[2460/2011] - SCIENZE PEDAGOGICHE
libero
Prof.ssa Leonarda Vaiana
Prova finale
1. Per essere ammesso a sostenere la prova finale per il conseguimento della Laurea Magistrale in Scienze pedagogiche, lo studente deve avere acquisito tutti i crediti previsti dal Manifesto degli Studi, ad eccezione di quelli assegnati alla prova finale, ed essere in regola con il pagamento delle tasse e dei contributi universitari.
2. Lo studente che abbia maturato tutti i crediti previsti dal suo piano di studi può conseguire il titolo di studio indipendentemente dal numero di anni di iscrizione all’Università.
3. Per il conseguimento della Laurea Magistrale lo studente deve presentare domanda di assegnazione tesi alla Segreteria studenti, controfirmata dal relatore, per il tramite del Direttore, almeno 6 mesi prima dalla data di inizio della prima sessione di Laurea utile. A tal fine farà fede la data del protocollo di ingresso.
Per gli studenti in mobilità quest’ultimo requisito verrà attestato dal referente dell’internazionalizzazione.
4. All’atto della presentazione della domanda lo studente indica il docente Relatore scelto fra i docenti dell’Università degli Studi di Messina e l’argomento della tesi di laurea. Possono svolgere il ruolo di Relatore anche i supplenti e i docenti assegnatari di un contratto di insegnamento nell’anno accademico di presentazione della domanda.
5. La prova finale per il conseguimento della Laurea Magistrale consiste nella discussione pubblica della tesi, relativa a un lavoro originale svolto dallo studente. La tesi dovrà essere preferibilmente a carattere applicativo, progettuale o sperimentale, dalla quale la Commissione possa valutare la maturità culturale e scientifica nonché la qualità del lavoro svolto.
6. Lo studente e il Relatore possono avvalersi della collaborazione di un Correlatore nella preparazione della tesi. Il Correlatore può essere un docente di altro ateneo, anche estero, o essere figura professionale, anche di altra nazionalità, esterna all’Università. In quest’ultimo caso, all’atto della presentazione della domanda di tesi, deve essere prodotta un’attestazione a firma del Relatore in merito alla qualificazione scientifica e/o professionale del Correlatore in rapporto con la dissertazione oggetto di esame. Compito specifico del Relatore e dell’eventuale Correlatore è coordinare le attività dello studente nella preparazione della tesi in relazione al numero di crediti formativi previsti per questa attività.
7. La tesi, che può essere redatta anche parzialmente o interamente in lingua Inglese, corredata dalla firma del Relatore, deve essere presentata dal candidato ai competenti uffici amministrativi almeno 7 giorni prima della prova finale. Contestualmente, lo studente deve depositare un riassunto della tesi dell’ampiezza di una pagina, in formato cartaceo e elettronico (MS Word o PDF), presso la Segreteria didattica del Dipartimento che, a sua volta, provvederà ad inoltrarlo ai singoli Commissari d’esame in allegato alla convocazione per la seduta della prova finale.
8. La Commissione per la valutazione della prova finale è nominata dal Direttore su proposta del Coordinatore del CdL. La Commissione è composta da almeno sette membri; la maggioranza è composta da professori di ruolo dell’Ateneo, titolari di insegnamento nel Dipartimento. Possono far parte della Commissione docenti di ruolo, supplenti o docenti a contratto, ricercatori, professori incaricati stabilizzati ed assistenti del ruolo ad esaurimento, anche se di altro Dipartimento dell’Ateneo, purché nel rispetto dell’Art. 24 comma 2 del RDA. Possono altresì far parte della commissione docenti di altre Università ed esperti di enti di ricerca.
9. Di norma, il Presidente della Commissione è il Direttore o il Coordinatore del CdL o, in subordine, il professore di prima fascia con la maggiore anzianità di ruolo. A lui spetta garantire la piena regolarità dello svolgimento della prova e l’aderenza delle valutazioni conclusive ai criteri generali stabiliti dal CdL.
10. Ai fini del superamento della prova finale è necessario conseguire il punteggio minimo di 66/110. Il punteggio massimo è di 110/110 con eventuale attribuzione della lode.
11. Il punteggio dell’esame di laurea è pari alla somma tra il punteggio di base ed il voto di valutazione di cui ai successivi commi 12 e 13. Il punteggio di base è dato dalla media aritmetica ponderata rispetto ai crediti e convertita in centodecimi (comunicata dalla Segreteria studenti) di tutte le attività formative con voto espresso in trentesimi, previste nel piano di studio del candidato, con arrotondamento dei decimi all’unità superiore o inferiore più prossima; alle votazioni di trenta e lode è assegnato valore di 31.
12. Per l’attribuzione dei punti per il voto curriculare la Commissione ha a disposizione fino ad un massimo di 4 punti, che possono essere assegnati adottando i seguenti criteri:
- Mobilità internazionale con acquisizione di CFU.
- Conclusione degli studi in corso; il criterio è utilizzabile nel caso in cui l’ultimo esame sia stato sostenuto entro l’ultima sessione dell’anno solare e la laurea sia conseguita entro l’ultima sessione utile dell’ultimo anno di corso;
- Acquisizione di almeno due lodi nelle materie caratterizzanti;
- Tirocini formativi e di orientamento presso aziende o enti di ricerca.
13. Per l’attribuzione del voto di valutazione della tesi la Commissione ha a disposizione fino ad un massimo di 7 punti che possono essere assegnati adottando i seguenti criteri:
- la qualità del lavoro di tesi;
- l’entità dell’impegno profuso nella realizzazione dell’elaborato;
- la capacità dello studente di conoscere gli argomenti del suo elaborato e la principale bibliografia di riferimento e di saperli collegare alle tematiche caratterizzanti del suo corso di studi;
- la capacità di esporre in maniera fluida gli argomenti del suo elaborato e di trarre conclusioni coerenti con i risultati ottenuti;
- la capacità di sintetizzare, in maniera puntuale ed esaustiva, il lavoro effettuato ed i risultati raggiunti, entro il tempo assegnato per l’esposizione;
- la capacità di rispondere alle domande poste dalla Commissione in maniera spigliata e pertinente.
14. La lode può essere assegnata, su proposta del Relatore e con giudizio unanime della Commissione, solo per le tesi che risultino a giudizio della Commissione di alta qualità.
15. Lo svolgimento degli esami finali di Laurea Magistrale è pubblico, così come pubblico è l’atto della proclamazione del risultato finale.
16. La modalità di svolgimento degli esami finali prevede la presentazione della tesi, anche mediante supporto multimediale, e una discussione anche con domande rivolte allo studente.
17. I tempi concessi per la presentazione e la discussione devono essere uguali per tutti i candidati e per tutte le sedute di laurea, indipendentemente dal numero dei candidati stessi.
18. Al termine della prova finale la Commissione di Laurea comunica il voto.
19. Lo studente che intenda ritirarsi dalla prova finale per il conseguimento della Laurea Magistrale deve manifestarlo alla Commissione prima che il Presidente lo congedi al termine della discussione della tesi.
20. La proclamazione si svolge con una breve cerimonia pubblica, subito dopo la conclusione di tutte le prove finali, o in giorni successivi. Il luogo, data, orario della cerimonia di proclamazione saranno comunicati alla Segreteria didattica del Dipartimento dal Coordinatore contestualmente alla comunicazione della data della prova finale.
21. Le prove finali per il conseguimento del titolo si articolano in almeno tre appelli.
22. La consegna dei diplomi di Laurea avviene in occasione di cerimonie collettive nelle date previste dal Calendario Didattico.
Requisiti
1. Per l’ammissione al Corso di Laurea in Scienze pedagogiche si richiede:
- il possesso di laurea triennale in: L-05 (Filosofia), L-19 (Scienze dell’educazione e della formazione), L-20 (Scienze della comunicazione), L-24 (Scienze e tecniche psicologiche), L-15 (Turismo culturale), L-03 (D.A.M.S.), L-39 (Scienze del servizio sociale) ed equipollenti;
- ovvero di altra laurea triennale conseguita sul territorio nazionale che assicuri l’acquisizione di almeno 30 CFU nei seguenti SSD: MPED, MFIL, MSTO, MPSI, SPS, ovvero di altro titolo di studio conseguito all’estero, riconosciuto idoneo.
2. La verifica della preparazione dello studente (ex art. 6, comma 2 del D.M. 270/04) viene effettuata, dopo l’immatricolazione, da un’apposita Commissione nominata in seno al Consiglio di CdS.
3. La verifica si considera superata per coloro che abbaino riportato un voto di laurea non inferiore a 85/110.
4. Nell’eventualità che dalla verifica emergano carenze nella preparazione, il Consiglio di CdS, su proposta della Commissione, individua dei percorsi integrativi all’interno della laurea magistrale dipendenti dal risultato della verifica della personale preparazione, che devono comunque condurre al conseguimento della laurea magistrale con 120 CFU, senza attività formative aggiuntive.
Obiettivi
Il Corso di Laurea Magistrale LM 85 "Scienze Pedagogiche" assicura allo studente la padronanza di conoscenze e di competenze avanzate nelle scienze dell'educazione e della formazione in ottica interdisciplinare ed evolutiva, con particolare attenzione ai processi di costruzione e trasmissione dei saperi, alle relazioni sociali e all'interscambio culturale. Assicura, inoltre, l’acquisizione di conoscenze e competenze avanzate nel campo della ricerca educativa e formativa con particolare attenzione agli approcci qualitativi e relazionali (e alle metodologie connesse) e conoscenze approfondite relative alla consulenza, alla progettazione, all'accompagnamento in ambito educativo e formativo nelle organizzazioni.
Sul piano operativo sollecita l'esercizio di competenze connesse alla progettazione, allo sviluppo e al controllo di progetti educativi, oltre alla certificazione dei servizi educativi e formativi ed alla promozione delle risorse umane. La proposta curricolare consente il sicuro possesso di capacità di attuazione di progetti connessi all'orientamento, alla prevenzione delle forme di disagio, all'integrazione tra le culture, alla marginalità.
Il Corso fornisce inoltre competenze disciplinari adeguate all’insegnamento di Filosofia e Scienze umane e di Storia e Filosofia negli istituti di Scuola Secondaria Superiore.
In sintesi, il Corso di Laurea Magistrale promuove:
solide ed approfondite conoscenze teorico-prassiche attinenti alle scienze dell'educazione, ai processi educativi, al funzionamento dei contesti di intervento, alle metodologie e alle tecniche operative;
consolidate competenze di ordine metodologico ed operativo relativamente all'osservazione ed interpretazione dei processi educativi e formativi, allo sviluppo della relazione educativa, alla progettazione, gestione, documentazione e verifica dell'intervento sia in contesti formali sia non formali;
un'adeguata conoscenza di almeno una lingua dell'UE, oltre l'italiano, con riferimento soprattutto ai lessici disciplinari;
competenze nell'uso dei principali strumenti informatici a fini didattico-educativi.
Il corso soddisfa le condizioni previste dalle nuove tabelle ministeriali per l'accesso ai corsi abilitanti e alle classi di concorso previste dalla normativa vigente.
Il Corso di Laurea è articolato nei seguenti curricula:
1. Consulenza e progettazione educativa
2. Scienze umane, storiche e pedagogiche
Risultati
Risultati di apprendimento attesi:
solide ed approfondite conoscenze teorico-pratiche attinenti alle scienze dell'educazione, ai processi educativi, al funzionamento dei contesti di intervento, alle metodologie e alle tecniche operative;
consolidate competenze di ordine metodologico ed operativo relativamente all'osservazione ed interpretazione dei processi educativi e formativi, allo sviluppo della relazione educativa, alla progettazione, gestione, documentazione e verifica dell'intervento sia in contesti formali sia non formali;
competenze nell'uso dei principali strumenti informatici a fini didattico-educativi.
acquisizione di conoscenze e competenze nonché di capacità specifiche disciplinari e trasversali di ambito filosofico, storico, psicologico e sociologico, che consentano di strutturare e sviluppare la capacità di pensare in proprio secondo una pluralità di modelli.
capacità di strutturare il pensiero, di porre concretamente i problemi, di proporre argomentazioni e di acquisire gli strumenti per un pensiero critico, storicamente fondato, nonché consapevole del contesto psicologico e sociale dei saperi umani. Conferisce al laureato competenze specifiche riconducibili a saperi interdisciplinari che sappiano raccordare in maniera congruente capacità inerenti la ricerca psico-pedagogica; capacità di formalizzare i modelli teorici riscontrati nelle diverse realtà educative e, infine, capacità operative rispetto alle metodologie del lavoro di gruppo; alla consulenza pedagogica; alla gestione diretta di setting formativi (soprattutto quelli formali); all'osservazione-monitoraggio-analisi delle situazioni problematiche dal punto di vista sociale, educativo e psicologico.
Sbocchi professionali
I laureati nel corso di laurea potranno esercitare attività pedagogica di consulenza, di direzione e di coordinamento in strutture pubbliche e private, scolastiche e non scolastiche, relativamente a tutte le dimensioni dei problemi educativi (attività di servizio, di progetti, di programmi culturali direttamente o indirettamente destinati alla formazione, od anche di attività di supporto all'accesso e alla diffusione del sapere e della cultura); di valutazione e monitoraggio di interventi educativi e formativi di vario livello; di supporto a forme di campagne informative nei predetti campi.
I laureati nei corsi di laurea magistrale potranno svolgere attività di:
-ricerca, di ricerca-azione, di progettazione, di coordinamento, di consulenza, di valutazione, di documentazione nell'ambito di servizi, sistemi formativi, centri e strutture di ricerca, enti, istituzioni ed organizzazioni pubbliche e private connessi all'educazione, alla formazione, alle forme sociali della prevenzione, alla valorizzazione delle risorse umane ed al rapporto con il mondo del lavoro e dell'impresa;
-progettazione, intervento, ricerca e valutazione nell'ambito dei servizi educativi e formativi di varia natura connessi agli aspetti dei disagio, della marginalità e dell'integrazione tra le culture sul territorio;
- promozione, progettazione, coordinamento, valutazione di progetti culturali ed interculturali connessi a temi e problemi educativi e formativi in riferimento alle varie fasce d'età avviati da enti locali, istituzioni culturali, fondazioni, associazioni.
Il corso fornisce una preparazione finalizzata ai seguenti profili professionali:
Ispettori scolastici e professioni assimilate
Alti specialisti dell'educazione e della formazione
Formatori ed esperti nella progettazione formativa e curricolare
Consiglieri dell'orientamento
Specialisti in scienze sociali
Docenti di Istituti di istruzione secondaria
I laureati potranno accedere all’insegnamento nella scuola, una volta completato il processo di abilitazione all’insegnamento e dopo aver superato i concorsi previsti dalla normativa vigente.
Il corso prepara alle professioni di:
Specialisti nell'educazione e nella formazione di soggetti diversamente abili (2.6.5.1.0)
Docenti della formazione e dell'aggiornamento professionale (2.6.5.3.1)
Esperti della progettazione formativa e curricolare (2.6.5.3.2)
Consiglieri dell'orientamento (2.6.5.4.0)
Parere delle parti sociali
L’incontro formale con le parti sociali e le organizzazioni rappresentative del mondo del lavoro si è svolto presso i locali del Dipartimento COSPECS. Nel corso di tale incontro alcuni docenti e il Coordinatore del Corso hanno illustrato, ai rappresentati delle organizzazioni e delle parti sociali presenti, le linee scientifico-culturali che hanno guidato alcuni ulteriori (rispetto a quelli già messi in atto nel precedente anno accademico).
Più in generale hanno riconfermato (rispetto appunto a quanto comunicato nelle riunioni relative al precedente anno accademico) l’interesse dei docenti del Corso a curvare l’offerta formativa e i contenuti didattici degli insegnamenti erogati in direzione di una sempre maggiore attenzione, critica e insieme operativa, per le necessità emergenti in seno alla società civile e al mondo del lavoro.
Per quanto riguarda la laurea Magistrale in Scienze pedagogiche si è discusso soprattutto sulla specificità professionalizzante del ruolo del Pedagogista in vista delle nuove indicazioni ministeriali sulla possibilità di approvazione, a livello parlamentare, dell’albo dei Pedagogisti, che prevede l’inserimento del profilo professionale del pedagogista all’interno delle strutture pubbliche che si occupano, a vario titolo, di educazione, nonché l’esercizio di attività professionali di counseling pedagogico.
I rappresentanti del mondo del lavoro e delle organizzazioni presenti hanno espresso il proprio apprezzamento per l’indirizzo scientifico-culturale e didattico del corso, ribadendo nello stesso tempo alcuni punti di riflessione. In primo luogo è stato manifestata l’esigenza di un maggior coordinamento tra Corso di studi e strutture ospitanti tirocinanti; quindi sono stati indicati specifici nuovi ambiti di potenziale azione della figura del Pedagogista; infine è stata manifestata l’esigenza di giungere ad una programmazione coordinata tra università e enti, Istituti Superiori di secondo grado, istituzioni e organizzazioni operanti sul territorio per quel che riguarda le aree di intervento e le azioni da intraprendere. I docenti e il Coordinatore hanno manifestato apprezzamento per le indicazioni ricevute, sottolineando come, nel corso dell’ultimo anno, si sia intensificato il dialogo, attraverso una serie di incontri durante i quali, oltre a produrre un formale e scritto apprezzamento dell’offerta didattica, hanno dato dei suggerimenti riguardo le discipline contenute nel piano di studi.