[2417/2019] - SCIENZE DELLA FORMAZIONE E DELLA COMUNICAZIONE
Alessandra Maria Falzone
Prova finale
Requisiti
Per l'ammissione al Corso di laurea sono richieste conoscenze culturali di base riconducibili agli attuali corsi di Scuola secondaria di secondo grado o di titolo equipollente. Il riconoscimento delle eventuali equipollenze di titoli di studio conseguiti all'estero è determinata dalle Norme in vigore.
In particolare si richiede agli immatricolati una conoscenza generale delle coordinate storiche, filosofiche, culturali ed artistiche dello scenario economico, ambientale e sociale del nostro tempo. Sono richieste, altresì, una adeguata abilità d'uso della lingua italiana e una sufficiente conoscenza, orale e scritta, di almeno una lingua della Comunità Europea. È richiesto altresì il possesso di conoscenze e abilità informatiche di base.
Il possesso di tali conoscenze e competenze sarà verificato attraverso un test di valutazione delle competenze iniziali nelle aree iloso ica pedagogica linguistica logica e nelle aree culturali proposte dal corso di studi. Tale test non costituisce prova di ammissione né determina assegnazione di debiti formativi da recuperare. La formulazione dei quesiti a cura del Consiglio di CdS che ne approva i contenuti.
Obiettivi
Risultati
Il laureato nell'interclasse in Scienze della Formazione e della Comunicazione dovrà mostrare competenze specifiche relative all'ambito educativo e formativo con riferimento anche alla fascia di età compresa tra zero e sei anni, utilizzando in maniera efficace le competenze in ambito comunicativo. A supporto di tali conoscenze, il laureato sarà in grado di utilizzare le nuove tecnologie multimediali al fine di progettare, realizzare e potenziare le competenze emotive, cognitive, senso-motorie, relazionali, simboliche, comunicative che riconosce nei soggetti di formazione per la promozione del benessere psico-fisico, nonché la valutazione dei contesti formativi. Le conoscenze conseguite consentiranno al laureano di agire in maniera adeguata e metodologicamente avanzata nei contesti di intervento, applicando strategie comunicative efficaci e soprattutto utilizzando i più recenti strumenti di comunicazione tecnologica, che entrano nei contesti di vita formativa e nella comunicazione già a partire dalle prime fasi dello sviluppo cognitivo e relazionale.
Alla fine del percorso di studi triennale in Scienze della Formazione e della Comunicazione, il laureato saprà applicare le conoscenze acquisite per estire attività di interventi educativi nei servizi, progettare piattaforme integrate per la comunicazione efficace e utilizzare i più tecnologicamente recenti e capillarmente diffusi canali comunicativi.
I suddetti risultati saranno ottenuti anche grazie al periodo di tirocinio curriculare (durante il percorso di studi) e le conoscenze utili per l'inserimento nel mondo del lavoro.
Sbocchi professionali
Gli sbocchi occupazionali e le attività professionali del Corso di Laurea in Scienze della Formazione e della comunicazione interessano un profilo professionale comune e due profili professionali specifici per percorso.
Il profilo dell’interclasse prevede che il laureato nel corso interclasse in “Scienze della ormazione e della comunicazione” operi in contesti scolastici ed extrascolastici come progettista di sistemi educativi innovativi e come esperto nei processi di facilitazione comunicativa rivolta ai soggetti con disabilità sensoriali, sociali, psicologiche e cognitive. Il laureato si occupa di applicare metodologie e tecniche dell’istruzione organizzazione e distri uzione dei saperi didattici. È esperto nella formulazione dei contenuti culturali necessari per intervenire nei contesti sociali, educativi che sempre più implicano l’uso consapevole dei media e degli strumenti comunicativi telematici. Può assumere funzioni di facilitazione dei processi comunicativi in tutte le attività formative in cui si riscontrano ostacoli o condizionamenti sociali (contesti di integrazione educativa degli immigrati, multiculturalismo, deficit ecologici di varia natura, etc.).
I principali sbocchi professionali del profilo generale del laureato sono:
Esperti in tecnologie dell’istruzione nell’am ito della progettazione educativa ormativa e curricolare.
Educatori, animatori ed esperti della comunicazione socio-educativa nelle strutture pubbliche e private che gestiscono e/o erogano servizi sociali e socio-sanitari.
Facilitatori della comunicazione nelle disabilità sensoriali, sociali, psicologiche e cognitive in ambito scolastico ed extrascolastico.
Coordinatori, formatori e supervisori di equipe educative e rieducative interprofessionali e multidisciplinari.
Esperto nella produzione multimediale per i servizi formativi.
Esperto nella comunicazione educativa e socio-cognitiva nelle équipe dei centri di ricerca e rieducazione per soggetti diversamente abili
Esperto nel trattamento e trasferimento delle informazioni e dei contenuti culturali per il WEB nelle applicazioni formative.
Il corso prepara, in particolare, alla professione di (codifiche ISTAT):
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Educatori professionali - (3.2.1.2.7)
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Intervistatori e rilevatori professionali - (3.3.1.3.2)
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Tecnici della pubblicità - (3.3.3.6.1)
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Tecnici delle pubbliche relazioni - (3.3.3.6.2)
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Agenti di pubblicità - (3.3.4.4.0)
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Insegnanti nella formazione professionale - (3.4.2.2.0)
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Tecnici dell'organizzazione della produzione radiotelevisiva, cinematografica e teatrale (3.4.3.2.0)
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Grafici - (3.4.4.1.1)
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Tecnici del reinserimento e dell'integrazione sociale - (3.4.5.2.0)
Parere delle parti sociali
Nel corso dell'incontro è stato ampiamente sottolineato l'impegno del Dipartimento di Scienze cognitive, della Formazione e degli Studi culturali ad orientare la propria programmazione verso la promozione di interessi mirati alla razionalizzazione ed alla qualificazione dell'Offerta Formativa al fine di migliorare ed incentivare la qualità, l'efficienza e l'efficacia dei percorsi formativi in modo che, pur non rinunciando ai saperi tradizionali, possa validamente rispondere alle esigenze occupazionali del territorio.
Il Direttore del Dipartimento, prof. Pennisi, ricorda che il Corso interclasse, risultante dalla trasformazione dei Corsi L-19 e L-20, già attivi dal 2002, e accreditati con DM del 14/06/2013, in base al DM 30/01/2012 n. 47, sia per la sede di Messina che per quella di Noto, viene istituito con lo scopo principale di introdurre le più recenti tecnologie della comunicazione nell'istruzione e nella formazione, potenziando nuove capacità di fruizione delle risorse dell'e-learning. Il Corso inoltre viene incontro alla necessità di sviluppare una comunicazione efficace anche nelle pratiche di facilitazione comunicativa nell'ambito educativo/terapeutico, delle disabilità psicologiche, sociali e cognitive che possono intervenire durante le diverse fasi della formazione continua. Il progetto mira ad uno sfruttamento intensivo delle risorse mediatiche e, in particolare, quelle della rete, e le tecnologie applicabili alle didattiche sperimentali. L'offerta di competenze adatte alle nuove tecnologie dell'istruzione e della facilitazione comunicativa si prevede dovrebbe incontrare una domanda legata ad una sempre più rapida diffusione dei nuovi media nella scuola e nelle istituzioni formative di tutti i generi (formazione professionale, sanitaria, amministrativa, etc.). I Coordinatori dei due corsi di laurea L-19 e L-20, ideatori di un percorso di tecnologie dell'istruzione interamente progettato sulle prerogative occupazionali che le nuove tecnologie possono portare nel mondo della scuola e della formazione, hanno illustrato nei dettagli i criteri dell'ordinamento previsto, le metodologie di studio e organizzazione del corso, il progetto di tirocinio e di progressivo accostamento alle strutture delle imprese del territorio. In particolare è stato ampiamente descritto il tipo di impegno richiesto agli studenti, il loro coinvolgimento nelle attività laboratoriali e sperimentali, le strategie utilizzate per trasformare le teorie in best practices professionali in ambito scolastico, formativo e tecnologico.
La proposta ha incontrato la condivisione delle parti sociali le quali hanno posto la necessità di rinnovare i modelli dell'istruzione e della formazione utilizzando le tecnologie mediatiche e comunicative per intervenire concretamente sulla rapidità, l'efficacia e anche i minori costi dell'attività formativa. In particolare i rappresentanti dei sindacati hanno positivamente valutato l'impatto del Corso sul territorio, mentre i rappresentanti delle Cooperative sociali che lavorano sulla formazione dei disabili hanno sottolineato l'importanza di nuove professioni, come quella dei facilitatori della comunicazione per i portatori di handicap, che potrebbero