[2417/2019] - SCIENZE DELLA FORMAZIONE E DELLA COMUNICAZIONE
Alessandra Maria Falzone
Prova finale
2. Lo studente che abbia maturato tutti i crediti previsti dal suo piano di studi può conseguire il titolo di studio indipendentemente dal numero di anni di iscrizione all’università.
3. Per il conseguimento della Laurea lo studente presenta alla Segreteria studenti, per il tramite del Direttore, domanda di assegnazione dell’elaborato finale, controfirmata dal relatore, almeno 90 giorni prima della data di inizio della prima sessione di Laurea utile. A tal fine farà fede la data del protocollo di ingresso.
4. All’atto della presentazione della domanda lo studente indica il docente relatore, scelto fra i docenti dell’Università degli Studi di Messina, che lo assiste nella preparazione dell’elaborato finale e l’argomento che gli stato assegnato. Possono svolgere il ruolo di docente relatore anche i docenti supplenti o assegnatari di un contratto di insegnamento nell’anno accademico di presentazione della domanda.
5. La prova finale per il conseguimento della laurea consiste nella discussione pubblica dell’elaborato dalla quale la Commissione esaminatrice possa accertare la maturità culturale e la capacità di elaborazione del candidato, nonché la qualità del lavoro svolto.
6. L’elaborato finale, munito del visto di approvazione del docente relatore, deve essere depositato in via informatica dal candidato ai competenti uffici amministrativi almeno 7 giorni prima della prova finale. L’elaborato è reso visionabile ai componenti della Commissione di laurea nominata dal Direttore per quell’appello di laurea.
7. L’elaborato finale potrà essere presentato parzialmente o interamente in lingua inglese, purché venga allegata una presentazione in italiano, completa di riassunto dei contenuti e corredata del visto di approvazione del docente relatore.
8. L’elaborato finale potrà prevedere la predisposizione di un abstract in lingua inglese.
9. Ai fini del superamento della prova finale è necessario conseguire il punteggio minimo di 66/110. Il punteggio massimo è di 110/110 con eventuale attribuzione della lode.
10. Il punteggio dell’esame di laurea pari alla somma tra il punteggio di base ed il voto di valutazione di cui ai successivi commi 11 e 12. Il punteggio di base è dato dalla media aritmetica ponderata rispetto ai crediti e convertita in centodecimi (comunicata dalla Segreteria studenti) di tutte le attività formative con voto espresso in trentesimi previste nel piano di studio del candidato, con arrotondamento dei decimi all’unità superiore o inferiore più prossima; alle votazioni di trenta e lode è assegnato valore di 31.
11. Per l’attribuzione dei punti per il voto curriculare la Commissione ha a disposizione fino ad un massimo di 4 punti, che possono essere assegnati adottando i seguenti criteri: - Mobilità internazionale con acquisizione di CFU; - Conclusione degli studi in corso; il criterio utilizzabile nel caso in cui l’ultimo esame sia stato sostenuto entro l’ultima sessione dell’anno solare e la laurea sia conseguita entro l’ultima sessione utile dell’ultimo anno di corso; - Acquisizione di almeno due lodi nelle materie di base e caratterizzanti; - Tirocini formativi e di orientamento presso aziende o enti di ricerca.
12. Per l’attribuzione del voto di valutazione della tesi la Commissione ha a disposizione fino ad un massimo di 7 punti che possono essere assegnati adottando i seguenti criteri: - la qualità del lavoro dell’elaborato; - l’entità dell’impegno profuso nella realizzazione dell’elaborato; - la capacità dello studente di conoscere gli argomenti del suo elaborato e la principale bibliografia di riferimento e di saperli collegare alle tematiche caratterizzanti del suo corso di studi; - la capacità di esporre in maniera fluida gli argomenti del suo elaborato e di trarre conclusioni coerenti con i risultati ottenuti; - la capacità di sintetizzare, in maniera puntuale ed esaustiva, il lavoro effettuato ed i risultati raggiunti, entro il tempo assegnato per l’esposizione; - la capacità di rispondere alle domande poste dalla Commissione in maniera spigliata e pertinente.
13. La lode, richiesta dal docente relatore, può essere attribuita se la Commissione è unanime.
14. Lo svolgimento degli esami finali di laurea è pubblico e si svolge in presenza del candidato con proclamazione finale e comunicazione del voto di laurea assegnato dalla Commissione.
15. Lo studente che intenda ritirarsi dalla prova finale per il conseguimento della laurea deve manifestarlo alla Commissione prima che il Presidente lo congedi al termine della discussione dell’elaborato.
16. La Commissione per la valutazione della prova finale è nominata dal Direttore del Dipartimento su proposta del Coordinatore del Corso di laurea. La Commissione è composta da almeno sette membri la cui maggioranza deve essere costituita da professori di ruolo titolari di insegnamento presso il Dipartimento. Possono far parte della Commissione docenti di ruolo, supplenti o docenti a contratto, ricercatori, professori incaricati stabilizzati ed assistenti del ruolo ad esaurimento, anche se di altro Dipartimento dell’Ateneo, purché nel rispetto dell’art. 4 comma 2 del RDA. Possono altresì far parte della commissione docenti di altre Università ed esperti di enti di ricerca.
17. Di norma, Presidente della Commissione è il Direttore del Dipartimento o il Coordinatore del Consiglio di Corso di Laurea, o, in subordine, il professore di prima fascia con la maggiore anzianità di ruolo. Al Presidente spetta garantire la piena regolarità dello svolgimento della prova e l’aderenza delle valutazioni conclusive ai criteri generali stabiliti dal Consiglio di Corso di Laurea.
18. La modalità di svolgimento degli esami finali prevede la presentazione dell’elaborato, anche mediante supporto multimediale e una discussione anche con domande rivolte allo studente.
19. I tempi concessi per la presentazione e la discussione devono essere uguali per tutti i candidati e per tutte le sedute di laurea, indipendentemente dal numero dei candidati stessi.
20. Al termine della prova finale la Commissione di Laurea comunica il voto.
21. La proclamazione si svolge con una breve cerimonia pubblica, subito dopo la conclusione di tutte le prove finali, o in giorni successivi. Il luogo, data, orario della cerimonia di proclamazione saranno comunicati alla Segreteria didattica del Dipartimento dal Coordinatore contestualmente alla comunicazione della data della prova finale.
22. Le prove finali per il conseguimento del titolo si articolano in almeno tre appelli.
23. La consegna dei diplomi di Laurea avviene in occasione di cerimonie collettive nelle date previste dal Calendario Didattico.
Requisiti
Per l'ammissione al Corso di laurea sono richieste conoscenze culturali di base riconducibili agli attuali corsi di Scuola secondaria di secondo grado o di titolo equipollente. Il riconoscimento delle eventuali equipollenze di titoli di studio conseguiti all'estero è determinata dalle Norme in vigore.
In particolare si richiede agli immatricolati una conoscenza generale delle coordinate storiche, filosofiche, culturali ed artistiche dello scenario economico, ambientale e sociale del nostro tempo. Sono richieste, altresì, una adeguata abilità d'uso della lingua italiana e una sufficiente conoscenza, orale e scritta, di almeno una lingua della Comunità Europea. È richiesto altresì il possesso di conoscenze e abilità informatiche di base.
Nel Regolamento del Corso di Studi saranno precisate le modalità e i tempi di verifica di dette conoscenze, anche attraverso opportune forme di orientamento in ingresso e di tutorato, finalizzate al recupero di eventuali carenze.
Obiettivi
Risultati
Il laureato nell'interclasse in Scienze della Formazione e della Comunicazione dovrà mostrare competenze specifiche relative all'ambito educativo e formativo con riferimento anche alla fascia di età compresa tra zero e sei anni, utilizzando in maniera efficace le competenze in ambito comunicativo. A supporto di tali conoscenze, il laureato sarà in grado di utilizzare le nuove tecnologie multimediali al fine di progettare, realizzare e potenziare le competenze emotive, cognitive, senso-motorie, relazionali, simboliche, comunicative che riconosce nei soggetti di formazione per la promozione del benessere psico-fisico, nonché la valutazione dei contesti formativi. Le conoscenze conseguite consentiranno al laureano di agire in maniera adeguata e metodologicamente avanzata nei contesti di intervento, applicando strategie comunicative efficaci e soprattutto utilizzando i più recenti strumenti di comunicazione tecnologica, che entrano nei contesti di vita formativa e nella comunicazione già a partire dalle prime fasi dello sviluppo cognitivo e relazionale.
Alla fine del percorso di studi triennale in Scienze della Formazione e della Comunicazione, il laureato saprà applicare le conoscenze acquisite per estire attività di interventi educativi nei servizi, progettare piattaforme integrate per la comunicazione efficace e utilizzare i più tecnologicamente recenti e capillarmente diffusi canali comunicativi.
I suddetti risultati saranno ottenuti anche grazie al periodo di tirocinio curriculare (durante il percorso di studi) e le conoscenze utili per l'inserimento nel mondo del lavoro.
Sbocchi professionali
Gli sbocchi occupazionali e le attività professionali del Corso di Laurea in Scienze della Formazione e della comunicazione interessano un profilo professionale comune e due profili professionali specifici per percorso.
Il profilo dell’interclasse prevede che il laureato nel corso interclasse in “Scienze della ormazione e della comunicazione” operi in contesti scolastici ed extrascolastici come progettista di sistemi educativi innovativi e come esperto nei processi di facilitazione comunicativa rivolta ai soggetti con disabilità sensoriali, sociali, psicologiche e cognitive. Il laureato si occupa di applicare metodologie e tecniche dell’istruzione organizzazione e distri uzione dei saperi didattici. È esperto nella formulazione dei contenuti culturali necessari per intervenire nei contesti sociali, educativi che sempre più implicano l’uso consapevole dei media e degli strumenti comunicativi telematici. Può assumere funzioni di facilitazione dei processi comunicativi in tutte le attività formative in cui si riscontrano ostacoli o condizionamenti sociali (contesti di integrazione educativa degli immigrati, multiculturalismo, deficit ecologici di varia natura, etc.).
I principali sbocchi professionali del profilo generale del laureato sono:
Esperti in tecnologie dell’istruzione nell’am ito della progettazione educativa ormativa e curricolare.
Educatori, animatori ed esperti della comunicazione socio-educativa nelle strutture pubbliche e private che gestiscono e/o erogano servizi sociali e socio-sanitari.
Facilitatori della comunicazione nelle disabilità sensoriali, sociali, psicologiche e cognitive in ambito scolastico ed extrascolastico.
Coordinatori, formatori e supervisori di equipe educative e rieducative interprofessionali e multidisciplinari.
Esperto nella produzione multimediale per i servizi formativi.
Esperto nella comunicazione educativa e socio-cognitiva nelle équipe dei centri di ricerca e rieducazione per soggetti diversamente abili
Esperto nel trattamento e trasferimento delle informazioni e dei contenuti culturali per il WEB nelle applicazioni formative.
Il corso prepara, in particolare, alla professione di (codifiche ISTAT):
-
Educatori professionali - (3.2.1.2.7)
-
Intervistatori e rilevatori professionali - (3.3.1.3.2)
-
Tecnici della pubblicità - (3.3.3.6.1)
-
Tecnici delle pubbliche relazioni - (3.3.3.6.2)
-
Agenti di pubblicità - (3.3.4.4.0)
-
Insegnanti nella formazione professionale - (3.4.2.2.0)
-
Tecnici dell'organizzazione della produzione radiotelevisiva, cinematografica e teatrale (3.4.3.2.0)
-
Grafici - (3.4.4.1.1)
-
Tecnici del reinserimento e dell'integrazione sociale - (3.4.5.2.0)
Parere delle parti sociali
Nel corso dell'incontro è stato ampiamente sottolineato l'impegno del Dipartimento di Scienze cognitive, della Formazione e degli Studi culturali ad orientare la propria programmazione verso la promozione di interessi mirati alla razionalizzazione ed alla qualificazione dell'Offerta Formativa al fine di migliorare ed incentivare la qualità, l'efficienza e l'efficacia dei percorsi formativi in modo che, pur non rinunciando ai saperi tradizionali, possa validamente rispondere alle esigenze occupazionali del territorio.
Il Direttore del Dipartimento, prof. Pennisi, ricorda che il Corso interclasse, risultante dalla trasformazione dei Corsi L-19 e L-20, già attivi dal 2002, e accreditati con DM del 14/06/2013, in base al DM 30/01/2012 n. 47, sia per la sede di Messina che per quella di Noto, viene istituito con lo scopo principale di introdurre le più recenti tecnologie della comunicazione nell'istruzione e nella formazione, potenziando nuove capacità di fruizione delle risorse dell'e-learning. Il Corso inoltre viene incontro alla necessità di sviluppare una comunicazione efficace anche nelle pratiche di facilitazione comunicativa nell'ambito educativo/terapeutico, delle disabilità psicologiche, sociali e cognitive che possono intervenire durante le diverse fasi della formazione continua. Il progetto mira ad uno sfruttamento intensivo delle risorse mediatiche e, in particolare, quelle della rete, e le tecnologie applicabili alle didattiche sperimentali. L'offerta di competenze adatte alle nuove tecnologie dell'istruzione e della facilitazione comunicativa si prevede dovrebbe incontrare una domanda legata ad una sempre più rapida diffusione dei nuovi media nella scuola e nelle istituzioni formative di tutti i generi (formazione professionale, sanitaria, amministrativa, etc.). I Coordinatori dei due corsi di laurea L-19 e L-20, ideatori di un percorso di tecnologie dell'istruzione interamente progettato sulle prerogative occupazionali che le nuove tecnologie possono portare nel mondo della scuola e della formazione, hanno illustrato nei dettagli i criteri dell'ordinamento previsto, le metodologie di studio e organizzazione del corso, il progetto di tirocinio e di progressivo accostamento alle strutture delle imprese del territorio. In particolare è stato ampiamente descritto il tipo di impegno richiesto agli studenti, il loro coinvolgimento nelle attività laboratoriali e sperimentali, le strategie utilizzate per trasformare le teorie in best practices professionali in ambito scolastico, formativo e tecnologico.
La proposta ha incontrato la condivisione delle parti sociali le quali hanno posto la necessità di rinnovare i modelli dell'istruzione e della formazione utilizzando le tecnologie mediatiche e comunicative per intervenire concretamente sulla rapidità, l'efficacia e anche i minori costi dell'attività formativa. In particolare i rappresentanti dei sindacati hanno positivamente valutato l'impatto del Corso sul territorio, mentre i rappresentanti delle Cooperative sociali che lavorano sulla formazione dei disabili hanno sottolineato l'importanza di nuove professioni, come quella dei facilitatori della comunicazione per i portatori di handicap, che potrebbero