Offerta Didattica

 

TRADIZIONE CLASSICA E ARCHEOLOGIA DEL MEDITERRANEO

ARCHEOLOGIA E STORIA DELL'ARTE GRECA, DELLA MAGNA GRECIA E DELLA SICILIA

Classe di corso: LM-2, 15 - Classe delle lauree magistrali in Archeologia
AA: 2022/2023
Sedi: MESSINA
SSDTAFtipologiafrequenzamoduli
L-ANT/07CaratterizzanteLiberaLiberaNo
CFUCFU LEZCFU LABCFU ESEOREORE LEZORE LABORE ESE
121200727200
Legenda
CFU: n. crediti dell’insegnamento
CFU LEZ: n. cfu di lezione in aula
CFU LAB: n. cfu di laboratorio
CFU ESE: n. cfu di esercitazione
FREQUENZA:Libera/Obbligatoria
MODULI:SI - L'insegnamento prevede la suddivisione in moduli, NO - non sono previsti moduli
ORE: n. ore programmate
ORE LEZ: n. ore programmate di lezione in aula
ORE LAB: n. ore programmate di laboratorio
ORE ESE: n. ore programmate di esercitazione
SSD:sigla del settore scientifico disciplinare dell’insegnamento
TAF:sigla della tipologia di attività formativa
TIPOLOGIA:LEZ - lezioni frontali, ESE - esercitazioni, LAB - laboratorio

Obiettivi Formativi

Acquisire padronanza delle metodologie avanzate dell’indagine archeologica e storico-artistica, sviluppando e approfondendo specifici temi di ricerca attraverso la lettura critica della bibliografia, il corretto uso delle fonti letterarie ed epigrafiche e l’analisi rigorosa delle caratteristiche tecniche, tipologiche e stilistiche di monumenti e manufatti. Affinare la capacità di contestualizzare e interpretare il dato archeologico per farne strumento di ricostruzione storica.

Learning Goals

Students will acquire advanced methods of archaeological research, developing and analysing in deep specific research topics, by means of a critical review of bibliography, a proper use of literary and epigraphic sources, a rigorous study of technical, typological, formal and stylistic characteristics of monuments and artefacts. They will be able to contextualize and interpret archaeological evidence in order to make it an instrument of historical reconstruction.

Metodi didattici

Lezioni frontali con l'ausilio di strumenti audiovisivi.

Teaching Methods

Classroom lectures with audio-visual aids.

Prerequisiti

Buona conoscenza dei fondamenti della storia e dell’archeologia del mondo greco.

Prerequisites

Good knowledge of history and archaeology of the Greek world.

Verifiche dell'apprendimento

L’accertamento della preparazione individuale avviene nel corso di una prova d’esame orale, nella quale, attraverso domande di carattere generale, il riconoscimento e la descrizione di immagini di monumenti e di opere d’arte oggetto di studio, si verificano e si valutano le conoscenze e le competenze acquisite dallo studente.

Assessment

Students’ knowledge and skills are tested and evaluated through an oral examination, based on general questions, and on the recognition and description of images of monuments and works of art analysed during the course.

Programma del Corso

Modulo A. Il santuario nel mondo greco arcaico e classico. Nascita e definizione dello spazio sacro e degli elementi costitutivi del santuario greco. Topografia dei luoghi di culto e loro ruolo in rapporto con la città o con la comunità di riferimento. I più importanti complessi sacri greci: i santuari panellenici di Olimpia e Delfi; i santuari di particolare rilevanza regionale, quali gli Heraia di Argo e Samo e il Didymaion di Mileto. Le principali aree sacre delle città greche dell’Italia meridionale e della Sicilia: la loro dislocazione nel paesaggio urbano ed extraurbano della polis; l’articolazione degli spazi interni; i templi; gli edifici minori; le offerte votive e le pratiche rituali; il problema dell’identificazione delle divinità destinatarie del culto Modulo B. Le terrecotte votive nell'Occidente greco. Il modulo ha come oggetto le terrecotte votive prodotte nelle colonie greche della Sicilia e della Magna Grecia e, in particolare, in alcuni siti-campione selezionati tra i più importanti e significativi: Gela, Camarina, Locri e Taranto. I manufatti saranno analizzati sotto molteplici aspetti, inerenti sia all’ambito della cosiddetta “archeologia della produzione” sia a quello della “archeologia del culto”: tecnologie e sistemi di produzione della coroplastica; inquadramento cronologico e stilistico dei tipi; funzione e significato in relazione al contesto di rinvenimento e alla prassi rituale.

Course Syllabus

Module A. Sanctuaries in the archaic and classical Greek world. Origin and definition of the sacred space and of the elements characterizing the Greek sanctuaries. The topographical arrangement of the cult places and their role in relation to the cities or the communities of reference. The most important Greek shrines: the pan-hellenic sanctuaries of Olympia and Delphi; the sanctuaries of regional relevance, such as the Heraia of Argos and Samos and the Didymaion of Mileto. The main sacred areas of the Greek cities of southern Italy and Sicily: their location in the urban and suburban landscape of the polis; internal spatial organization; temples; minor buildings; votive offerings and ritual practices; identification of the worshiped deities. Module B The terracotta figurines of the western-Greek colonies. Subject of the course are the terracotta figurines produced in the western Greek colonies of Sicily and Magna Graecia, especially in some important and significant sites: Gela, Camarina, Locri and Taranto. The artifacts will be analyzed under many aspects, inherent both to the so-called "archeology of production" and to the "archeology of cult": technologies and production systems; chronological and stylistic classification; function and meaning in relation to the find contexts and ritual practices.

Testi di riferimento: Modulo A: F. De Polignac, La nascita della città greca. Culti, spazi e società nei secoli VIII e VII a.C., Jaca Book, Milano 1991. F. Graf, Gli dèi greci e i loro santuari, in S. Settis (a cura di), I Greci. Storia Cultura Arte Società, 2, Una storia greca, I. Formazione, Giulio Einaudi, Torino 1996, pp. 343-380. G. Gruben, Il tempio, in S. Settis (a cura di), I Greci. Storia Cultura Arte Società, 2, Una storia greca, I. Formazione, Giulio Einaudi, Torino 1996, pp. 381-434. E. Lippolis, M. Livadiotti, G. Rocco, Architettura greca. Storia e monumenti del mondo della polis dalle origini al V secolo, Bruno Mondadori, Milano 2007, pp. 44-183, 200-212, 219-221, 240-248, 253-279, 335-353, 394-421, 481-489. M. Torelli, Dei e artigiani. Archeologie delle colonie greche d’Occidente, Laterza, Bari 2011, pp. 5-136. G.F. La Torre, Sicilia e Magna Grecia. Archeologia della colonizzazione greca d’Occidente, Laterza, Bari 2011, pp. 269-334. Modulo B: • M. Albertocchi, Athana Lindia. Le statuette siceliote con pettorali di età arcaica e classica, Giorgio Bretschneider, Roma 2004, pp. 1-9, 109-124, 130-133, 147-174; • M. Barra Bagnasco, Protomi in terracotta da Locri Epizefiri. Contributo allo studio della scultura arcaica in Magna Grecia, Il Quadrante Edizioni, Torino 1986, pp. 15-24, 147-163; • M. Barra Bagnasco, Locri Epizefiri, in E. Lippolis (a cura di), I Greci in Occidente. Arte e artigianato in Magna Grecia, Napoli 1996, pp. 216-227; • T. Ismaelli, Pratiche votive e comunicazione rituale nel santuario del Predio Sola a Gela, in L. Giardino, G. Tagliamonte (a cura di), Archeologia dei luoghi e delle pratiche di culto, Atti del Convegno (Cavallino, 26-27 gennaio 2012), Bari 2013, pp. 119-142; • E. Lippolis, La documentazione archeologica, in E. Lippolis, S. Garraffo, M. Nafissi, Culti greci in Occidente. Fonti scritte e documentazione archeologica. I. Taranto, ISAMG, Taranto 1995, pp. 30-62; • E. Lippolis, Rituali di guerra: i Dioscuri a Sparta e a Taranto, “Archeologia Classica” LX, 2009, pp. 117-159; • E. Lippolis, Alcune osservazioni sull’uso e sulla diffusione della coroplastica rituale nei depositi dell’Italia meridionale: il caso di Locri Epizefiri, in F. Fontana, E. Murgia (a cura di), Sacrum facere. Atti del II Seminario di Archeologia del Sacro. Contaminazioni: forme di contatto, traduzione e mediazione nei sacra del mondo greco e romano (Trieste, 19-20 aprile 2013), Eut, Trieste 2014, pp. 54-93; • M. Pisani, Camarina. Le terrecotte figurate e la ceramica da una fornace di V e IV secolo a.C., Roma 2008, pp. 15-27, 151-169; • E.C. Portale, Le terrecotte di Scornavacche e il problema del “classicismo” nella coroplastica siceliota del IV sec. a.C., in Un ponte fra l’Italia e la Grecia (Atti del Simposio Ragusa 1998), Padova 2000, pp. 265-282; • E.C. Portale, Coroplastica votiva nella Sicilia di V-III secolo a.C.: la stipe di Fontana Calda a Butera, “Sicilia Antiqua” V, 2008, pp. 9-58; • M. Sguaitamatti, L’offrante de porcelet dans la coroplathie géléenne: Étude typologique, Mainz am Rhein 1984, pp. 42-60; • G. Spagnolo, Le terrecotte figurate dall'area della stazione vecchia di Gela e i problemi della coroplastica geloa nel V sec. a.C., "Quaderni di Archeologia dell'Università di Messina" 1, 2000, pp. 179-201; • M. Torelli, Quaedam de Locrensibus tabellis, in S. Fortunelli (a cura di), Sertum Perusinum Gemmae oblatum, Napoli 2007, pp. 403-418; • J. Uhlenbrock, The Terracotta Protomai from Gela: A Discussion of Local Style in Archaic Sicily, L’Erma di Bretschneider, Roma 1988, pp. 29-48; 109-115.

Elenco delle unità didattiche costituenti l'insegnamento

Docente: GRAZIA VERA MARIA SPAGNOLO

Orario di Ricevimento - GRAZIA VERA MARIA SPAGNOLO

GiornoOra inizioOra fineLuogo
Lunedì 10:00 13:00Dipartimento di Civiltà antiche e moderne, IV piano, stanza 431
Note:
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