delle attività didattiche e formative come aggiornato nella sua ultima formulazione. È stato, altresì, somministrato a tutti i partecipanti un questionario di gradimento sulle proposte del CdS al fine di raccogliere ulteriori suggerimenti e proposte per una migliore finalizzazione delle attività programmate. 
Le risposte ai questionari hanno confermato il giudizio ampiamente positivo, già emerso nel corso degli incontri, in merito alla denominazione del corso, alla strutturazione del percorso formativo, all’individuazione delle figure professionali che il corso intende formare e alle conoscenze, capacità e abilità che il corso di studio si propone di raggiungere nell'area delle scienze giuridiche e in quella delle discipline informatiche.

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