Offerta Didattica

 

[1023/2020] - INGEGNERIA CIVILE

Classe: 
LM-23
Accesso: 

Laurea triennale in ingegneria civile o titolo equipollente

Codice Corso: 
1023
Ordinamento: 
2020
Anno Accademico: 
2021
Sede: 
Messina
Coordinatore: 

Prof.ssa Carla Faraci

Lingua: 
italiano
Regolamenti: 
Laboratori e Aule Informatiche: 

Prova finale

24 marzo 2021 ore 16.00
4 giugno 2021 ore 9.00
22 luglio 2021 ore 10.00
13 ottobre 2021 ore16.00
15 dicembre 2021 ore 15.00
 


Requisiti

Per l'ammissione al Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Civile si richiede:
1) il possesso di laurea triennale nelle classi L-7 oppure L-23 (DM 270/04) e 04 oppure 08 (DM 509/99) che garantisce accesso diretto al CdS magistrale;
oppure:
2) il possesso di laurea triennale o di diploma universitario di durata triennale conseguiti su tutto il territorio nazionale ovvero di altro titolo di studio conseguito all'estero, riconosciuto idoneo e un numero minimo di CFU pari a 42 tra i seguenti settori scientifico-disciplinari ascrivibili settori s.d. di base: MAT/03 GEOMETRIA, MAT/05 ANALISI MATEMATICA, MAT/07 FISICA MATEMATICA, FIS/01 FISICA SPERIMENTALE, CHIM/07 FONDAMENTI CHIMICI DELLE TECNOLOGIE e un numero minimo di 54 CFU tra i seguenti settori scientifico-disciplinari, ascrivibili a settori s.d. caratterizzanti: ICAR/01 IDRAULICA, ICAR/04 STRADE, FERROVIE E AEROPORTI, ICAR/06 TOPOGRAFIA E CARTOGRAFIA, ICAR/07 GEOTECNICA, ICAR/08 SCIENZA DELLE COSTRUZIONI, ICAR/09 TECNICA DELLE COSTRUZIONI, ING-IND/11 FISICA TECNICA, ICAR/10 ARCHITETTURA TECNICA, ICAR/20 TECNICA E PIANIFICAZIONE URBANISTICA. Nel caso di un numero di crediti, inferiore a 42 ma comunque almeno pari a 36, acquisiti anche in altri settori s.d. di base ricompresi tra quelli indicati dai DD.MM. relativi alla classe 08 (DM 509/99) o alla classe L-7 (DM 270/04), l'ammissione è subordinata alla valutazione del competente C.C.L.. Analogamente nel caso di un numero di crediti, , inferiore a 54 ma comunque almeno pari a 48, acquisiti anche in altri settori s.d. caratterizzanti ricompresi tra quelli della classe 08 (DM 509/99) o della classe L-7 (DM 270/04), l'ammissione è subordinata alla valutazione del competente C.C.L..
La verifica della preparazione dello studente (ex art. 6, comma 2 del D.M. 270/04) viene effettuata, prima dell'immatricolazione con le modalità indicate nel Regolamento didattico del corso di studio.
Ai fini dell'ammissione al Corso stesso è richiesto un livello di conoscenza della lingua inglese pari al B1 o equivalente

Obiettivi

Obiettivi formativi
La laurea magistrale in Ingegneria Civile si propone come obiettivo principale la formazione di un operatore cosciente e critico, dotato delle necessarie conoscenze tecnico-scientifiche per progettare, realizzare e gestire strutture anche complesse, in conformità alle metodologie più innovative dell'ingegneria civile, ed anche per operare da protagonista nell'ambito della protezione del territorio. Un secondo obiettivo è quello di fornire una formazione finalizzata alla prosecuzione degli studi nel master e nel dottorato di ricerca. Il percorso formativo prevede attività di laboratorio e attività seminariali e tutoriali, nonché attività esterne come tirocini formativi presso aziende e laboratori, e soggiorni di studio presso altre università italiane ed europee, anche nel quadro di accordi internazionali.
Percorso formativo
Il percorso didattico, inteso come la naturale prosecuzione del percorso triennale e dunque a valle di una solida preparazione di base fisico-matematica, prevede l'acquisizione di conoscenze e competenze di tipo professionale ed operativo in tutte le discipline caratterizzanti dell'Ingegneria Civile, ed in particolare per:
i) la progettazione, l'esecuzione, la gestione e il controllo di opere civili di edilizia, di opere idrauliche, di infrastrutture, di opere geotecniche;
ii) la pianificazione, progettazione e gestione di interventi per la protezione e lo sviluppo del territorio, e in particolare per la pianificazione di sistemi di trasporto e per la gestione e protezione delle risorse idriche, nonché il rilevamento in ambito territoriale ed urbano;
iii) la valutazione, pianificazione, progettazione in ambito civile ai fine della salvaguardia dai rischi sismico e idro-geologico.
Il corso di studio prevede quattro curriculum, associati a diverse figure professionali e sbocchi occupazionali:
1. Acqua e Ambiente
2. Infrastrutture di Trasporto
3. Strutture e Protezione Sismica
4. Edilizia sostenibile

Risultati

Il Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Civile forma professionisti con competenze specifiche e capacità progettuali nel campo delle strutture, delle infrastrutture, dei trasporti e della protezione del territorio,  in grado di coniugare la capacità di progettare di sistemi complessi che richiedono un approccio interdisciplinare con le competenze per poter gestire processi e sistemi innovativi in vari contesti applicativi: industria, servizi, ambiente, libera professione e pubblica amministrazione.
Ad uno, tre o cinque anni dalla laurea rispettivamente il 71%, 100% e 62.5% ha seguito un corso di formazione post lauream, con percentuali oscillanti nel quinquennio esaminato.
Ad un anno dalla laurea il 59% del campione esaminato ha trovato un impiego, il 12% cerca lavoro, il 29% non lavora e non cerca. Di questa percentuale il 23% è impegnata in corsi universitari o di praticantato. Il tasso di occupazione ISTAT è pari al 76.5%. A tre anni dalla laurea lavora il 40%, il 60% non è in cerca di lavoro, il 20% di quest'ultima percentuale è impegnata in corsi universitari o assimilabili. Il tasso di occupazione ISTAT è pari al 100%. A cinque anni lavora il 69% del campione esaminato, il 19% è in cerca di lavoro. Il tasso di occupazione ISTAT è pari al 94%. Per quanto i campioni investigati siano diversi in numerosità, passando da 1 a 5 anni dalla laurea si osserva un aumento sia della condizione occupazionale che naturalmente del tasso ISTAT.
Il tempo trascorso tra la laurea e il reperimento del primo lavoro si è abbassato da 8.7 a 7 e 5.3 rispettivamente passando da 5 a 3 ad 1 anno dalla laurea, a dimostrazione da un maggiore dinamismo che configura il campo dell'ingegneria civile nell'ultimo anno solare

Sbocchi professionali

- studi professionali e società di progettazione di opere, impianti e infrastrutture;
- imprese di costruzione e manutenzione di opere civili, impianti e infrastrutture civili;
- università, enti di ricerca e scuole di formazione superiore;
- uffici pubblici di progettazione, pianificazione, gestione e controllo di sistemi urbani e territoriali;
- aziende, enti, consorzi e agenzie di gestione e controllo dei sistemi di opere e servizi in ambito civile;
- società di servizi per lo studio dell'impatto urbano e territoriale delle infrastrutture;
- imprese, aziende e società di servizi, uffici pubblici, enti, consorzi e agenzie di gestione per il rilevamento e controllo del territorio.

Parere delle parti sociali

La validità delle premesse che hanno portato alla progettazione del CdS, nei suoi aspetti culturali e professionalizzanti, viene costantemente monitorata attraverso l'indagine sulla base di studi di settore (https://excelsior.unioncamere.net), condotti anche in fase di istituzione del Corso, sia a livello provinciale che nazionale in merito alla richiesta della figura professionale in uscita dal CdS.
A partire dal mese di novembre 2018 , preso atto delle recenti evoluzioni rilevabili nel settore delle costruzioni civili, che hanno coinvolto non solo il mondo imprenditoriale e professionale ma anche quello universitario, è stata messa in atto una più stretta sinergia tra mondo accademico e realtà lavorativa, al fine di orientare la preparazione dei futuri ingegneri in modo più mirato rispetto alle richieste di mercato e nella piena consapevolezza di potere promuovere lo sviluppo tecnologico delle costruzioni in modo innovativo e sostenibile. Più specificamente è stato attivato un Comitato di Indirizzo congiuntamente con i corsi di studio in Ingegneria Civile e dei sistemi edilizi e di laurea magistrale in Ingegneria edile per il recupero con lo scopo di sostenere un dibattito che avrà quale primo risultato la calibrazione dei contenuti del Corso di Studio finalizzata alla definizione di una figura professionale in linea con le attese del mondo del lavoro. La risposta del territorio, sia a livello locale che regionale e nazionale, è stata molto positiva, e, ad oggi il Comitato di Indirizzo vanta la partecipazione di componenti di diverse società di ingegneria, enti pubblici, centri di ricerca, etc.

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