[1013/2017] - INGEGNERIA EDILE PER IL RECUPERO
Prof. Massimo Di Gangi
Prova finale
- Per essere ammesso alla prova finale lo studente deve aver acquisito tutti i crediti nelle attività formative previste nel Regolamento Didattico del Corso di Studio.
La prova finale consisterà nella redazione di una tesi nella quale verranno esposti e sintetizzati i risultati di uno studio elaborato in modo originale dallo studente sotto la guida di un relatore.
Tale studio, a carattere progettuale o di ricerca, teorica o sperimentale, sarà svolto su tematiche relative agli obiettivi formativi specifici e dovrà essere atto a mostrare la capacità del laureando nella raccolta, analisi ed elaborazione di dati progettuali o di ricerca nonché la sua capacità di sintesi.
Questo percorso può essere, altresì, originato e/o supportato dall'esperienza condotta nell'ambito di un'attività di ricerca svolta per il conseguimento del tirocinio.
Requisiti
Per essere ammessi ai Corsi di Studi di Laurea Magistrale istituiti nella Dipartimento di Ingegneria dell’Università di Messina occorre essere in possesso di una Laurea triennale, ovvero di un analogo titolo di studio, conseguito anche all'estero, riconosciuto idoneo. Occorre altresì essere in possesso sia di opportuni requisiti curriculari, sia di un'adeguata preparazione personale, ai sensi dell’art. 6, c. 2, del D.M. 270/04, come di seguito specificato.
requisito curriculare:
- Bisogna aver acquisito almeno 48 CFU tra i seguenti settori scientifico-disciplinari:
- MAT/03 GEOMETRIA;
- MAT/05 ANALISI MATEMATICA;
- MAT/07 FISICA MATEMATICA
- FIS/01 FISICA SPERIMENTALE;
- CHIM/07 FONDAMENTI CHIMICI DELLE TECNOLOGIE;
- ICAR/17 DISEGNO;
- ICAR/18 STORIA DELL’ARCHITETTURA;
- di cui almeno 36 CFU nei settori:
- MAT/03 GEOMETRIA;
- MAT/05 ANALISI MATEMATICA;
- MAT/07 FISICA MATEMATICA
- FIS/01 FISICA SPERIMENTALE;
- CHIM/07 FONDAMENTI CHIMICI DELLE TECNOLOGIE.
Nel caso di un numero di crediti, compreso tra 36 e 47, acquisiti anche in altri settori s.d. di base ricompresi tra quelli indicati dai DD.MM. relativi alla classe 4 o alla classe L-23, l’ammissione è subordinata alla valutazione del competente Consiglio del CdS.
- Bisogna aver acquisito almeno 54 CFU tra i seguenti settori scientifico-disciplinari:
- ICAR/06 TOPOGRAFIA E CARTOGRAFIA;
- ICAR/08 SCIENZA DELLE COSTRUZIONI;
- ICAR/09 TECNICA DELLE COSTRUZIONI;
- ICAR/10 ARCHITETTURA TECNICA;
- ICAR/14 COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA E URBANA;
- ICAR/19 RESTAURO;
- ICAR/20 TECNICA E PIANIFICAZIONE URBANISTICA.
Nel caso di un numero di crediti, compreso tra 48 e 53, acquisiti anche in altri settori s.d. caratterizzanti ricompresi tra quelli indicati dai DD.MM. relativi alla classe 4 o alla classe L-23, l’ammissione è subordinata alla valutazione del competente Consiglio del CdS.
adeguatezza della preparazione personale:
- Si richiede una laurea triennale con voto di laurea > 85/110. Nel caso di voto di laurea inferiore a 85/110 sarà necessaria una prova di ammissione secondo le modalità stabilite dal Consiglio di Dipartimento.
- Bisogna conoscere adeguatamente una lingua dell'Unione Europea, oltre l'italiano: liv. B2 (CEFR). E' consentita l'iscrizione agli studenti in possesso del livello B1 a condizione che entro il primo anno di corso conseguano il livello B2 attestato dal superamento di esami o di prove idoneative universitarie o da attestazioni riconosciute a livello europeo o internazionale.
Il soddisfacimento dei requisiti richiesti per l'accesso risulta verificato per i laureati in possesso di laurea nella classe 4-Scienza dell'architettura e dell'ingegneria edile (ex D.M. 509/99) o nella classe L23-Scienze e tecniche dell'edilizia (ex D.M. 270/04), conseguita presso il Dipartimento di Ingegneria Civile, o la Facoltà di Ingegneria dell'Università di Messina.
Obiettivi
Queste competenze vengono trasmesse allo studente stando al passo con la dinamica innovativa del settore edile, per migliorare la qualità progettuale nella sua valenza fisica, tecnica, prestazionale, processuale ed economica. In particolare si propone la formazione di laureati che:
- sappiano individuare, analizzare, interpretare i problemi inerenti le trasformazioni territoriali e urbane ai quali dare adeguate soluzioni progettuali;
- acquisiscano capacità di progettazione complessa in contesti urbani consolidati affrontando le diverse scale degli interventi: dal livello territoriale al dettaglio costruttivo;
- completino la preparazione normativa, procedurale e tecnica, cogente e di indirizzo, con una particolare attenzione alle problematiche poste dal recupero del costruito storico: risanamento energetico, eliminazione barriere architettoniche, adeguamenti antisismici, misure antincendio, ecc.;
- sviluppino specifiche competenze metodologiche nel campo della diagnostica di patologie e degradi;
- maturino una spiccata sensibilità storico-architettonica nell’approccio agli interventi di recupero, alla quale deve accompagnarsi una piena conoscenza degli aspetti compositivi, funzionali, strutturali, tecnico-costruttivi, gestionali, economici ed ambientali, ed una attenzione critica ai mutamenti culturali e ai bisogni espressi dalla società contemporanea;
- siano in grado di gestire processi tecnologici e produttivi relativi al comparto edile (nuove costruzioni, edifici esistenti), con particolare attenzione ai problemi della sicurezza.
Risultati
Per il raggiungimento degli obiettivi formativi sopra indicati, il Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Edile per il Recupero prevede, accanto alle lezioni frontali, esercitazioni pratiche ed esperienze multidisciplinari di laboratorio, finalizzate anche alla conoscenza di metodiche analitiche sperimentali e alla elaborazione informatica dei dati. Sono altresì previste ed incentivate attività di specializzazione settoriale attraverso il conseguimento del tirocinio presso aziende, strutture della pubblica amministrazione e laboratori qualificati.
Il percorso formativo prevede:
- nel primo anno la maturazione della sensibilità dell’approccio al contesto urbano consolidato, approfondendo la storia della città e delle tecniche costruttive, le metodologie di pianificazione e di restauro, le tematiche della composizione e gli aspetti inerenti la conservazione del costruito.
- nel secondo anno lo sviluppo di capacità progettuali in un’ottica interdisciplinare, affrontando tecniche di rilievo e rappresentazione a livello territoriale, aspetti strutturali, ambientali ed energetici, e tematiche gestionali, di controllo di qualità e di organizzazione del cantiere.
La formazione si completa con stage, tirocini e con la preparazione della tesi di laurea magistrale.
Sbocchi professionali
In relazione ai crediti maturati e al percorso formativo il laureato magistrale può operare come ingegnere consulente (consulting engineer), ingegnere progettista edile (building design engineer), ingegnere progettista del recupero edilizio (refurbishment design engineer), ingegnere gestore di progetti (project manager), ingegnere gestore di processi di costruzione (construction manager), ingegnere gestore di servizi (facility manager), e in molte altre occasioni professionali che nascono dal trend di sviluppo dell'innovazione che caratterizza oggi il mondo delle costruzioni.
Le possibilità di lavoro dell'Ingegnere Edile per il Recupero si collocano pertanto nell'ambito di:
- impiego presso studi professionali di ingegneria, architettura e di pianificazione urbanistica;
- studi di consulenza nel settore della tecnologia, del controllo di qualità;
- società di ingegneria, imprese di costruzione, recupero e manutenzione;
- industrie di produzione di materiali e componenti edilizi;
- pubbliche amministrazioni;
- uffici tecnici di committenze pubbliche e private;
- società di gestione di patrimoni edilizi;
- società di servizio per il controllo di qualità;
- compagnie di assicurazione;
- attività autonoma nel settore della libera professione.
Parere delle parti sociali
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