[9224/2020] - CHIMICA
Prof. Giuseppe Gattuso
Prova finale
1. Per essere ammesso a sostenere la prova finale per il conseguimento della Laurea Magistrale in Chimica, lo studente deve avere acquisito tutti i crediti previsti dal Manifesto degli Studi, ad eccezione di quelli assegnati alla prova finale, ed essere in regola con il pagamento delle tasse e dei contributi universitari.
2. Lo studente che abbia maturato tutti i crediti previsti dal suo piano di studi può conseguire il titolo di studio indipendentemente dal numero di anni di iscrizione all’Università.
3. Per il conseguimento della Laurea Magistrale lo studente deve presentare domanda alla Segreteria studenti, controfirmata dal relatore, per il tramite del Direttore, almeno 6 mesi prima dalla data di inizio della prima sessione di Laurea utile. A tal fine farà fede la data del protocollo di ingresso. Per gli studenti in mobilità quest’ultimo requisito verrà attestato dal referente dell’internazionalizzazione.
4. All’atto della presentazione della domanda lo studente indica il docente Relatore scelto fra i docenti dell’Università degli Studi di Messina e l’argomento della tesi di laurea. Possono svolgere il ruolo di Relatore anche i supplenti e i docenti assegnatari di un contratto di insegnamento nell’anno accademico di presentazione della domanda.
5. La prova finale per il conseguimento della Laurea Magistrale consiste nella discussione pubblica della tesi, relativa a un lavoro originale svolto dallo studente. La tesi dovrà essere preferibilmente a carattere applicativo, progettuale o sperimentale, dalla quale la Commissione possa valutare la maturità culturale e scientifica nonché la qualità del lavoro svolto.
6. Lo studente e il Relatore possono avvalersi della collaborazione di un Correlatore nella preparazione della tesi. Il Correlatore può essere un docente di altro ateneo, anche estero, o essere figura professionale, anche di altra nazionalità, esterna all’Università. In quest’ultimo caso, all’atto della presentazione della domanda di tesi, deve essere prodotta un’attestazione a firma del Relatore in merito alla qualificazione scientifica e/o professionale del Correlatore in rapporto con la dissertazione oggetto di esame. Compito specifico del Relatore e dell’eventuale Correlatore è coordinare le attività dello studente nella preparazione della tesi in relazione al numero di crediti formativi previsti per questa attività.
7. La tesi, che può essere redatta anche parzialmente o interamente in lingua Inglese, corredata dalla firma del Relatore, deve essere presentata dal candidato ai competenti uffici amministrativi almeno 7 giorni prima della prova finale. Contestualmente, lo studente deve depositare un riassunto della tesi dell’ampiezza di una pagina, in formato cartaceo e elettronico (MS Word o PDF), presso la Segreteria didattica del Dipartimento che, a sua volta, provvederà ad inoltrarlo ai singoli Commissari d’esame in allegato alla convocazione per la seduta della prova finale.
8. La Commissione per la valutazione della prova finale è nominata dal Direttore su proposta del Coordinatore del CdS. La Commissione è composta da almeno sette membri; la maggioranza è composta da professori di ruolo dell’Ateneo, titolari di insegnamento nel Dipartimento. Possono far parte della Commissione docenti di ruolo, supplenti o docenti a contratto, ricercatori, professori incaricati stabilizzati ed assistenti del ruolo ad esaurimento, anche se di altro Dipartimento dell’Ateneo, purché nel rispetto dell’Art. 24 comma 2 del RDA. Possono altresì far parte della commissione docenti di altre Università ed esperti di enti di ricerca.
9. Di norma, il Presidente della Commissione è il Direttore o il Coordinatore del CdS o, in subordine, il professore di prima fascia con la maggiore anzianità di ruolo. A lui spetta garantire la piena regolarità dello svolgimento della prova e l’aderenza delle valutazioni conclusive ai criteri generali stabiliti dal CdS.
10. Ai fini del superamento della prova finale è necessario conseguire il punteggio minimo di 66/110. Il punteggio massimo è di 110/110 con eventuale attribuzione della lode.
11. Il punteggio dell’esame di laurea è pari alla somma tra il punteggio di base ed il voto di valutazione di cui ai successivi commi 12 e 13. Il punteggio di base è dato dalla media aritmetica ponderata rispetto ai crediti e convertita in centodecimi (comunicata dalla Segreteria studenti) di tutte le attività formative con voto espresso in trentesimi, previste nel piano di studio del candidato, con arrotondamento dei decimi all’unità superiore o inferiore più prossima; alle votazioni di trenta e lode è assegnato valore di 31.
12. Per l’attribuzione dei punti per il voto curriculare la Commissione ha a disposizione fino ad un massimo di 4 punti, che possono essere assegnati adottando i seguenti criteri:
- Mobilità internazionale con acquisizione di CFU.
- Conclusione degli studi in corso; il criterio è utilizzabile nel caso in cui l’ultimo esame sia stato sostenuto entro l’ultima sessione dell’anno solare e la laurea sia conseguita entro l’ultima sessione utile dell’ultimo anno di corso;
- Acquisizione di almeno due lodi nelle materie caratterizzanti;
- Tirocini formativi e di orientamento presso aziende o enti di ricerca.
13. Per l’attribuzione del voto di valutazione della tesi la Commissione ha a disposizione fino ad un massimo di 7 punti che possono essere assegnati adottando i seguenti criteri:
- la qualità del lavoro di tesi;
- l’entità dell’impegno profuso nella realizzazione dell’elaborato;
- la capacità dello studente di conoscere gli argomenti del suo elaborato e la principale bibliografia di riferimento e di saperli collegare alle tematiche caratterizzanti del suo corso di studi;
- la capacità di esporre in maniera fluida gli argomenti del suo elaborato e di trarre conclusioni coerenti con i risultati ottenuti;
- la capacità di sintetizzare, in maniera puntuale ed esaustiva, il lavoro effettuato ed i risultati raggiunti, entro il tempo assegnato per l’esposizione;
- la capacità di rispondere alle domande poste dalla Commissione in maniera spigliata e pertinente.
14. La lode può essere assegnata, su proposta del Relatore e con giudizio unanime della Commissione, solo per le tesi che risultino a giudizio della Commissione di alta qualità.
15. Lo svolgimento degli esami finali di Laurea Magistrale è pubblico, così come pubblico è l’atto della proclamazione del risultato finale.
16. La modalità di svolgimento degli esami finali prevede la presentazione della tesi, anche mediante supporto multimediale, e una discussione anche con domande rivolte allo studente.
17. I tempi concessi per la presentazione e la discussione devono essere uguali per tutti i candidati e per tutte le sedute di laurea, indipendentemente dal numero dei candidati stessi.
18. Al termine della prova finale la Commissione di Laurea comunica il voto.
19. Lo studente che intenda ritirarsi dalla prova finale per il conseguimento della Laurea Magistrale deve manifestarlo alla Commissione prima che il Presidente lo congedi al termine della discussione della tesi.
20. La proclamazione si svolge con una breve cerimonia pubblica, subito dopo la conclusione di tutte le prove finali, o in giorni successivi. Il luogo, data, orario della cerimonia di proclamazione saranno comunicati alla Segreteria didattica del Dipartimento dal Coordinatore contestualmente alla comunicazione della data della prova finale.
21. Le prove finali per il conseguimento del titolo si articolano in almeno tre appelli.
22. La consegna dei diplomi di Laurea avviene in occasione di cerimonie collettive nelle date previste dal Calendario Didattico.
Requisiti
Per l’ammissione al Corso di Studio Magistrale in Chimica si richiede:
-
il possesso di una Laurea triennale in Chimica o Chimica Industriale delle classi L-21 ex D.M. 509/99 e L-27 ex D.M. 270/24 conseguita su tutto il territorio nazionale o altro titolo di studio equivalente conseguito all'estero e riconosciuto idoneo che garantisce accesso diretto al CdS magistrale
oppure
-
il possesso di una Laurea conseguita in altre classi di tipo scientifico o tecnologico con acquisizione di: almeno 12 CFU complessivi nei settori FIS/01-08 e MAT/01-09; almeno 50 CFU complessivi nei settori caratterizzanti del corso (CHIM/01; CHIM/02; CHIM/03; CHIM/04; CHIM/06), con adeguata presenza di esercitazioni di laboratorio.
La verifica della preparazione dello studente (ex art. 6, comma 2 del D.M. 270/04) viene effettuata, dopo l’immatricolazione, da una Commissione nominata in seno al Consiglio di CdS.
Obiettivi
Il Corso di Studio Magistrale in Chimica ha per obiettivo la formazione di una figura che, in possesso delle conoscenze di base acquisite durante il percorso triennale di laurea, abbia ulteriormente approfondito il proprio sapere negli ambiti caratterizzanti la disciplina. Il dottore magistrale perverrà ad una impostazione mentale flessibile ma rigorosa, utile e necessaria per potersi inserire in attività lavorative che richiedono un'adeguata familiarità col metodo scientifico, capacità di progettazione e di applicazione di metodiche e di tecniche innovative, nonché utilizzazione critica di attrezzature complesse. Le competenze acquisite consentiranno al laureato magistrale di adeguarsi all'evoluzione della disciplina e di affrontare con competenza ed autonomia sia attività professionali che di ricerca accademica ed industriale.
L'organizzazione didattica prevede un percorso comune con l'obiettivo di completare la formazione di base acquisita con la Laurea e di introdurre le conoscenze specialistiche più avanzate nei settori caratterizzanti la disciplina. Il percorso si articola poi in curricula che consentono l'acquisizione di personali obiettivi di specializzazione in diversi ambiti quali l'analitico-ambientale, l'industriale e quello dei materiali molecolari.
Tutti i curricula sono completati da un corso di lingua inglese, da attività a scelta autonoma dello studente, da un tirocinio formativo e dallo svolgimento di una tesi sperimentale. Il numero di crediti attribuito a quest'ultima assicura lo svolgimento di una tesi sperimentale di ampio respiro, che permetta allo studente di applicare il bagaglio culturale acquisito alla risoluzione di problematiche sperimentali con buoni livelli di originalità.
Le attività formative comprendono: insegnamenti, laboratori, seminari, conferenze, stages, tirocini, corsi, anche tenuti presso idonei istituti pubblici e/o privati in Italia e all'estero, riconosciuti dal Consiglio di Corso di Studio, che assicurano competenze informatiche, linguistiche e di rilievo culturale coerenti con le tematiche del Corso stesso.
Risultati
Conoscenza e capacità di comprensione
I laureati Magistrali in Chimica acquisiscono conoscenze e capacità di comprensione nei settori della chimica analitica, della chimica fisica, della chimica inorganica, della chimica organica e della chimica industriale attraverso un percorso comune di base che li prepara ad affrontare argomenti specifici relativi a problematiche analitiche e ambientali, alla sintesi e caratterizzazione di materiali molecolari, allo studio e ottimizzazione di processi industriali.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Il laureato Magistrale in Chimica è capace:
- di applicare le sue conoscenze e le sue capacità alla risoluzione di problemi complessi in un contesto multidisciplinare correlato alle scienze chimiche;
- di utilizzare nell’ambito di lavoro le conoscenze acquisite, interagendo con altre figure professionali;
- di apprendere criticamente argomenti avanzati riguardanti le problematiche connesse con le scienze chimiche, in particolare indirizzandosi nell'ambito della chimica analitico-ambientale, dei materiali molecolari e della chimica industriale.
La capacità di applicare conoscenza e comprensione viene acquisita attraverso le diverse tipologie di attività didattica: lezioni frontali, esercitazioni in aula, esercitazioni di laboratorio. Tale capacità verrà potenziata durante lo svolgimento del tirocinio e della tesi di laurea. Il numero di crediti attribuito a quest’ultima assicura lo svolgimento di una tesi sperimentale di ampio respiro, che permetta allo studente di applicare il bagaglio culturale acquisito alla risoluzione di problematiche sperimentali e di affinare le proprie capacità di pianificare e condurre a termine una sperimentazione sotto la guida di un Docente dell'Ateneo.
Autonomia di giudizio
Il laureato magistrale ha acquisito capacità:
- di ragionamento critico ed è in grado di svolgere attività di ricerca scientifica in modo autonomo nel settore prescelto, individuando i metodi più appropriati per affrontare problematiche nell'ambito della chimica analitica e ambientale, della scienza dei materiali e della chimica industriale;
- di progettare e condurre esperimenti, interpretarne i risultati e ideare lo sviluppo successivo della sperimentazione al fine di acquisire conoscenze e/o di ottimizzare metodiche o processi in un contesto di ricerca scientifica ed applicativo;
- di lavorare in gruppo;
- di adattarsi ad ambiti di lavoro e tematiche diverse;
- di reperire e vagliare fonti di informazione, banche dati, letteratura ecc.;
L'acquisizione dell'autonomia di giudizio viene garantita all'interno delle specifiche attività formative. In particolare, le attività di esercitazione e di laboratorio offrono occasioni per sviluppare capacità di lavorare in gruppo nonché decisionali e di giudizio, mentre lo strumento didattico privilegiato è il significativo lavoro di tirocinio e di tesi su un argomento di ricerca originale
Abilità comunicative
Il laureato magistrale è in grado di:
- comunicare in forma scritta e orale, in italiano ed in inglese, anche con utilizzo di sistemi multimediali;
- comunicare, in modo chiaro e privo di ambiguità, informazioni, dati scientifici e conclusioni ad interlocutori specialisti e non specialisti, anche attraverso l'elaborazione di relazioni scritte, presentando i dati sperimentali in forma di schemi, tabelle e grafici
- lavorare in un gruppo, anche interdisciplinare, operare con ampi gradi di autonomia e inserirsi prontamente negli ambienti di lavoro
Tali abilità vengono sviluppate mediante le diverse attività formative la loro acquisizione viene valutata in primo luogo durante le verifiche che sono principalmente costituite da esami orali, prove scritte e relazioni di laboratorio, come anche nelle attività di partecipazione a gruppi di lavoro costituiti all'interno di corsi sperimentali e nell'attività di tirocinio e di tesi. Tali capacità vengono ulteriormente perfezionate nella preparazione dell'elaborato di tesi e della dissertazione finale anche attraverso l'uso di sistemi multimediali
Capacità di apprendimento
Il laureato possiede la capacità di aggiornare la propria formazione scientifica e professionale in tutti i settori della chimica e delle sue applicazioni. E’ in grado di integrare in modo efficace le conoscenze acquisite individuando i libri di testo, la letteratura scientifica di riferimento e altri materiali utili agli approfondimenti. Ha infine la capacità di leggere e apprendere in lingua inglese. La capacità di apprendimento viene monitorata durante il corso di studio mediante prove di esame che vertono sulle conoscenze da acquisire attraverso lo studio autonomo.
Sbocchi professionali
Gli sbocchi occupazionali del laureato Chimico sono:
- Enti di ricerca pubblici e privati
- Laboratori di analisi, controllo e certificazione qualità
- Enti e aziende pubbliche e/o private
- Società professionali e studi di consulenza nazionali o internazionali
- Industrie e ambienti di lavoro che richiedano un'alta qualificazione
I laureati che avranno crediti in numero sufficiente in opportuni gruppi di settori potranno, come previsto dalla legislazione vigente, partecipare alle prove di ammissione per i percorsi di formazione per l'insegnamento secondario.
Il laureato può sostenere l'esame di abilitazione alla professione di chimico e iscriversi all'Ordine dei Chimici e dei Fisici.
Il Corso di Studio prepara alle professioni di:
1. Chimici e professioni assimilate - (2.1.1.2.1)
2. Chimici informatori e divulgatori - (2.1.1.2.2)
3. Ricercatori e tecnici laureati nelle scienze chimiche e farmaceutiche - (2.6.2.1.3)
Parere delle parti sociali
Il giorno 26 aprile 2021, alle ore 16.00, attraverso la piattaforma Google Meet si è svolto l’incontro per la presentazione dell’Offerta Formativa dei Corsi di Studio di area chimica attivati presso il Dipartimento di Scienze Chimiche, Biologiche, Farmaceutiche ed Ambientali dell’Università degli Studi di Messina.
Alla riunione erano presenti i rappresentanti dei seguenti enti/aziende pubbliche e/o private e istituzioni:
- JOB PLACEMENT – UNIME (Dott.ssa Graziella Galletta);
- CNR-ITAE (Dott. Vincenzo Baglio e Dott. Antonino Salvatore Aricò);
- ARPA SICILIA (Dott. Antonio Marchese, Dott.ssa Lilla Settineri e Dott.ssa Santa Interdonato);
- ORDINE DEI CHIMICI E FISICI DI MESSINA (Dott..Rosario Saccà e Dott. Giovanni Toscano)
- QUESTURA di MESSINA (Dott. Michele Viola);
- AMBIENTE E SICUREZZA srl (Dott. Giuseppe Zaffino);
- A2A (Dott.ssa Valeria Mancuso);
- EMPIRE ECOLOGY (Dott. Giovanni Cambria);
- SIMONE GATTO srl (Dott. Vilfredo Raymo).
Erano inoltre presenti i Proff. Scolastica Serroni (Coordinatore del CdS in Chimica e referente per il CdS in Sostenibilità ed Innovazione Ambientale), Claudia Foti (Coordinatore del CdS magistrale in Chimica), Paola Dugo (Coordinatore del CdS in Scienze Nutraceutiche ed Alimenti Funzionali), Peter Q. Tranchida (referente per il CdS magistrale in Scienze dell’Alimentazione e Nutrizione Umana), Luigi Monsù Scolaro (docente del CdS in Chimica).
I coordinatori dei CdS triennale e magistrale in Chimica hanno presentato la nuova organizzazione didattica avviata nell’AA 2020-21 e già presentata, in una forma non definitiva, nella precedente riunione con le parti sociali svoltasi nell’ottobre 2019. In particolare, i coordinatori hanno sottolineato le differenze principali rispetto al precedente piano didattico che hanno determinato, per il CdS triennale, l’eliminazione dei percorsi curriculari, e, per il CdS magistrale la costruzione di tre nuovi percorsi didattici (curriculum) che meglio rispecchiano le attuali esigenze del mondo lavorativo. La Prof. Serroni ha inoltre presentato il nuovo corso di studio triennale in Sostenibilità ed Innovazione Ambientale, un corso altamente innovativo nel panorama universitario italiano. Sono quindi seguite le presentazioni del corso triennale in Scienze Nutraceutiche ed Alimenti Funzionali e di quello magistrale in Scienze dell’Alimentazione e Nutrizione Umana, da parte dei rispettivi coordinatori.
Il mondo del lavoro ha espresso un generale consenso nei confronti della nuova offerta formativa del Dipartimento evidenziando come le nuove proposte abbiano tenuto conto dei suggerimenti precedentemente fatti ai corsi di studio e come la nuova offerta sia ampia e coerente con le esigenze del mondo lavorativo.
In particolare, sono intervenuti il Dott. Marchese e la Dott.ssa Settineri per evidenziare la necessità di formazione di nuove figure professionali altamente specializzate in ambito ambientale; il Dott. Baglio che ha sottolineato l’importanza di formazione nel settore delle energie rinnovabili; la Dott.ssa Mancuso che ha invece messo in evidenza come lo studio dei processi industriali rivesta un aspetto rilevante per la formazione di un chimico che metterà a frutto le proprie competenze professionali in ambito industriale. Parere positivo è stato espresso anche dal Dott. Zaffino, il quale si è complimentato per l’ottima preparazione di base posseduta degli studenti che hanno svolto il tirocinio formativo presso la sua struttura. La Dott.ssa Galletta, ad integrazione dei percorsi formativi presentati, propone l’organizzazione di seminari in collaborazione con il Job Placement al fine di favorire la relazione tra gli studenti e il mondo del lavoro.
In molti interventi (rappresentanti dell’Ordine dei Chimici e dei Fisici, dell’ARPA, del Laboratorio Ambiente e Sicurezza) è stata inoltre sottolineata la necessità di prevedere un percorso formativo successivo alla laurea, quale una scuola di specializzazione, che consenta la formazione di figure professionali altamente specialistiche ed il conseguimento di un titolo che dia al chimico la possibilità di accesso alla carriera dirigenziale sia in ambito sanitario che nelle Agenzie Regionali per la Protezione dell’Ambiente (ARPA). A sostegno di questa proposta si è espresso anche il Dott. Giuseppe Zaffino che ha manifestato anche la disponibilità della sua azienda a sostenere l’impegno economico di questo percorso di specializzazione per i propri dipendenti.