[9224/2015] - CHIMICA
Prof.ssa Claudia Foti
Prova finale
1. Per essere ammesso a sostenere la prova finale per il conseguimento della Laurea Magistrale in Chimica, lo studente deve avere acquisito tutti i crediti previsti dal Manifesto degli Studi, ad eccezione di quelli assegnati alla prova finale, ed essere in regola con il pagamento delle tasse e dei contributi universitari.
2. Lo studente che abbia maturato tutti i crediti previsti dal suo piano di studi può conseguire il titolo di studio indipendentemente dal numero di anni di iscrizione all’Università.
3. Per il conseguimento della Laurea Magistrale lo studente deve presentare domanda alla Segreteria studenti, controfirmata dal relatore, per il tramite del Direttore, almeno 6 mesi prima dalla data di inizio della prima sessione di Laurea utile. A tal fine farà fede la data del protocollo di ingresso. Per gli studenti in mobilità quest’ultimo requisito verrà attestato dal referente dell’internazionalizzazione.
4. All’atto della presentazione della domanda lo studente indica il docente Relatore scelto fra i docenti dell’Università degli Studi di Messina e l’argomento della tesi di laurea. Possono svolgere il ruolo di Relatore anche i supplenti e i docenti assegnatari di un contratto di insegnamento nell’anno accademico di presentazione della domanda.
5. La prova finale per il conseguimento della Laurea Magistrale consiste nella discussione pubblica della tesi, relativa a un lavoro originale svolto dallo studente. La tesi dovrà essere preferibilmente a carattere applicativo, progettuale o sperimentale, dalla quale la Commissione possa valutare la maturità culturale e scientifica nonché la qualità del lavoro svolto.
6. Lo studente e il Relatore possono avvalersi della collaborazione di un Correlatore nella preparazione della tesi. Il Correlatore può essere un docente di altro ateneo, anche estero, o essere figura professionale, anche di altra nazionalità, esterna all’Università. In quest’ultimo caso, all’atto della presentazione della domanda di tesi, deve essere prodotta un’attestazione a firma del Relatore in merito alla qualificazione scientifica e/o professionale del Correlatore in rapporto con la dissertazione oggetto di esame. Compito specifico del Relatore e dell’eventuale Correlatore è coordinare le attività dello studente nella preparazione della tesi in relazione al numero di crediti formativi previsti per questa attività.
7. La tesi, che può essere redatta anche parzialmente o interamente in lingua Inglese, corredata dalla firma del Relatore, deve essere presentata dal candidato ai competenti uffici amministrativi almeno 7 giorni prima della prova finale. Contestualmente, lo studente deve depositare un riassunto della tesi dell’ampiezza di una pagina, in formato cartaceo e elettronico (MS Word o PDF), presso la Segreteria didattica del Dipartimento che, a sua volta, provvederà ad inoltrarlo ai singoli Commissari d’esame in allegato alla convocazione per la seduta della prova finale.
8. La Commissione per la valutazione della prova finale è nominata dal Direttore su proposta del Coordinatore del CdS. La Commissione è composta da almeno sette membri; la maggioranza è composta da professori di ruolo dell’Ateneo, titolari di insegnamento nel Dipartimento. Possono far parte della Commissione docenti di ruolo, supplenti o docenti a contratto, ricercatori, professori incaricati stabilizzati ed assistenti del ruolo ad esaurimento, anche se di altro Dipartimento dell’Ateneo, purché nel rispetto dell’Art. 24 comma 2 del RDA. Possono altresì far parte della commissione docenti di altre Università ed esperti di enti di ricerca.
9. Di norma, il Presidente della Commissione è il Direttore o il Coordinatore del CdS o, in subordine, il professore di prima fascia con la maggiore anzianità di ruolo. A lui spetta garantire la piena regolarità dello svolgimento della prova e l’aderenza delle valutazioni conclusive ai criteri generali stabiliti dal CdS.
10. Ai fini del superamento della prova finale è necessario conseguire il punteggio minimo di 66/110. Il punteggio massimo è di 110/110 con eventuale attribuzione della lode.
11. Il punteggio dell’esame di laurea è pari alla somma tra il punteggio di base ed il voto di valutazione di cui ai successivi commi 12 e 13. Il punteggio di base è dato dalla media aritmetica ponderata rispetto ai crediti e convertita in centodecimi (comunicata dalla Segreteria studenti) di tutte le attività formative con voto espresso in trentesimi, previste nel piano di studio del candidato, con arrotondamento dei decimi all’unità superiore o inferiore più prossima; alle votazioni di trenta e lode è assegnato valore di 31.
12. Per l’attribuzione dei punti per il voto curriculare la Commissione ha a disposizione fino ad un massimo di 4 punti, che possono essere assegnati adottando i seguenti criteri:
- Mobilità internazionale con acquisizione di CFU.
- Conclusione degli studi in corso; il criterio è utilizzabile nel caso in cui l’ultimo esame sia stato sostenuto entro l’ultima sessione dell’anno solare e la laurea sia conseguita entro l’ultima sessione utile dell’ultimo anno di corso;
- Acquisizione di almeno due lodi nelle materie caratterizzanti;
- Tirocini formativi e di orientamento presso aziende o enti di ricerca.
13. Per l’attribuzione del voto di valutazione della tesi la Commissione ha a disposizione fino ad un massimo di 7 punti che possono essere assegnati adottando i seguenti criteri:
- la qualità del lavoro di tesi;
- l’entità dell’impegno profuso nella realizzazione dell’elaborato;
- la capacità dello studente di conoscere gli argomenti del suo elaborato e la principale bibliografia di riferimento e di saperli collegare alle tematiche caratterizzanti del suo corso di studi;
- la capacità di esporre in maniera fluida gli argomenti del suo elaborato e di trarre conclusioni coerenti con i risultati ottenuti;
- la capacità di sintetizzare, in maniera puntuale ed esaustiva, il lavoro effettuato ed i risultati raggiunti, entro il tempo assegnato per l’esposizione;
- la capacità di rispondere alle domande poste dalla Commissione in maniera spigliata e pertinente.
14. La lode può essere assegnata, su proposta del Relatore e con giudizio unanime della Commissione, solo per le tesi che risultino a giudizio della Commissione di alta qualità.
15. Lo svolgimento degli esami finali di Laurea Magistrale è pubblico, così come pubblico è l’atto della proclamazione del risultato finale.
16. La modalità di svolgimento degli esami finali prevede la presentazione della tesi, anche mediante supporto multimediale, e una discussione anche con domande rivolte allo studente.
17. I tempi concessi per la presentazione e la discussione devono essere uguali per tutti i candidati e per tutte le sedute di laurea, indipendentemente dal numero dei candidati stessi.
18. Al termine della prova finale la Commissione di Laurea comunica il voto.
19. Lo studente che intenda ritirarsi dalla prova finale per il conseguimento della Laurea Magistrale deve manifestarlo alla Commissione prima che il Presidente lo congedi al termine della discussione della tesi.
20. La proclamazione si svolge con una breve cerimonia pubblica, subito dopo la conclusione di tutte le prove finali, o in giorni successivi. Il luogo, data, orario della cerimonia di proclamazione saranno comunicati alla Segreteria didattica del Dipartimento dal Coordinatore contestualmente alla comunicazione della data della prova finale.
21. Le prove finali per il conseguimento del titolo si articolano in almeno tre appelli.
22. La consegna dei diplomi di Laurea avviene in occasione di cerimonie collettive nelle date previste dal Calendario Didattico.
Requisiti
1. Per l’ammissione al Corso di Studio Magistrale in Chimica si richiede:
- il possesso di una Laurea triennale in Chimica o Chimica Industriale delle classi L-21 ex D.M. 509/99 e L-27 ex D.M. 270/24 conseguita su tutto il territorio nazionale o altro titolo di studio equivalente conseguito all'estero e riconosciuto idoneo che garantisce accesso diretto al CdS magistrale
oppure
- il possesso di una Laurea conseguita in altre classi di tipo scientifico o tecnologico con acquisizione di: almeno 20 CFU complessivi nei settori FIS/01-08 e MAT/01-09; almeno 80 CFU complessivi nei settori CHIM/01-12, BIO/10, ING-IND/21-27, SECS-P/13, dei quali almeno 50 CFU relativi a corsi di insegnamento dei settori CHIM/01-12 con adeguata presenza di esercitazioni di laboratorio (il 20% degli 80 CFU)
2. La verifica della preparazione dello studente (ex art. 6, comma 2 del D.M. 270/04) viene effettuata, dopo l’immatricolazione, da una Commissione nominata in seno al Consiglio di CdS. 3. La verifica si considera superata per coloro che abbiano riportato una votazione di laurea triennale pari o superiore a 100/110 e un livello di conoscenza della lingua inglese B2, attestato dal superamento di esami o di prove idoneative universitarie o da attestazioni riconosciute a livello europeo o internazionale. 4. Nell’eventualità che dalla verifica emergano carenze nella preparazione, il Consiglio di CdS, su proposta della Commissione, individua dei percorsi integrativi all’interno della laurea magistrale dipendenti dal risultato della verifica della personale preparazione, che devono comunque condurre al conseguimento della laurea magistrale con 120 CFU, senza attività formative aggiuntive.
Obiettivi
Il Corso di Studio Magistrale in Chimica ha per obiettivo la formazione di una figura che, in possesso delle conoscenze, delle competenze e delle capacità di base acquisite durante il percorso di laurea triennale, abbia ulteriormente approfondito il proprio sapere negli ambiti caratterizzanti la disciplina. Il dottore magistrale perverrà ad una impostazione mentale flessibile ma rigorosa, utile e necessaria per potersi inserire in attività lavorative che richiedono un'adeguata familiarità col metodo scientifico, capacità di progettazione e di applicazione di metodiche e di tecniche innovative, nonché l'utilizzazione critica di attrezzature complesse. Le competenze acquisite permetteranno altresì al laureato magistrale di adeguarsi all'evoluzione della disciplina, di interagire con le professionalità culturalmente contigue e di continuare gli studi in campi a più alto contenuto culturale. L'organizzazione didattica del corso si articola in tre curricula che consentono l'acquisizione di personali obiettivi di specializzazione e professionalità.
Risultati
Dato non disponibileSbocchi professionali
Il laureato magistrale può inserirsi negli ambiti occupazionali di seguito indicati:
- Enti di ricerca pubblici e privati.
- Laboratori di analisi, controllo e certificazione qualità.
- Enti e aziende pubbliche e/o private, in qualità di dipendente o consulente libero professionista.
- Industrie e ambienti di lavoro che richiedono conoscenze di base nei settori della chimica.
- Docenza.
Il laureato può altresì svolgere il ruolo professionale di Chimico Senior, iscrivendosi all’Ordine dei Chimici dopo aver superato l’Esame di Stato. Il Corso di Studio prepara alle professioni di:
- Chimici e professioni assimilate – ( 2.1.1.2.1)
- Chimici informatori e divulgatori - (Codice 2.1.1.2.2)
Parere delle parti sociali
In data 26/03/2018, i coordinatori del CdS triennale e del CdS magistrale in chimica hanno organizzato l'ultimo incontro con le parti sociali al fine di fare una prima attenta e critica valutazione dell'offerta formativa iniziata nel 2014/2015. All'incontro hanno partecipato diversi rappresentanti della realtà lavorativa locale, molti dei quali avevano peraltro avuto la possibilità di seguire tirocinanti del CdS. L'incontro è stato altamente costruttivo poiché ha messo in evidenza sia gli aspetti positivi del CdS sia i punti che devono essere attenzionati per preparare figure professionali competitive e di alto livello in grado di inserirsi agevolmente anche nei nuovi ambiti lavorativi che traggono origine dall'innovazione tecnologica e dalla green e/o blue economy.
Gli aspetti positivi riguardano la preparazione dei nostri laureati che risulta coerente con gli obiettivi prefissati: i nostri studenti risultano avere acquisito una impostazione mentale flessibile ma rigorosa, una buona capacità di utilizzare le conoscenze acquisite interagendo con altre figure professionali, una buona capacità di progettazione e di applicazione di metodiche e di tecniche innovative, nonché di utilizzazione critica di attrezzature complesse.
L'offerta formativa pur essendo ritenuta valida nel suo insieme presenta i seguenti punti di miglioramento riguardanti: a) la conoscenza avanzata della lingua inglese, b) lo studio di alcune tematiche legislative come quella ambientale, gestione del rischio etc; c) una maggiore conoscenza pratica delle moderne tecniche di analisi strumentali. In particolare, le parti sociali in base alla loro specifica esperienza, oltre a rilevare la buona formazione teorico/pratica dei laureati in chimica, che permette la loro integrazione nei diversi ambiti lavorativi, hanno anche evidenziato la necessità di un ampliamento della formazione pratica attraverso la frequenza di laboratori con una diversificata dotazione analitico strumentale.
La commissione didattica sta lavorando per la riorganizzazione del corso di studio e, appena verrà esitata la nuova proposta di manifesto degli studi, sarà organizzato un ulteriore incontro con le parti sociali.