Offerta Didattica

 

[4025/2020] - SCIENZE STORICHE: SOCIETA', CULTURA E ISTITUZIONI D'EUROPA

Classe: 
LM-84- CLASSE DELLE LAUREE MAGISTRALI IN SCIENZE STORICHE
Accesso: 

libero

Codice Corso: 
4025
Ordinamento: 
2020
Anno Accademico: 
2020
Sede: 
Dipartimento di Civiltà antiche e moderne
Coordinatore: 

Prof. Mariangela Monaca

Lingua: 
italiano
Regolamenti: 
Laboratori e Aule Informatiche: 
Sale studio: 

Prova finale

La laurea magistrale in "Scienze Storiche. Società Culture e Istituzioni d'Europa" si consegue previo superamento di una prova finale elaborata dallo studente sotto la guida di un relatore.
Nel Regolamento didattico del Corso di Studio Magistrale sono disciplinate (art. 13) le modalità di organizzazione e di svolgimento della prova finale, le procedure per l'assegnazione della tesi e i criteri di valutazione, tenuto anche conto di quanto stabilito in materia dal Regolamento didattico d'Ateneo e dal Regolamento del Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne.
In particolare:

1. Per essere ammesso a sostenere la prova finale per il conseguimento della Laurea Magistrale in Scienze Storiche, LM-84, lo studente deve avere acquisito tutti i crediti previsti dal Manifesto degli Studi, ad eccezione di quelli assegnati alla prova finale, ed essere in regola con il pagamento delle tasse e dei contributi universitari.
2. Lo studente che abbia maturato tutti i crediti previsti dal suo piano di studi può conseguire il titolo di studio indipendentemente dal numero di anni di iscrizione all'Università. 
3. Per il conseguimento della Laurea Magistrale lo studente deve presentare domanda alla Segreteria studenti, per il tramite del Direttore, almeno 6 mesi prima dalla data di inizio della prima sessione di Laurea utile. A tal fine farà fede la data del protocollo di ingresso. Per gli studenti in mobilità quest'ultimo requisito verrà attestato dal referente dell'internazionalizzazione. 
4. All'atto della presentazione della domanda lo studente indica il docente Relatore scelto fra i docenti dell'Università degli Studi di Messina e l'argomento della tesi di laurea. Possono svolgere il ruolo di Relatore anche i supplenti e i docenti assegnatari di un contratto di insegnamento nell'anno accademico di presentazione della domanda. 
5. La prova finale per il conseguimento della Laurea Magistrale consiste nella discussione pubblica della tesi, relativa a un lavoro originale svolto dallo studente. La tesi dovrà essere preferibilmente a carattere applicativo, progettuale o sperimentale, dalla quale la Commissione possa valutare la maturità culturale e scientifica nonché la qualità del lavoro svolto. 
6. Lo studente e il Relatore possono avvalersi della collaborazione di un Correlatore nella preparazione della tesi. Il Correlatore può essere un docente di altro ateneo, anche estero, o essere figura professionale, anche di altra nazionalità, esterna all'Università. In quest'ultimo caso, all'atto della presentazione della domanda di tesi, deve essere prodotta un'attestazione a firma del Relatore in merito alla qualificazione scientifica e/o professionale del Correlatore in rapporto con la dissertazione oggetto di esame. Compito specifico del Relatore e dell'eventuale Correlatore è coordinare le attività dello studente nella preparazione della tesi in relazione al numero di crediti formativi previsti per questa attività. 
7. La tesi, che può essere redatta anche parzialmente o interamente in lingua Inglese, corredata dalla firma del Relatore, deve essere presentata dal candidato ai competenti uffici amministrativi almeno 7 giorni prima della prova finale. Contestualmente, lo studente deve depositare un riassunto della tesi dell'ampiezza di una pagina, in formato cartaceo e elettronico (MS Word o PDF), presso la Segreteria didattica del Dipartimento che, a sua volta, provvederà ad inoltrarlo ai singoli Commissari d'esame in allegato alla convocazione per la seduta della prova finale.
8. La Commissione per la valutazione della prova finale è nominata dal Direttore su proposta del Coordinatore del CdS. La Commissione è composta da almeno sette membri; la maggioranza è composta da professori di ruolo dell'Ateneo, titolari di insegnamento nel Dipartimento. Possono far parte della Commissione docenti di ruolo, supplenti o docenti a contratto, ricercatori, professori incaricati stabilizzati ed assistenti del ruolo ad esaurimento, anche se di altro Dipartimento dell'Ateneo, purché nel rispetto dell'Art. 24 comma 2 del RDA. Possono altresì far parte della commissione docenti di altre Università ed esperti di enti di ricerca.
9. Di norma, il Presidente della Commissione è il Direttore o il Coordinatore del CdS o, in subordine, il professore di prima fascia con la maggiore anzianità di ruolo. A lui spetta garantire la piena regolarità dello svolgimento della prova e l'aderenza delle valutazioni conclusive ai criteri generali stabiliti dal CdS. 
10. Ai fini del superamento della prova finale è necessario conseguire il punteggio minimo di 66/110. Il punteggio massimo è di 110/110 con eventuale attribuzione della lode.
11. Il punteggio dell'esame di laurea è pari alla somma tra il punteggio di base ed il voto di valutazione della prova finale di cui ai successivi commi 12 e 13. Il punteggio di base è dato dalla media aritmetica ponderata rispetto ai crediti e convertita in centodecimi (comunicata dalla Segreteria studenti) di tutte le attività formative con voto espresso in trentesimi, previste nel piano di studio del candidato, con arrotondamento dei decimi all'unità superiore o inferiore più prossima; alle votazioni di trenta e lode è assegnato valore di 31.
12. Per l'attribuzione dei punti per il voto curriculare la Commissione ha a disposizione fino ad un massimo di 4 punti, che possono essere assegnati adottando i seguenti criteri:
- Mobilità internazionale con acquisizione di CFU.
- Conclusione degli studi in corso; il punteggio è attribuito nel caso in cui l'ultimo esame sia stato sostenuto entro la sessione straordinaria di dicembre e la laurea sia conseguita entro l'ultima sessione utile dell'ultimo anno di corso;
- Acquisizione di almeno due lodi nelle materie caratterizzanti; 
- Tirocini formativi e di orientamento presso aziende o enti di ricerca.
13. Per l'attribuzione del voto di valutazione della tesi la Commissione ha a disposizione fino ad un massimo di 7 punti che possono essere assegnati adottando i seguenti criteri:
- la qualità del lavoro di tesi;
- l'entità dell'impegno profuso nella realizzazione dell'elaborato;
- la capacità dello studente di conoscere gli argomenti del suo elaborato e la principale bibliografia di riferimento e di saperli collegare alle tematiche caratterizzanti del suo corso di studi;
- la capacità di esporre in maniera fluida gli argomenti del suo elaborato e di trarre conclusioni coerenti con i risultati ottenuti;
- la capacità di sintetizzare, in maniera puntuale ed esaustiva, il lavoro effettuato ed i risultati raggiunti, entro il tempo assegnato per l'esposizione;
- la capacità di rispondere alle domande poste dalla Commissione in maniera spigliata e pertinente.
14. La lode può essere assegnata, su proposta del Relatore e con giudizio unanime della Commissione, solo per le tesi che risultino a giudizio della Commissione di alta qualità. 
15. Lo svolgimento degli esami finali di Laurea Magistrale è pubblico, così come pubblico è l'atto della proclamazione del risultato finale.
16. La modalità di svolgimento degli esami finali prevede la presentazione della tesi, anche mediante supporto multimediale, e una discussione anche con domande rivolte allo studente.
17. I tempi concessi per la presentazione e la discussione devono essere uguali per tutti i candidati e per tutte le sedute di laurea, indipendentemente dal numero dei candidati stessi.
18. Al termine della prova finale la Commissione di Laurea comunica il voto.
19. Lo studente che intenda ritirarsi dalla prova finale per il conseguimento della Laurea Magistrale deve manifestarlo alla Commissione prima che il Presidente lo congedi al termine della discussione della tesi.
20. La proclamazione si svolge con una breve cerimonia pubblica, subito dopo la conclusione di tutte le prove finali, o in giorni successivi. Il luogo, data, orario della cerimonia di proclamazione saranno comunicati alla Segreteria didattica del Dipartimento dal Coordinatore contestualmente alla comunicazione della data della prova finale.
21. Le prove finali per il conseguimento del titolo si articolano in almeno tre appelli.
22. La consegna dei diplomi di Laurea avviene in occasione di cerimonie collettive nelle date previste dal Calendario Didattico. 
 


Requisiti

 Per l’ammissione al Corso di Laurea Magistrale in Scienze Storiche: Società, Culture e Istituzioni d’Europa (Classe LM-84) si richiede:

a) il possesso di Laurea Triennale in Storia (Classe L-42 o Classe 38) conseguita presso Atenei italiani, ovvero altro analogo titolo di studio conseguito all'estero riconosciuto idoneo secondo le disposizioni ministeriali.
oppure
b) il possesso di Laurea triennale o Laurea quadriennale conseguita presso Atenei italiani (ovvero altro analogo titolo di studio conseguito all'estero, riconosciuto idoneo secondo le disposizioni ministeriali), con l’acquisizione di almeno 45 cfu nei seguenti s.s.d.:
almeno 18 nei s.s.d. in area M-STO, tra cui:
- M-STO/01 - Storia medievale
- M-STO/02 - Storia moderna
- M-STO/03 - Storia dell'Europa orientale
- M-STO/04 - Storia contemporanea
- M-STO/05 - Storia della scienza e delle tecniche
- M-STO/06 - Storia delle religioni
- M-STO/07 - Storia del cristianesimo e delle chiese
- M-STO/08 - Archivistica, bibliografia e biblioteconomia
- M-STO/09 - Paleografia

altri 27 nei precedenti s.s.d., oppure nei seguenti s.s.d.:
- IUS/19 - Storia del diritto medievale e moderno
- L-ANT/02 - Storia greca
- L-ANT/03 - Storia romana
- L-ANT/04 - Numismatica
- L-ANT/05 - Papirologia
- L-ANT/08 - Archeologia cristiana e medievale
- L-ANT/10 - Metodologie della ricerca archeologica
- L-ART/01 - Storia dell'arte medievale
- L-ART/02 - Storia dell'arte moderna
- L-ART/03 - Storia dell'arte contemporanea
- L-FIL/LET-04 - Lingua e letteratura latina
- L-FIL-LET/10 - Letteratura italiana
- L-FIL-LET/12 - Linguistica italiana
- L-LIN-01 - Glottologia e linguistica 
- L-LIN-03 - Letteratura francese 
- L-LIN/05 - Letteratura spagnola
- L-LIN/10 - Letteratura inglese
- L-LIN/13 - Letteratura tedesca
- L-OR/10 - Storia dei paesi islamici
- M-DEA/01 - Discipline demoetnoantropologiche
- M-FIL/01 - Filosofia teoretica 
- M-FIL/02 - Logica e filosofia della scienza
- M-FIL/06 - Storia della filosofia
- M-GGR/01 - Geografia
- M-GGR/02 - Geografia economico-politica
- SECS-P/02 - Politica economica
- SECS-P/04 - Storia del pensiero economico
- SECS-P/12 - Storia economica
- SPS/02 - Storia delle dottrine politiche
- SPS/03 - Storia delle istituzioni politiche
- SPS/05 - Storia e istituzioni delle Americhe
- SPS/06 - Storia delle relazioni internazionali
- SPS/08 - Sociologia dei processi culturali e comunicativi 
- SPS/13 - Storia e istituzioni dell'Africa
- SPS/14 - Storia e istituzioni dell'Asia
 
 La verifica della preparazione dello studente (ex art. 6, comma 2 del D.M. 270/04) viene effettuata, prima dell’immatricolazione, da un’apposita Commissione nominata in seno al Consiglio del CdS, e si considera superata per coloro che abbiano riportato una votazione di laurea triennale pari o superiore a 95/110. 

 Nell’eventualità che dalla verifica emergano carenze nella preparazione, il Consiglio di CdS, su proposta della Commissione, individua dei percorsi integrativi all’interno della laurea magistrale dipendenti dal risultato della verifica della personale preparazione, che devono comunque condurre al conseguimento della laurea magistrale con 120 CFU, senza attività formative aggiuntive. 

Obiettivi

Il Corso di Laurea Magistrale in Scienze Storiche. Società, Culture e Istituzioni d'Europa si propone di offrire agli studenti una preparazione approfondita sulle società, sulle culture e sulle istituzioni d'Europa, in una prospettiva aperta anche alle problematiche e alle dinamiche storiche, religiose e sociopolitiche di alcune aree territoriali extraeuropee, con particolare attenzione all'area del Mediterraneo.
In tale prospettiva, il Corso di studio intende offrire ai laureati una conoscenza approfondita delle principali aree di studio della storia medievale, moderna e contemporanea, articolata secondo un ampio spettro tematico e problematico capace di rendere lo studente pienamente consapevole della complessità e varietà dei processi storici delle società umane. Tale conoscenza si accompagna all'acquisizione da parte dello studente di competenze nel campo della metodologia della ricerca storica, dell'utilizzo critico delle fonti, del confronto tra modelli interpretativi e orientamenti storiografici, della capacità di sperimentare approcci innovatori, di dialogare proficuamente con le scienze sociali, di interagire con il dibattito scientifico internazionale. 
Obiettivo finale è quello di creare attraverso questo percorso di studio figure dotate delle competenze utili ad espletare efficacemente le funzioni richieste da un vasto raggio di attività, nei campi della ricerca, dell'insegnamento, della conservazione dei beni culturali, dell'editoria, della pubblica amministrazione, della scrittura creativa tanto di carattere umanistico quanto di carattere tecnico. 
Il percorso di studio del CdS è articolato in un unico curriculum, che include le discipline caratterizzanti negli ambiti storico, storico-religioso, demoetnoantropologico e socio-politico.
All'interno del suo percorso di studio, lo studente può declinare la propria preparazione secondo differenti aree disciplinari, che si orientano verso altrettanti obiettivi formativi e professionalizzanti, sfruttando i CFU riservati alla discipline affini e integrative:
- area delle discipline "storiche, politiche, sociali e del territorio" che prevede un potenziamento delle discipline storiche in una dimensione socio-politica, al fine di far dialogare proficuamente i saperi storici con le scienze sociali, per una piena comprensione dei processi storici. 
- area delle discipline connesse alla "metodologia della ricerca storica" che prevede l'inserimento di discipline del settore della conservazione e valorizzazione dei beni culturali, anche con particolare attenzione al territorio, per conseguire obiettivi professionalizzanti da spendere presso enti del settore, quali archivi, biblioteche e musei.
- area "linguistica, filosofica e letteraria" che prevede un potenziamento dello studio delle discipline umanistiche e filosofiche in vista dell'accesso, dopo il conseguimento di una Laurea magistrale della classe LM-84, alle classi di abilitazione all'insegnamento di Materie letterarie, Italiano e Storia, ma anche nella prospettiva dell'inserimento nei settori lavorativi dell'orientamento e della formazione professionale.
Il CdS richiede inoltre la buona conoscenza di una lingua straniera ed il possesso di adeguate abilità informatiche.
Valorizzando adeguatamente le Altre Attività, ed in particolare i CFU previsti come opzionali ed i CFU previsti per il tirocinio formativo, lo studente potrà inoltre adeguatamente completare il suo percorso formativo e raggiungere gli obiettivi previsti, al fine di ottenere l'assunzione di un ruolo professionale di rilievo nell'ambito dei settori di pertinenza.

Risultati

I risultati attesi al completamento del percorso magistrale, espressi secondo i Descrittori europei del titolo di studio (DM 16/03/2007, art. 3, comma 7), riguardano le seguenti abilità:
Conoscenza e capacità di comprensione
 I laureati nel Corso di Laurea Magistrale in Scienze storiche. Società, culture e istituzioni d'Europa perfezionano le loro conoscenze in relazione alle diverse epoche storiche, sulla base di quanto già acquisito nel primo ciclo e con il supporto di ulteriori approfondimenti critici sugli aspetti istituzionali, politici, economici, sociali, religiosi e culturali della storicamente variegata realtà europea e mediterranea, tanto nel suo sviluppo interno quanto nelle sue relazioni con il mondo extra-europeo.
Tali obiettivi vengono raggiunti attraverso un percorso formativo, articolato in lezioni frontali, seminari, esercitazioni, tirocini e studio individuale, in grado di mettere i laureati nella condizione di acquisire conoscenze approfondite non solo nell'ambito dei tre settori disciplinari su cui fa perno il Corso di Laurea Magistrale, quali M-STO/01, M-STO/02 e M-STO/04, ma anche in altri settori storici più specifici, quali SPS/13, M-STO/06 e M-STO/07, M-STO/08. Non viene trascurata altresì la prospettiva dello studio delle scienze politiche ed economiche, con l'inserimento di settori disciplinari quali SPS/03 e SECS-P/02, nonché della metodologia, delle tecniche e degli strumenti della ricerca (con la possibilità di declinare su questi versanti i settori: M-DEA/01; M-GGR/01; L-OR/03; L-ANT/10; L-ART/01; L-ART/02). 
Lo studente viene chiamato, all'interno dei diversi corsi di insegnamento, ad esercitare e affinare, con il sostegno dei docenti, le sue capacità di analisi, di interpretazione e di comparazione di testi e contesti, di selezione e utilizzazione delle fonti e dei documenti, di ricostruzione e di comprensione del dibattito storiografico, passato e presente, su specifici temi e problemi. 
Le competenze acquisite sono verificate anche in itinere, attraverso colloqui singoli e di gruppo, questionari, relazioni scritte e altre prove legate alle attività seminariali e alle esercitazioni svolte, e poi certificate da un colloquio finale di profitto.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Il laureato in Scienze storiche. Società, culture e istituzioni d'Europa sarà in grado di utilizzare criticamente e in maniera autonoma (in un contesto di ricerca singola o di gruppo, o in altri contesti professionali adeguati alle competenze scientifiche da lui maturate) le conoscenze specialistiche acquisite. Saprà altresì utilizzare le metodologie e gli strumenti propri della ricerca storica nei suoi diversi settori e in relazione alle diverse epoche, nonché in contesti interdisciplinari connessi all'area delle scienze umane e politico-sociali. Ciò sarà reso possibile anche grazie alla particolare attenzione riservata, durante il Corso Magistrale di Studi, all'affinamento delle capacità di comprensione e all'applicazione pratica delle conoscenze acquisite. Queste capacità sono esercitate e sviluppate non solo nell'ambito delle singole discipline, ma anche a livello interdisciplinare, attraverso il continuo confronto dialettico tra gli studenti, nei gruppi di studio, nelle attività seminariali e nello svolgimento di altre attività, anche extracurriculari (convegni, conferenze, dibattiti; visite mirate a biblioteche o centri di documentazione storica, archivi, musei, repertori, scavi archeologici sul territorio), coordinate dai docenti del Corso. Il periodo di tirocinio da svolgere in Italia o all'Estero e la preparazione dell'elaborato finale concorreranno nel raggiungimento di tale obiettivo. La buona conoscenza sia scritta che orale di almeno una lingua straniera comunitaria, unita al possesso di abilità informatiche, consentirà al laureato magistrale di poter applicare le sue competenze anche in ambienti di studio e di ricerca diversi da quello nazionale e di poter aspirare senza difficoltà a un inserimento nel mondo del lavoro, anche all'estero.
La capacità di applicare le conoscenze, e di utilizzarle criticamente in maniera autonoma, verrà verificata attraverso l'attuazione di dinamiche di confronto nel corso delle attività curriculari e seminariali, attraverso la valutazione dei report relativi alle modalità di svolgimento del periodo di tirocinio, e infine attraverso gli esami di profitto nelle singole discipline.
Autonomia di giudizio
I laureati in Scienze storiche. Società, culture e istituzioni d'Europa avranno sviluppato una maturità di giudizio critico sui fatti e sui problemi che caratterizzano le diverse epoche storiche. Ciò consentirà loro di poter elaborare autonomamente, sulla scorta delle conoscenze specialistiche acquisite, modelli di ricerca e schemi interpretativi sia sugli aspetti complessivi dello sviluppo storico mondiale, sia su quello specifico della civiltà europea, sia, infine, su quello di determinate aree di pertinenza (il Mezzogiorno d'Italia, il bacino del Mediterraneo, l'Europa centro-orientale e orientale, il Medio Oriente, le Americhe, ecc.). A tal fine durante il biennio saranno coadiuvati nel raggiungimento di tale obiettivo attraverso la partecipazione attiva a Seminari, Laboratori e Gruppi di studio, suscitati e favoriti dai docenti delle singole discipline nel corso delle attività didattiche complementari alle lezioni frontali (seminari, esercitazioni, letture guidate di testi storiografici, visione di inchieste o di filmati storici, visite guidate, laboratori), a carattere monografico o interdisciplinare, anche grazie alla tecnica del Peer Tutoring e del Circle time.
Attraverso l'uso di queste tecniche di confronto, nonché attraverso gli esami di profitto, sarà possibile verificare l'acquisizione dal parte dello studente della capacità di saper utilizzare opportunamente e in maniera autonoma i contenuti e gli stumenti, teorici e metodologici, dei diversi ambiti disciplinari, e di saper proporre proprie analisi e valutazioni, con consapevole serenità e maturità di giudizio.
Abilità comunicative
I laureati in Scienze storiche. Società, culture e istituzioni d'Europa - grazie ai continui stimoli ricevuti durante il corso magistrale di studi - saranno in grado di comunicare sia in forma orale che scritta, di esprimere il proprio pensiero argomentando in maniera critica e articolata le posizioni interpretative di volta in volta assunte, di presentare le loro conoscenze specialistiche in modo chiaro e comprensibile non solo ad una utenza di giovani in formazione, ma anche ad un pubblico più vasto e qualificato. Sapranno, in particolare, utilizzare in maniera adeguata non soltanto il lessico specifico delle scienze storiche, ma anche quello delle scienze filosofiche, antropologiche, economiche e giuridiche. Acquisiranno un lessico tecnico idoneo, anche in lingua straniera. Avranno, inoltre, una adeguata competenza nell'utilizzazione degli strumenti informatici, sia in funzione dell'acquisizione di dati e di informazioni utili alle loro ricerche, sia in funzione della produzione di testi e della loro trasmissione a Istituti di ricerca, specialisti del settore, redazioni di riviste, case editrici, ecc.
Tali abilità verranno raggiunte durante le ore di didattica frontale, ma anche attraverso la partecipazione a Convegni e Seminari e alle attività formative integrative proposte dai docenti nei singoli SSD. Inoltre l'utilizzo di piattaforme multimediali (nel settore delle Digital Humanities) nonchè di database specifici creati per le discipline in oggetto, coadiuverà l'apprendimento e il possesso di tali abilità.
La verifica dell'acquisizione delle capacità comunicative dello studente viene verificata nella partecipazione alle diverse attività formative proposte dai docenti, nonché negli esami di profitto, garantendo l'acquisita capacità dello studente di esprimere compiutamente il proprio pensiero, argomentando in maniera critica e articolata, utilizzando in maniera adeguata il lessico specifico delle diverse discipline.
Capacità di apprendimento
I laureati svilupperanno nel biennio magistrale capacità di apprendimento necessarie non solo a intraprendere eventuali studi successivi con un alto grado di autonomia, ma anche e soprattutto ad acquisire autonomamente, nella prassi lavorativa, le conoscenze via via necessarie, in un continuo processo di formazione in autoapprendimento.
I laureati, pertanto, saranno in grado di affrontare in maniera autonoma ulteriori studi e di allargare ed approfondire le proprie conoscenze, sia nella prospettiva di mantenere un adeguato livello di aggiornamento delle informazioni, delle metodologie e degli strumenti che si riferiscono ai settori specifici di loro competenza, sia in funzione dello sviluppo di progetti di ricerca e attività lavorative individuali in cui mettere a frutto le conoscenze e le competenze acquisite.
Nel corso di tutte le attività formative previste dal Corso di laurea vengono forniti strumenti utili all'acquisizione di tali capacità che verranno dimostrate, verificate e valutate, al momento degli esami di profitto. Le attività laboratoriali e seminariali, poi, che prevedono un'attiva e critica partecipazione da parte degli studenti e richiedono una ricerca autonoma e indipendente, contribuiranno a sviluppare quelle capacità e quelle metodologie che assicureranno un processo di formazione continua. 
L'acquisizione delle capacità di apprendimento verrà, dunque, verificata attraverso il monitoraggio della partecipazione consapevole alle diverse attività curriculari, laboratoriali e seminariali, e al momento dell'esame finale di profitto.
 

Sbocchi professionali

I laureati nel Corso di Laurea in Scienze Storiche potranno svolgere il ruolo di:
-  Storici, Ricercatori e Specialisti nel settore delle Scienze storiche, storico-religiose, demoetnoantropologiche e socio-politiche. 
I laureati in Scienze storiche possono svolgere il ruolo di Ricercatori e Specialisti nel settore dell'indagine storica, nei suoi diversi ambiti, programmando, attivando e realizzando progetti di ricerca a carattere innovativo e sperimentale, presso Enti o Centri di ricerca, di carattere pubblico o privato, come Independent Researcher o come membro di un team a carattere multidisciplinare. In particolare potranno trovare impiego come: - Storici, esperti nel reperimento e nella catalogazione delle fonti, nella ricostruzione e nella comprensione dei fenomeni storici; - Ricercatori presso Enti e Istituti di ricerca a carattere nazionale ed internazionale; - Opinionisti e specialisti nel settore dell'informazione tecnica specifica (storica, storico-politica, demoetnoantropologica, sociologica, religiosa); Funzionari nel settore dei servizi e dell'industria culturale e degli istituti di cultura e di ricerca di tipo specifico; in centri di studi e di ricerca, pubblici e privati; in istituzioni dell'Unione Europea, governative, regionali e locali.

  • Archivisti, Bibliotecari e Conservatori in musei o enti. 

I laureati in Scienze Storiche possono svolgere mansioni di responsabilità in istituzioni preposte alla conservazione e tutela del patrimonio, artistico, archivistico e librario, quali musei, archivi di Stato e di enti locali, sovrintendenze archivistiche, biblioteche, ovvero attività in organismi pubblici o privati operanti nei settori di gestione del patrimonio e nella catalogazione e conservazione dei beni e dei testi. In particolare potranno trovare impiego come funzionari in enti addetti alla conservazione, valorizzazione dei beni culturali, quali archivi, biblioteche e musei, e nei settori dei servizi culturali e del turismo, anche in riferimento al recupero e alla conservazione di beni materiali e immateriali connessi alla difesa delle tradizioni e delle identità territoriali.
 
- Redattori di testi tecnici, Revisori di testi e Addetti nellindustria editoriale 
I laureati in Scienze Storiche possono trovare impiego nel settore dell'editoria e della comunicazione scientifica e svolgere il ruolo di redattori e revisori di testi e addetti nell'industria editoriale. In particolare potranno trovare impiego presso case editrici, testate giornalistiche, radiofoniche e televisive, enti addetti alla comunicazione pubblica, anche multimediale, ed anche nell'industria editoriale, con particolare attenzione alla diffusione dell'informazione e della cultura storica. 
 
- Addetti nel settore della didattica e della mediazione culturale. Il laureato in Scienze Storiche potrà trovare impiego nel settore della didattica in istituti pubblici e privati e della mediazione culturale. In particolare potranno trovare impiego di docenza presso Istituti o Enti, previo completamento dell'iter formativo e del percorso abilitante previsto dalla normativa,  e di consulenza presso Enti e Istituti di ricerca impegnati nel settore della migrazione e della interculturalità. 
 
Secondo le codifiche ISTAT, il corso prepara alla professione di
1.          Antropologi - (2.5.3.2.2)
2.          Storici - (2.5.3.4.1)
3.          Specialisti in scienza politica - (2.5.3.4.3) 
4.          Redattori di testi tecnici - (2.5.4.1.4) 
5.          Revisori di testi - (2.5.4.4.2) 
6.          Archivisti - (2.5.4.5.1) 
7.          Bibliotecari - (2.5.4.5.2) 
8.          Curatori e conservatori di musei - (2.5.4.5.3) 
9.          Ricercatori e tecnici laureati nelle scienze storiche e filosofiche - (2.6.2.5.1) 

Parere delle parti sociali

UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI MESSINA Dipartimento di Civiltà antiche e moderne Consultazione degli enti maggiormente rappresentativi.
Le consultazioni con le organizzazioni rappresentative dei portatori di interesse sono effettuate dal Dipartimento, nella persona del Direttore, e dai CdS, attraverso i Coordinatori.
Le consultazioni, che hanno scadenza periodica, generalmente annuale, avvengono direttamente, attraverso la convocazione di una riunione alla quale sono invitati a partecipare tutti i potenziali portatori di interesse e nel corso della quale vengono illustrati i manifesti degli studi dei CdS. 
Il giorno 23 marzo 2016, dalle ore 16 alle ore 18, nella Sala Riunioni del Dipartimento di Civiltà antiche e moderne, si è svolta la consultazione con le Organizzazioni rappresentative per la compilazione della SUA CDS 2016. […]. Complessivamente è stato espresso un apprezzamento per l'offerta formativa illustrata e, soprattutto, è stato richiesto un più frequente e intenso scambio di informazioni e suggerimenti tra le parti sociali e l'Università. 
Il giorno 11 maggio 2017, dalle ore 16 alle ore 18, nell'Aula Magna del Dipartimento, si è svolto un incontro plenario tra il Direttore, i Coordinatori dei CdS e i Comitati d'indirizzo, nel quale, dopo una breve introduzione del Direttore, sono stati presentati tutti i profili professionali formati dai corsi di studio. A seguire, dalle ore 18 alle ore 19,15, hanno avuto luogo le consultazioni interne ai singoli CdS. 
Il giorno 16 maggio 2018, alle ore 16, nell'Aula Magna del Dipartimento di Civiltà antiche e moderne dell'Università degli Studi di Messina, si è svolta la consultazione plenaria delle organizzazioni rappresentative, a livello nazionale e internazionale della produzione di beni e servizi, delle professioni, presenti sul territorio.
Il giorno 16 maggio 2019, dalle ore 15.30 alle ore 16.25, nell'Aula Magna del Dipartimento di Civiltà antiche e moderne, si è svolta la consultazione plenaria con le Organizzazioni rappresentative per la produzione di beni e servizi, come da Verbale in allegato.
Il Consiglio del Corso di L.M.  in Scienze Storiche in data 26 aprile 2017 (Verbale n.80/2017 e 84/2018)  ha altresì istituito un «Comitato di indirizzo interno al Corso di Laurea Magistrale in Scienze Storiche: Società, Culture e Istituzioni d'Europa» che si affianchi alle altre parti sociali convocate dal Direttore del Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne. Il «Comitato di indirizzo del Corso di Laurea Magistrale in Scienze Storiche» si è negli anni riunito con cadenza periodica al fine di monitorare l'offerta formativa del CdS e la sua spendibilità nel mondo del lavoro. 
Con Verbali n. 91/2019 e 96/2019 il Consiglio del Corso di L.M.  in Scienze Storiche ha poi valutato l'opportunità di ampliare la formazione del Comitato di indirizzo, inserendo al suo interno altre figure di esperti afferenti a istituzioni o aziende gravitanti nel bacino territoriale di pertinenza del CdS. Pertanto ad oggi il Comitato di indirizzo risulta così composto: 
1) membri interni:
prof. Mariangela Monaca, docente e Coordinatore del CLM
prof. Valeria Sestini, docente del CLM e Segretario del Comitato di Indirizzo
2) membri esterni:
prof. Cesare Magazzù, docente e già coordinatore del CLM
prof. Paolo De Luca, già Segretario Provinciale della CISL Università, ME
dr. Paolo Falzea, Casa Editrice Falzea Editore di Reggio Calabria
prof. Lucio Ficara, Esperto Giurisdizione Scolastica e Redattore Tecnica della Scuola, docente del Liceo  Scientifico "da Vinci" di Reggio Calabria; 
dr. Andrea Gennaro, Sovrintendenza Beni Culturali RC; 
prof. Giuseppe Lipari, Associazione "Intervolumina", Biblioteca Prov.  dei Cappuccini, ME
dr. Daniele Mallamo, Emmequadro Srl di Reggio Calabria; 
dr. Maria Pia Mazzitelli, Archivio storico diocesano di RC; 
dr. Serena Passalacqua, Polo Museale della Calabria; 
Prof. Giuseppina Princi, Dirigente del Liceo Scientifico "Da Vinci" di Reggio Calabria
dr. Carmen Puglisi e dr. Pina Asta, Biblioteca Regionale "Giacomo Longo" di Messina. 
dr. Angela Puleio,  Archivio di Stato di Messina
dr. Gabriella Tigano, Sovrintendenza Beni Culturali Messina.
Attivo dunque dal 2017, il Comitato di indirizzo si è riunito al fine di definire le strategie per rendere sempre più operativi i nessi tra gli aspetti caratterizzanti dell'offerta formativa e gli sbocchi occupazionali previsti, con particolare attenzione alle attività museali e di archivio, alle competenze nel settore del turismo e dell'editoria, della gestione delle risorse e del marketing, alle possibilità di impiego nel settore della didattica.
Il Comitato, che ha da subito manifestato compiacimento per l'offerta didattica e formulato delle proposte migliorative che sono state adottate dal CdS, si è riunito con cadenza periodica per valutare la funzionalità e la spendibilità dell'offerta formativa, dei programmi dei corsi, delle modalità della didattica, tenendo conto della fisionomia degli studenti e dell'andamento della loro carriera, e per discutere in merito alla definizione dei profili professionali e degli sbocchi occupazionali.
Tra le proposte di miglioramento è stata segnalata l'opportunità di valutare l'ampliamento dell'offerta formativa, anche attraverso una modifica del RAD, proposta che è stata immediatamente accolta avviando opportunamente le procedure necessarie; essa risulta attuata nel Manifesto 2020/21. 
​Ad oggi, dunque, il Comitato di indirizzo del CLM in Scienze Storiche ha sempre espresso parere favorevole circa la corrispondenza tra l'offerta formativa e gli sbocchi occupazionali previsti dal corso di studio, compiacimento per l'organizzazione dell'offerta formativa medesima, ritenendola ancora adeguata al raggiungimento degli obiettivi e funzionale all'inserimento nel mondo del lavoro.
 

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