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[2417/2019] - SCIENZE DELLA FORMAZIONE E DELLA COMUNICAZIONE

Classe: 
SCIENZE DELLA FORMAZIONE E DELLA COMUNICAZIONE L19/L20
Codice Corso: 
2417
Ordinamento: 
2019
Anno Accademico: 
2020
Sede: 
Via Concezione, n.6, 98121 - Messina<br>presso C.U.M.O via Sofia, palazzo Giavanti - Noto (SR)
Coordinatore: 

Alessandra Maria Falzone

Lingua: 
italiano

Prova finale

1) Per essere ammesso a sostenere la prova finale per il conseguimento della Laurea in Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo, lo studente deve avere acquisito tutti i crediti previsti dal Manifesto degli Studi, ad eccezione di quelli assegnati alla prova finale, ed essere in regola con il pagamento delle tasse e dei contributi universitari. 2. Lo studente che abbia maturato tutti i crediti previsti dal suo piano di studi può conseguire il titolo di studio indipendentemente dal numero di anni di iscrizione all’università. 3. Per il conseguimento della Laurea lo studente presenta alla Segreteria studenti, per il tramite del Direttore, domanda di assegnazione dell’ela orato finale, controfirmata dal relatore, almeno 90 giorni prima della data di inizio della prima sessione di Laurea utile. A tal fine farà fede la data del protocollo di ingresso. 4. All’atto della presentazione della domanda lo studente indica il docente relatore, scelto fra i docenti dell’Università degli Studi di Messina, che lo assiste nella preparazione dell’ela orato finale e l’argomento che gli stato assegnato. Possono svolgere il ruolo di docente relatore anche i docenti supplenti o assegnatari di un contratto di insegnamento nell’anno accademico di presentazione della domanda. 5. La prova finale per il conseguimento della laurea consiste nella discussione pubblica dell’ela orato dalla quale la Commissione esaminatrice possa accertare la maturità culturale e la capacità di elaborazione del candidato, nonché la qualità del lavoro svolto. 6. L’ela orato finale, munito del visto di approvazione del docente relatore, deve essere depositato in via informatica dal candidato ai competenti uffici amministrativi almeno 7 giorni prima della prova finale. L’ela orato è reso visionabile ai componenti della Commissione di laurea nominata dal Direttore per quell’appello di laurea. 7. L’ela orato finale potrà essere presentato parzialmente o interamente in lingua inglese, purché venga allegata una presentazione in italiano, completa di riassunto dei contenuti e corredata del visto di approvazione del docente relatore. . L’ela orato finale potrà prevedere la predisposizione di un abstract in lingua inglese. 9. Ai fini del superamento della prova finale è necessario conseguire il punteggio minimo di 66/110. Il punteggio massimo è di 110/110 con eventuale attribuzione della lode. 10. Il punteggio dell’esame di laurea pari alla somma tra il punteggio di ase ed il voto di valutazione di cui ai successivi commi 11 e 12. Il punteggio di base è dato dalla media aritmetica ponderata rispetto ai crediti e convertita in centodecimi (comunicata dalla Segreteria studenti) di tutte le attività formative con voto espresso in trentesimi previste nel piano di studio del candidato, con arrotondamento dei decimi all’unità superiore o inferiore più prossima; alle votazioni di trenta e lode è assegnato valore di 31. 11. Per l’attri uzione dei punti per il voto curriculare la Commissione ha a disposizione fino ad un massimo di 4 punti, che possono essere assegnati adottando i seguenti criteri: - Mobilità internazionale con acquisizione di CFU. - Conclusione degli studi in corso; il criterio utilizza ile nel caso in cui l’ultimo esame sia stato sostenuto entro l’ultima sessione dell’anno solare e la laurea sia conseguita entro l’ultima sessione utile dell’ultimo anno di corso; - Acquisizione di almeno due lodi nelle materie di base e caratterizzanti; 8 - Tirocini formativi e di orientamento presso aziende o enti di ricerca. 1 . Per l’attri uzione del voto di valutazione della tesi la Commissione ha a disposizione fino ad un massimo di 7 punti che possono essere assegnati adottando i seguenti criteri: - la qualità del lavoro dell’ela orato; - l’entità dell’impegno profuso nella realizzazione dell’ela orato; - la capacità dello studente di conoscere gli argomenti del suo elaborato e la principale bibliografia di riferimento e di saperli collegare alle tematiche caratterizzanti del suo corso di studi; - la capacità di esporre in maniera fluida gli argomenti del suo elaborato e di trarre conclusioni coerenti con i risultati ottenuti; - la capacità di sintetizzare, in maniera puntuale ed esaustiva, il lavoro effettuato ed i risultati raggiunti, entro il tempo assegnato per l’esposizione; - la capacità di rispondere alle domande poste dalla Commissione in maniera spigliata e pertinente. 13. La lode, richiesta dal docente relatore, può essere attribuita se la Commissione è unanime. 14. Lo svolgimento degli esami finali di laurea è pubblico e si svolge in presenza del candidato con proclamazione finale e comunicazione del voto di laurea assegnato dalla Commissione. 15. Lo studente che intenda ritirarsi dalla prova finale per il conseguimento della laurea deve manifestarlo alla Commissione prima che il Presidente lo congedi al termine della discussione dell’ela orato. 16. La Commissione per la valutazione della prova finale è nominata dal Direttore del Dipartimento su proposta del Coordinatore del Corso di laurea. La Commissione è composta da almeno sette membri la cui maggioranza deve essere costituita da professori di ruolo titolari di insegnamento presso il Dipartimento. Possono far parte della Commissione docenti di ruolo, supplenti o docenti a contratto, ricercatori, professori incaricati stabilizzati ed assistenti del ruolo ad esaurimento, anche se di altro Dipartimento dell’Ateneo, purché nel rispetto dell’art. 4 comma 2 del RDA. Possono altresì far parte della commissione docenti di altre Università ed esperti di enti di ricerca. 17. Di norma, Presidente della Commissione è il Direttore del Dipartimento o il Coordinatore del Consiglio di Corso di Laurea, o, in subordine, il professore di prima fascia con la maggiore anzianità di ruolo. Al Presidente spetta garantire la piena regolarità dello svolgimento della prova e l’aderenza delle valutazioni conclusive ai criteri generali stabiliti dal Consiglio di Corso di Laurea. 1 . La modalità di svolgimento degli esami finali prevede la presentazione dell’ela orato, anche mediante supporto multimediale e una discussione anche con domande rivolte allo studente. 19. I tempi concessi per la presentazione e la discussione devono essere uguali per tutti i candidati e per tutte le sedute di laurea, indipendentemente dal numero dei candidati stessi. 20. Al termine della prova finale la Commissione di Laurea comunica il voto. 21. La proclamazione si svolge con una breve cerimonia pubblica, subito dopo la conclusione di tutte le prove finali, o in giorni successivi. Il luogo, data, orario della cerimonia di proclamazione saranno comunicati alla Segreteria didattica del Dipartimento dal Coordinatore contestualmente alla comunicazione della data della prova finale. 22. Le prove finali per il conseguimento del titolo si articolano in almeno tre appelli. 23. La consegna dei diplomi di Laurea avviene in occasione di cerimonie collettive nelle date previste dal Calendario Didattico.

Requisiti

Per l'ammissione al Corso di laurea sono richieste conoscenze culturali di base riconducibili agli attuali corsi di Scuola secondaria di secondo grado o di titolo equipollente. Il riconoscimento delle eventuali equipollenze di titoli di studio conseguiti all'estero è determinata dalle Norme in vigore.
In particolare si richiede agli immatricolati una conoscenza generale delle coordinate storiche, filosofiche, culturali ed artistiche dello scenario economico, ambientale e sociale del nostro tempo. Sono richieste, altresì, una adeguata abilità d'uso della lingua italiana e una sufficiente conoscenza, orale e scritta, di almeno una lingua della Comunità Europea. È richiesto altresì il possesso di conoscenze e abilità informatiche di base. 

Il possesso di tali conoscenze e competenze sarà verificato attraverso un test di valutazione delle competenze iniziali nelle aree iloso ica pedagogica linguistica logica e nelle aree culturali proposte dal corso di studi. Tale test non costituisce prova di ammissione né determina assegnazione di debiti formativi da recuperare. La formulazione dei quesiti a cura del Consiglio di CdS che ne approva i contenuti.

Obiettivi

Profilo generale: Esperto in tecnologie dell'istruzione e della comunicazione formativa
funzione in un contesto di lavoro
Il laureato nel corso interclasse in "Scienze della formazione e della comunicazione" opera in contesti scolastici ed extrascolastici come progettista di sistemi educativi innovativi e come esperto nei processi di facilitazione comunicativa rivolta ai soggetti con disabilità sensoriali, sociali, psicologiche e cognitive. Si occupa di applicare metodologie e tecniche dell'istruzione, organizzazione e distribuzione dei saperi didattici. Esperto nella formulazione dei contenuti culturali necessari per intervenire nei contesti sociali, educativi che sempre più implicano l'uso consapevole dei media e degli strumenti comunicativi telematici. Può assumere funzioni di facilitazione dei processi comunicativi in tutte le attività formative in cui si riscontrano ostacoli o condizionamenti sociali (contesti di integrazione educativa degli immigrati, multiculturalismo, deficit ecologici di varia natura, etc.).
competenze associate alla funzione
Le competenze del profilo generale associate alla funzione del laureato sono di natura culturale (conoscenze pedagogiche, filosofiche, sociologiche, semiotico-linguistiche, psicologiche) e tecnologico-comunicative (competenze mediali, informatiche, associate alla padronanza di tutte le risorse disponibili in rete). Il laureato dovrà, quindi, esibire competenze interdisciplinari largamente richieste nei contesti lavorativi che abbinano le conoscenze in ambito educativo-didattico con le tecnologie comunicative indispensabili per permettere la concreta realizzazione di processi formativi di varia natura. La sua formazione deve inoltre saper garantire una buona capacità di intervento in contesti educativi e comunicativi emergenziali (deficit di comunicazione e mediazione culturale). Sono quindi necessarie non solo conoscenze tecniche come saper usare ad alto livello i nuovi media e le risorse tecnologiche della comunicazione ma la capacità più generale di prendersi cura della persona nella sua complessità e di saper dialogare col territorio e con i servizi sociali.
 
Esperto in scienze dell'educazione (conferma opzione percorso finale in L-19)
funzione in un contesto di lavoro
Il laureato che confermerà l'opzione finale alla classe L-19 (Scienze dell'Educazione e della Formazione) potrà operare anche nell'ambito dei sistemi legati alla formazione professionale, nei servizi culturali e territoriali, nelle agenzie per le attività del volontariato, in contesti di marginalità sociale, di multiculturalità e/o di multietnia, con obiettivi di promozione e di tutela della persona e della diversità attraverso mirate ed efficaci iniziative per la formazione della personalità, ma anche per la prevenzione e/o la riduzione del disagio e dello svantaggio.
competenze associate alla funzione
Le competenze del profilo generale associate alla funzione del laureato sono di natura culturale (conoscenze pedagogiche, filosofiche, sociologiche, semiotico-linguistiche, psicologiche) e tecnologico-comunicativa (competenze mediali, informatiche, associate alla padronanza di tutte le risorse disponibli in rete). Si richiede un particolare approfondimento nell'ambito delle competenze pedagogiche e didattiche.  
 
Esperto in scienze della comunicazione (conferma opzione percorso finale in L-20)
funzione in un contesto di lavoro
Il laureato che confermerà l'opzione finale alla classe L-20 (Scienze della comunicazione) potrà operare anche nell'ambito della comunicazione e degli uffici stampa degli enti pubblici e privati; come progettista specializzato nelle tecnologie informatiche e multimediali applicate ai processi comunicativi e alla creazione di contenuti culturali, come operatore esperto nelle attività professionali di istituzioni, enti locali, organizzazioni pubbliche e private che operano nei territori comunali, regionali, nazionali e internazionali per l'analisi e la gestione dei processi comunicativi e informativi.
competenze associate alla funzione
Le competenze del profilo generale associate alla funzione del laureato sono di natura culturale (conoscenze pedagogiche, filosofiche, sociologiche, semiotico-linguistiche, psicologiche) e tecnologico-comunicative (competenze mediali, informatiche, associate alla padronanza di tutte le risorse disponibli in rete). Si richiede una particolare abilità nelle competenze di ambito tecnologico e mediatico.  

Risultati

Il laureato nell'interclasse in Scienze della Formazione e della Comunicazione dovrà mostrare competenze specifiche relative all'ambito educativo e formativo con riferimento anche alla fascia di età compresa tra zero e sei anni, utilizzando in maniera efficace le competenze in ambito comunicativo. A supporto di tali conoscenze, il laureato sarà in grado di utilizzare le nuove tecnologie multimediali al fine di progettare, realizzare e potenziare le competenze emotive, cognitive, senso-motorie, relazionali, simboliche, comunicative che riconosce nei soggetti di formazione per la promozione del benessere psico-fisico, nonché la valutazione dei contesti formativi. Le conoscenze conseguite consentiranno al laureano di agire in maniera adeguata e metodologicamente avanzata nei contesti di intervento, applicando strategie comunicative efficaci e soprattutto utilizzando i più recenti strumenti di comunicazione tecnologica, che entrano nei contesti di vita formativa e nella comunicazione già a partire dalle prime fasi dello sviluppo cognitivo e relazionale.
Alla fine del percorso di studi triennale in Scienze della Formazione e della Comunicazione, il laureato saprà applicare le conoscenze acquisite per estire attività di interventi educativi nei servizi, progettare piattaforme integrate per la comunicazione efficace e utilizzare i più tecnologicamente recenti e capillarmente diffusi canali comunicativi. 
I suddetti risultati saranno ottenuti anche grazie al periodo di tirocinio curriculare (durante il percorso di studi) e le conoscenze utili per l'inserimento nel mondo del lavoro.

Sbocchi professionali

Gli sbocchi occupazionali e le attività professionali del Corso di Laurea in Scienze della Formazione e della comunicazione interessano un profilo professionale comune e due profili professionali specifici per percorso.
Il profilo dell’interclasse prevede che il laureato nel corso interclasse in “Scienze della ormazione e della comunicazione” operi in contesti scolastici ed extrascolastici come progettista di sistemi educativi innovativi e come esperto nei processi di facilitazione comunicativa rivolta ai soggetti con disabilità sensoriali, sociali, psicologiche e cognitive. Il laureato si occupa di applicare metodologie e tecniche dell’istruzione organizzazione e distri uzione dei saperi didattici. È esperto nella formulazione dei contenuti culturali necessari per intervenire nei contesti sociali, educativi che sempre più implicano l’uso consapevole dei media e degli strumenti comunicativi telematici. Può assumere funzioni di facilitazione dei processi comunicativi in tutte le attività formative in cui si riscontrano ostacoli o condizionamenti sociali (contesti di integrazione educativa degli immigrati, multiculturalismo, deficit ecologici di varia natura, etc.).

I principali sbocchi professionali del profilo generale del laureato sono:
 Esperti in tecnologie dell’istruzione nell’am ito della progettazione educativa ormativa e curricolare.

  Educatori, animatori ed esperti della comunicazione socio-educativa nelle strutture pubbliche e private che gestiscono e/o erogano servizi sociali e socio-sanitari.

  Facilitatori della comunicazione nelle disabilità sensoriali, sociali, psicologiche e cognitive in ambito scolastico ed extrascolastico.

  Coordinatori, formatori e supervisori di equipe educative e rieducative interprofessionali e multidisciplinari.

  Esperto nella produzione multimediale per i servizi formativi.

  Esperto nella comunicazione educativa e socio-cognitiva nelle équipe dei centri di ricerca e rieducazione per soggetti diversamente abili

  Esperto nel trattamento e trasferimento delle informazioni e dei contenuti culturali per il WEB nelle applicazioni formative.

Il corso prepara, in particolare, alla professione di (codifiche ISTAT):

  1. Educatori professionali - (3.2.1.2.7)

  2. Intervistatori e rilevatori professionali - (3.3.1.3.2)

  3. Tecnici della pubblicità - (3.3.3.6.1)

  4. Tecnici delle pubbliche relazioni - (3.3.3.6.2)

  5. Agenti di pubblicità - (3.3.4.4.0)

  6. Insegnanti nella formazione professionale - (3.4.2.2.0)

  7. Tecnici dell'organizzazione della produzione radiotelevisiva, cinematografica e teatrale (3.4.3.2.0)

  8. Grafici - (3.4.4.1.1)

  9. Tecnici del reinserimento e dell'integrazione sociale - (3.4.5.2.0)

Parere delle parti sociali

In data 16 gennaio 2014, alle ore 10.00, nell'Aula magna del Dipartimento di Scienze cognitive, della Formazione e degli Studi culturali sita in Via Concezione n. 8, si è svolto l'incontro con le Organizzazioni rappresentative del mondo del lavoro, della produzione, dei servizi e delle professioni per la consultazione sull'attivazione del Corso di laurea interclasse in "Scienze della Formazione e della Comunicazione" (L19 - L20) per l'a.a. 2014/15. Sono presenti i rappresentanti dei sindacati della scuola e della formazione professionale (AFAM-FLC-CGIL, SNALS, GILDA), quelli delle associazioni che operano nel territorio in ambito di rieducazione delle disabilità, tra cui l'ENS (Enta Nazionale Sordi), rappresentato dalla dott.ssa Maria Lucia Franchina, il "Movimento Apostolico Ciechi", rappresentato dalla dott.ssa Elisabetta La Rosa, quelli delle Associazioni di volontariato e del no-profit tra cui l'Associazione di "Senza Barriere", rappresentata dal dott. Antonino Morabito, la Cooperativa sociale "Gocce" rappresentata dalla dott.ssa Cavaretta, il "Centro servizi per l'infanzia Happyness" rappresentato dalla dott.ssa Antonella Dolci, quelli delle imprese di tecnologie della comunicazione tra cui il titolare della Project manager, Seo & Social Media specialist presso Wikilab, Dott. Francesco Loddo, il presidente della Social Media Consultant presso ASVI - School for Management & Social Change, Dott. Domenico Porpiglia.  infine il dott. Giovanni Pioggia, in rappresentanza dell'IFC-CNR, e vari altri rappresentanti delle imprese di comunicazione e tecnologie dell'istruzione. All'incontro hanno partecipato anche il direttore del Dipartimento di Scienze cognitive, della Formazione e degli Studi culturali, prof. Antonino Pennisi; il vice-direttore, prof.ssa Concetta Epasto; i coordinatori dei corsi di laurea in Scienze dell'educazione e della formazione - L19 (prof. Salvatore Agresta) e di Scienze della Comunicazione - L20 (Amelia Gangemi), la delegata per il Job Placement (prof.ssa Alessandra Falzone); la prof.ssa Caterina Sindoni (Responsabile QA CdS L19), il prof. Dario De Salvo (componente del Presidio di Qualità).
Nel corso dell'incontro è stato ampiamente sottolineato l'impegno del Dipartimento di Scienze cognitive, della Formazione e degli Studi culturali ad orientare la propria programmazione verso la promozione di interessi mirati alla razionalizzazione ed alla qualificazione dell'Offerta Formativa al fine di migliorare ed incentivare la qualità, l'efficienza e l'efficacia dei percorsi formativi in modo che, pur non rinunciando ai saperi tradizionali, possa validamente rispondere alle esigenze occupazionali del territorio.
Il Direttore del Dipartimento, prof. Pennisi, ricorda che il Corso interclasse, risultante dalla trasformazione dei Corsi L-19 e L-20, già attivi dal 2002, e accreditati con DM del 14/06/2013, in base al DM 30/01/2012 n. 47, sia per la sede di Messina che per quella di Noto, viene istituito con lo scopo principale di introdurre le più recenti tecnologie della comunicazione nell'istruzione e nella formazione, potenziando nuove capacità di fruizione delle risorse dell'e-learning. Il Corso inoltre viene incontro alla necessità di sviluppare una comunicazione efficace anche nelle pratiche di facilitazione comunicativa nell'ambito educativo/terapeutico, delle disabilità psicologiche, sociali e cognitive che possono intervenire durante le diverse fasi della formazione continua. Il progetto mira ad uno sfruttamento intensivo delle risorse mediatiche e, in particolare, quelle della rete, e le tecnologie applicabili alle didattiche sperimentali. L'offerta di competenze adatte alle nuove tecnologie dell'istruzione e della facilitazione comunicativa si prevede dovrebbe incontrare una domanda legata ad una sempre più rapida diffusione dei nuovi media nella scuola e nelle istituzioni formative di tutti i generi (formazione professionale, sanitaria, amministrativa, etc.). I Coordinatori dei due corsi di laurea L-19 e L-20, ideatori di un percorso di tecnologie dell'istruzione interamente progettato sulle prerogative occupazionali che le nuove tecnologie possono portare nel mondo della scuola e della formazione, hanno illustrato nei dettagli i criteri dell'ordinamento previsto, le metodologie di studio e organizzazione del corso, il progetto di tirocinio e di progressivo accostamento alle strutture delle imprese del territorio. In particolare è stato ampiamente descritto il tipo di impegno richiesto agli studenti, il loro coinvolgimento nelle attività laboratoriali e sperimentali, le strategie utilizzate per trasformare le teorie in best practices professionali in ambito scolastico, formativo e tecnologico.
La proposta ha incontrato la condivisione delle parti sociali le quali hanno posto la necessità di rinnovare i modelli dell'istruzione e della formazione utilizzando le tecnologie mediatiche e comunicative per intervenire concretamente sulla rapidità, l'efficacia e anche i minori costi dell'attività formativa. In particolare i rappresentanti dei sindacati hanno positivamente valutato l'impatto del Corso sul territorio, mentre i rappresentanti delle Cooperative sociali che lavorano sulla formazione dei disabili hanno sottolineato l'importanza di nuove professioni, come quella dei facilitatori della comunicazione per i portatori di handicap, che potrebbero
essere prodotti dal Corso proposto. Una particolare attenzione verso le tecnologie rivolte al settore dell'educazione speciale è stata espressa dalle imprese di comunicazione e media presenti. Il rappresentante del CNR ha suggerito la possibilità di interazione anche con i lavoratori della ricerca pura ed applicata dell'IFC-CNR ed, in particolare, con coloro che operano attualmente nell'ambito dei progetti di ricerca sulle disabilità e, specialmente, sull'autismo (progetto AREA Home-Lab). In conclusione le parti sociali hanno espresso giudizio ampiamente favorevole sull'attivazione del Corso di laurea interclasse in "Scienze della Formazione e della Comunicazione" per l'a.a. 2014/2015 che in questo momento può rappresentare una buona strada per fornire risposte concrete alla sfida occupazionale nel territorio nei prossimi anni. Si è inoltre convenuto, sulla base delle richieste delle parti sociali e dell'interessamento degli organi accademici, di fissare una consultazione biennale per monitorare il parere delle parti sociali, nonchè la formulazione di documenti e questionari volti a garantire la qualità della collaborazione tra le parti sociali e il Corso di studio per la formazione laboratoriale e i tirocini. Il Corso di Laurea ha programmato proprie scadenze biennali per monitorare il parere delle parti sociali sia attraverso convocazione diretta alla fine del biennio sia tramite documenti e studi di settore relativi agli ambiti del Corso di studi. I risultati della riprogrammazione saranno pronti a partire dalla fine del 2014 e saranno utilizzati anche per il Rapporto del riesame.
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