Programma del Corso
Il Corso di Diritto costituzionale II (ovvero Diritto costituzionale europeo) si compone di due Parti.
Parte I-Introduzione: il concetto di Costituzione europea.
La prima Parte, comprende una riflessione sull’ammissibilità teorica della nozione di Costituzione europea, partendo dalla nozione di Costituzione nazionale; propone una prospettiva di analisi delle ragioni del fallimento dell’iniziativa relativa al Trattato che adotta una Costituzione per l’Europa redatto nel 2003, definitivamente abbandonata nel 2009; prospetta la tesi dell’irrinunciabilità di un progetto di Europa costituzionale; si sofferma, infine, sulla possibilità di individuare nella realtà istituzionale e normativa attuale dell’UE una sorta di Costituzione materiale o un processo costituente in fieri.
Parte II: La tutela multilivello dei diritti umani nell’area geografica europea.
Sulla scorta del ruolo imprescindibile della garanzia dei diritti umani per la costituzionalizzazione dell’UE, nella Parte II, quella predominante, si concentra l’attenzione sui sistemi di protezione dei diritti nell’ordinamento sovranazionale europeo, prima grazie all’attivazione in via pretoria della Corte di Giustizia, poi attraverso l’adozione della Carta di Nizza del 2000. Di quest’ultima si analizzeranno la questione relativa alla sua efficacia ed, in modo analitico, i suoi contenuti.
La parziale coincidenza dell’area geografica di riferimento impone la considerazione anche della CEDU, posto che ad essa aderisce la quasi totalità dei Paesi dell’UE, determinando una parziale sovrapposizione in tali Paesi dei sistemi di protezione dei diritti. La trattazione si arricchirà dell’esame di una decina di recenti casi giurisprudenziali di condanna dello Stato italiano per violazione dei diritti di matrice convenzionale.
La conclusione di questa Parte è dedicata, specificamente, allo studio dei criteri di adattamento dell’ordinamento nazionale italiano tanto alla Convenzione europea del 1950 (attraverso l’esame della ricca giurisprudenza costituzionale che ne definisce, a partire dal 2007, il rilievo giuridico interno) quanto alla Carta dei diritti dell’UE.
Lo scopo di questa analisi è quello di dare un quadro operativo della reciproca interazione tra i tre livelli di protezione dei diritti oggi vigenti nel nostro ordinamento (livello costituzionale, internazionale regionale, sovranazionale), nonché dei meccanismi configurabili per la risoluzione dei loro eventuali conflitti. In particolare, ci si soffermerà non soltanto sulla questione dei conflitti tra la Costituzione italiana e rispettivamente la CEDU o la Carta dei diritti dell’UE, ma anche di quella, emersa da ultimo, dei contrasti tra il sistema CEDU ed il sistema UE di tutela dei diritti (con le relative ricadute nel diritto interno).
Per lo studio di questa seconda area tematica si privilegerà l’analisi dei casi giurisprudenziali più importanti, sia della Corte di Strasburgo che della Corte di Giustizia.Course Syllabus
The European Constitutional Law II Course is divided into two Parts.
Part I-Introduction: The European Constitution concept.
The first part includes a reflection on the theoretical admissibility of a European Constitution concept, moving from the concept of national Constitution. It offers a perspective on the reasons for the failure of the initiative of the Treaty establishing a Constitution for Europe drafted in 2003 and eventually abandoned in 2009. It also deals with the thesis of the necessity of a European Constitution and the possibility to identify traces of material constitution or constituent process within the current EU legislation and institutional practice.
Part II: The multi-level protection of human rights within the European zone
Under the assumption of the indispensable role of the human rights guarantee for the EU constitutional process, Part II (the main one) focuses on the different systems of rights protection in the supranational European legislation. It firstly deals with the new responsibilities assigned to the Court of Justice, and secondly with the adoption of the EU Charter of Rights (2000), whose contents and effectiveness will be analysed in detail.
Given its importance within the European zone, this part will also deal with the European Convention of Human Rights (ECHR), which has been adopted by almost all EU countries, and led to a partial overlap with specific systems of rights protection in use within the different nations. The discussion will be enhanced by the analysis of a dozen recent legal cases of condemnation of the Italian State for infringement of conventional rights.
The conclusion of Part II is focused on the study of the adaptation criteria of the national Italian legislation to (i) the European Convention of 1950 (through the examination of the constitutional jurisprudence that defines the domestic legal relevance since 2007), and (ii) the EU Charter of Rights. The purpose of this analysis is to provide an operational framework of the mutual interaction among the three levels of rights protection currently in force in the Italian legal system (constitutional, international regional, supranational), as well as the configurable mechanisms for the resolution of the conflicts. In particular, the conclusion will focus (i) on the conflicts between the Italian Constitution, the ECHR and the EU Charter of Rights, and (ii) on the recently emerged contrast between the ECHR and the EU system of rights protection (with its implications to internal legislation).
Part II will analyse the most important legal cases of the Strasbourg Court and the Court of Justice.