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[3400/2011] - TECNICHE DI NEUROFISIOPATOLOGIA

Classe: 
L/SNT3 - Scienze delle Professioni Sanitarie Tecniche Diagnostiche
Codice Corso: 
3400
Ordinamento: 
2011
Anno Accademico: 
2014
Sede: 
AOU Policlinico "Gaetano Martino" - Pad. E - 2° Piano - 98125 Messina
Coordinatore: 

Prof. Paolo Girlanda

Lingua: 
italiano
Aule: 
Laboratori e Aule Informatiche: 
Biblioteche: 
Sale studio: 

Prova finale

Lo studente ha la disponibilità di 5 crediti finalizzati alla preparazione della Tesi di Laurea presso strutture universitarie cliniche o di base. Tale attività dello studente viene definita "Internato di Laurea". Lo studente che intenda svolgere l’Internato di Laurea in una determinata struttura deve presentare al Direttore della stessa una formale richiesta corredata del proprio curriculum (elenco degli esami sostenuti e voti conseguiti in ciascuno di essi, elenco delle attività opzionali seguite, stages in laboratori o cliniche o qualsiasi altra attività compiuta ai fini della formazione). Lo svolgimento dell’internato di laurea avverrà secondo le norme vigenti.

Per accedere alla prova finale, lo studente deve avere superato con esito positivo tutti gli esami previsti, compresi quelli relativi all’attività di tirocinio, e avere acquisito i rispettivi crediti. Per il conseguimento della Laurea, il Regolamento Didattico di Dipartimento disciplina, accanto o in sostituzione di prove consistenti nella discussione di un elaborato scritto o di una prova scritta di varia entità, il sostenimento di una prova espositiva finalizzata ad accertare il raggiungimento degli obiettivi formativi qualificanti del Corso. Il Regolamento Didattico di Dipartimento disciplina le modalità della prova finale, che deve tenere conto dell’intera carriera dello studente, dei tempi e di acquisizione dei crediti formativi, delle valutazioni sulle attività formative precedenti e sulla prova finale.

Per essere ammesso all'esame finale di laurea, lo studente deve aver superato tutti gli esami di profitto, ed avere avuto una valutazione positiva del tirocinio.
La prova finale del Corso di Studio in Tecniche di Neurofisiopatologia ha valore di esame di Stato abilitante all'esercizio professionale.

La prova finale di laurea si compone di: a) una prova pratica nel corso della quale lo studente deve dimostrare di aver acquisito le conoscenze e abilità teorico-pratiche e tecnico-operative proprie dello specifico profilo professionale; b) redazione di un elaborato di una tesi e sua dissertazione. L’elaborato, munito di visto di approvazione di un docente del Corso di Studio, nella qualità di docente responsabile, è depositata in via informatica nei termini previsti sulla base del calendario fissato dal Direttore di Dipartimento (dove il Corso di Laurea è incardinato) in relazione ai diversi appelli di laurea. Essa è resa visionabile ai componenti della Commissione di Laurea.
La dissertazione dell’elaborato è pubblica e si svolge in presenza del candidato con proclamazione finale e comunicazione del voto di laurea stabilito dalla Commissione sulla base dello stesso elaborato, del curriculum e di altri dati relativi alla carriera dello studente. La commissione può rivolgere domande al candidato tese ad accertarne la maturità e la capacità di elaborazione personale. La commissione procede, contestualmente alla redazione dei verbali delle operazioni svolte, e trasmette quindi, gli atti agli uffici competenti.

La prova finale è organizzata, con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca di concerto con il Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali, in
due sessioni definite a livello nazionale. La prima, di norma, nel periodo ottobre-novembre e la seconda in marzo-aprile.

La Commissione per la prova finale è composta da 7 membri, nominati dal Rettore su proposta del Consiglio di corso di laurea approvata dal Consiglio di Dipartimento, e comprende almeno 2 membri designati dal Collegio professionale, ove esistente, ovvero dalle Associazioni professionali maggiormente rappresentative individuate secondo la normativa vigente. Le date delle sedute sono comunicate, con almeno trenta giorni di anticipo rispetto all'inizio della prima sessione, ai Ministeri dell'istruzione, dell'università e della ricerca e al Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali che possono inviare propri esperti, come rappresentanti, alle singole sessioni. Essi sovrintendono alla regolarità dell'esame di cui sottoscrivono i verbali. In caso di mancata designazione dei predetti componenti di nomina ministeriale, il Rettore può esercitare il potere sostitutivo.

Il voto finale di laurea è determinato dalla commissione a partire dalla media aritmetica ponderata rispetto ai crediti e convertita in cento decimi (comunicata dalla segreteria studenti) di tutte le attività formative con voto espresso in trentesimi, previste nel piano di studio del candidato, cui si aggiunge il punteggio assegnato dalla commissione di laurea secondo una griglia rigida, definita sulla base dei parametri indicati dal regolamento di Dipartimento presso cui è incardinato il Corso di Laurea e comunque entro il limite massimo dei 7 punti. Le commissioni preposte alle prove finali devono esprimere i loro giudizi tenendo conto dell’intero percorso dello studente, valutandone la maturità culturale e la capacità di elaborazione intellettuale personale, nonché la qualità del lavoro svolto; i punti sono assegnati nel rispetto della seguente proporzione: 2 alla discrezionalità della Commissione di Laurea per la valutazione dell’elaborato finale e 5 relazionati agli indicatori che sono stati individuati nel Consiglio di Corso di Studio del 10 febbraio 2015. Secondo questi indicatori vengono attribuiti 2 punti se il candidato è in corso, 1 punto quando nella prova pratica si sia conseguito un punteggio uguale o superiore a 27, 1 punto quando il candidato ha almeno 5 lodi nella sua carriera, 1 punto per gli studenti che non abbiano conseguito alcuna bocciatura nel corso degli studi. Ai fini del superamento dell’esame di laurea è necessario conseguire il punteggio minimo di 66 punti. L’eventuale attribuzione della lode, in aggiunta al punteggio massimo di 110 è subordinata alla accertata rilevanza dei risultati raggiunti dal candidato e alla valutazione unanime della Commissione ed è conferita comunque ai candidati che raggiungano un punteggio di almeno 111/110 dopo l’assegnazione dei punti a disposizione della Commissione


Requisiti

Possono essere ammessi al CDS in Tecniche di Neurofisiopatologia i candidati in possesso del diploma di scuola secondaria superiore o altro titolo di studio conseguito all'estero ritenuto idoneo ai sensi della normativa vigente e che si siano qualificati in posizione utile all'esame di ammissione.
L'accesso al CDS è a numero programmato in base alla Legge 2 agosto 1999 n. 264 e prevede un esame di ammissione che consiste in una prova con test a scelta multipla.
Per essere ammessi al CDS in Tecniche di Neurofisiopatologia è richiesto il possesso di un'adeguata preparazione di cultura generale e nei campi della biologia, della chimica, della fisica e della matematica.
Il bacino territoriale di provenienza degli studenti è quello dell'intera Sicilia e della Calabria meridionale con una media del 60% nella Provincia di Messina, 30% fuori Provincia e 10% fuori Regione.
Il numero di iscritti in per l'anno accademico 2014-2015 risulta pari a 28 iscritti.
In termini di laureabilità gli studenti hanno finora rispettato la scadenza triennale del loro percorso formativo con una durata media di 3 anni e una votazione media di 108/110.
Relativamente ai nuovi iscritti non si segnalano trasferimenti ad altro Corso né abbandoni. Considerando complessivamente gli iscritti al Corso di laurea si segnalano 5 trasferimenti al Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia e nessun abbandono.
 

Obiettivi

Obiettivo del Corso é far acquisire agli studenti le basi scientifiche e la preparazione teorico-pratica necessarie per essere abilitati all'esercizio della professione di Tecnico di Laboratorio Biomedico e la metodologia e la cultura necessarie per la pratica della formazione permanente, nonché un livello di autonomia professionale, decisionale ed operativa così da garantire, al termine del percorso formativo, la piena padronanza di tutte le necessarie competenze e la loro immediata spendibilità nell'ambito lavorativo.
Gli obiettivi formativi specifici consistono nell'acquisizione: delle conoscenze teoriche essenziali che derivano dalle scienze di base, nella prospettiva della loro successiva applicazione professionale e propedeutiche alla comprensione delle materie caratterizzanti la professione. delle conoscenze teoriche e pratiche dei settori professionalizzanti, con particolare risalto alle metodologie innovative e della capacità di pianificare, realizzare e valutare le attività tecnico-diagnostiche i fondamenti dei valori della medicina e dell'etica, di diritto sanitario, di management e degli aspetti legali ed etici della professione competenze informatiche utili alla gestione dei sistemi informativi dei servizi, ed alla propria autoformazione della conoscenza delle basi della metodologia della ricerca e della capacità di applicarle al fine di migliorare l'efficienza e l'efficacia dei percorsi diagnostici; della conoscenza del management nel settore della sanità della conoscenza delle norme per la tutela della salute dei lavoratori (in particolare, di radioprotezione); della capacità di agire in modo coerente con i principi disciplinari, etici e deontologici della professione nelle situazioni tecnico-diagnostiche e produttive previste nel progetto formativo; della capacità di interagire e collaborare attivamente con figure interprofessionali al fine di programmare e gestire attività di analisi e di produzione anche decentrate; della capacità didattica orientata alla formazione del personale di supporto ed al tutorato degli studenti in tirocinio; del metodo per lo studio indipendente e la formazione permanente anche attraverso una ricerca bibliografica sistematica e la lettura critica di articoli scientifici; di un buon livello di conoscenza sia scritta che parlata della lingua inglese.
La formazione comprende 180 crediti comprensivi di attività didattica obbligatoria (core curriculum), di attività formativa professionalizzante (AFP) e di attività didattica opzionale (ADO); una quota di crediti è riservata allo studio personale e ad altre attività formative di tipo individuale.
Particolare rilievo, come parte integrante e qualificante della formazione professionale, riveste l'attività formativa pratica e di tirocinio clinico, svolta con la supervisione e la guida di tutori professionali appositamente assegnati, coordinata da un docente appartenente al più elevato livello formativo previsto per ciascun profilo professionale e corrispondente alle norme definite a livello europeo ove esistenti.
Le strutture didattiche individuano a tal fine, mediante l'opportuna selezione degli ambiti disciplinari delle Scienze di Base: Sulla base degli obiettivi formativi specifici descritti il percorso formativo si attua innanzitutto attraverso l'apprendimento di discipline di base, quali fisica (FIS/07), biologia (BIO/13), chimica e biochimica (BIO/10), anatomia (BIO/16), istologia (BIO/17), fisiologia (BIO/9), patologia generale (MED/04), genetica medica (MED/03), neurologia (MED/26), anestesiologia (MED/41), farmacologia (BIO/14).
Particolare attenzione viene data nell'ambito degli insegnamenti caratterizzanti e nel tirocinio all'innovazione tecnologica, fornendo i mezzi teorici e pratici per un adeguato ed autonomo aggiornamento tecnico-scientifico futuro.
Un congruo spazio è riservato alla preparazione statistico-informatica degli studenti tramite moduli di base di statistica (MED/01), informatica (INF/01) e successivi insegnamenti specifici di statistica (SECS-S/02), in modo da far loro acquisire la capacità di gestire le apparecchiature complesse che si trovano nei laboratori e di valutare i risultati delle indagini in ambito clinico ed in quello della ricerca.
Agli studenti è fornito un corso di lingua inglese (Scientific English) rivolto oltre che all'utilizzazione della lingua parlata e scritta che permette loro di interagire con i rispettivi professionisti della U.E., anche alla comprensione della letteratura scientifica e all'acquisizione della padronanza dei termini tecnici utilizzati nella professione.
Gli insegnamenti sono articolati in moduli e sono svolti con lezioni frontali, esercitazioni in aula o in laboratorio. I risultati di apprendimento sono valutati con eventuali prove in itinere, con valore anche di autovalutazione per lo studente, e con una prova conclusiva orale o scritta, occasione per la verifica del raggiungimento degli obiettivi prefissati e necessaria per l'acquisizione di crediti formativi. I risultati di apprendimento degli insegnamenti di laboratorio, di inglese, di alcuni insegnamenti e di alcuni tirocini, danno luogo ad una idoneità. Lo studente ha la disponibilità di 5 crediti finalizzati alla preparazione della prova finale del Corso di Laurea presso le strutture deputate alla formazione, tale attività viene definita "internato di laurea".
Nella definizione degli obiettivi specifici di ciascun insegnamento e nella pianificazione dei singoli corsi curriculari, i docenti dovranno attenersi ai seguenti criteri:
a) favorire la massima integrazione dei corsi, evitando ripetizioni e ridondanze e definendo progressivamente il core curriculum, inteso come l'insieme delle conoscenze, competenze ed attitudini irrinunciabili per il laureato;
b) la pianificazione dei corsi deve essere il frutto di una intensa e continua collaborazione e interazione tra i docenti, anche tenendo conto delle indicazioni del sistema di valutazione di qualità della didattica;
c) le metodologie didattiche devono ispirarsi di preferenza al concetto di apprendimento attivo, che privilegi un approccio per problemi, in maniera da consentire allo studente il continuo esercizio dell'integrazione, della gestione e dell'applicazione di conoscenze e competenze tra loro interrelate, come base per l'apprendimento della tecnica del ragionamento relativo alla neurofisiopatologia inteso come strumento per dominare la complessità dei problemi;
d) i programmi dei corsi devono favorire lo sviluppo di una valenza di tipo metodologico, così da sviluppare nello studente l'attitudine all'analisi scientifica della complessità e della struttura dei problemi, più che all'analitica conoscenza delle loro componenti.
 

Risultati

La formazione dello studente di Neurofisiopatologia avviene attraverso la frequenza obbligatoria delle lezioni, esercitazioni, attività seminariali, tirocini e corsi opzionali, apprendendo le basi per la comprensione qualitativa e quantitativa dei fenomeni biologici e fisiologici.
Apprendendo le conoscenze di neuroanatomia e neurofisiologia, di elettroencefalografia, di elettronica da applicare alle indagini Neurofisiologiche.
Approfondendo le conoscenze di patologia neurologica e di neuropsichiatria infantile per applicarle alle tecniche di neurofisiopatologia e di esplorazione funzionale del sistema nervoso. Apprendendo le tecniche di base e le tecniche di registrazione specifiche da applicare su pazienti acuti, su pazienti in terapia intensiva e durante interventi chirurgici nonché conoscere gli elementi critici per la comparsa di sintomi indicatori di patologia acuta life treatening e saper effettuare manovre di primo soccorso (BLS).
Apprendere i fondamenti dei valori della medicina e dell'etica, di diritto sanitario come base per la prevenzione e per la comprensione dei problemi di salute dei singoli e della comunità e le risposte dei servizi socio sanitari ai principali bisogni dei cittadini, gli aspetti legali ed etici riguardanti la professione.
Apprendere le tecniche di elettrofisiologia sperimentale e di neuro-sonologia e le conoscenze di base di neuro-riabilitazione per l'acquisizione e l'analisi dei segnali tramite sistemi computerizzati.
Apprendere nozioni di scienze statistiche, dei metodi quantitativi e dell’aggiornamento scientifico per lo sviluppo delle conoscenze degli strumenti statistici utili alla pianificazione del processo di ricerca, di alcuni metodi analitici da scegliere ed utilizzare nell’esercizio della professione, applicando le migliori evidenze scientifiche reperibili in letteratura nel campo delle Scienze Neurofisiopatologiche. Acquisire conoscenze informatiche che consentano la consultazione di banche dati di interesse clinico e scientifico, la gestione dei database e le attività di interazione con la rete in particolar modo per quanto riguarda le opportunità di e-learning.
Conoscenza della lingua inglese nell’ambito specifico di competenze per lo scambio di informazioni generali e comprensione della letteratura scientifica internazionale.
La valutazione di tali conoscenze e delle capacità di comprensione sarà attuata attraverso gli esami, le verifiche in itinere e le prove di idoneità sia per gli insegnamenti teorici che per i tirocini, oltre che per la prova finale.
 
Il percorso formativo porterà i laureati a sviluppare abilità professionali atte ad eseguire correttamente le metodologie diagnostiche specifiche come l’elettroencefalografia di base con attivazioni, l’elettroneuromiografia di superficie e collaborare all’esecuzione di esami EMG invasivi; i potenziali evocati (somatosensoriali motori, acustici, visivi e laser); poligrafia del sonno e test neurovegetativi; collaborazione in esami di ultrasonografia ecografia Doppler extra ed intracranica.
Realizzare un programma diagnostico strumentale e di ricerca neurofisiologica in collaborazione con il medico specialista. Redigere un rapporto tecnico. Accertare attraverso metodiche diagnostico-strumentali l'attività elettrocerebrale ai fini clinici e/o legali. Predisporre e controllare la strumentazione e le apparecchiature.
Attivare misure di prevenzione per promuovere la sicurezza per i pazienti, gli operatori e gli ambienti di lavoro Acquisire competenze informatiche utili alla gestione dei sistemi informativi dei servizi, ed alla propria autoformazione.
Tale capacità sarà raggiunta complessivamente e compiutamente attraverso la frequenza del Tirocinio professionalizzante e delle attività di laboratorio, sia in termini qualitativi che quantitativi, dove ogni studente ha a disposizione un tutor clinico con rapporto1:1; la verifica dell’acquisizione delle abilità professionali avviene sistematicamente tramite un libretto che ne certifica la presenza e una scheda di valutazione che misura atteggiamenti, comportamenti e abilità generali e viene compilata dal Tutor clinico al termine di ogni esperienza di tirocinio; l’insieme delle conoscenze e delle abilità viene valutata con una verifica (test più prova pratica) al termine di ogni semestre. Linsieme delle suddette attività è programmato dal Consiglio di CS e pianificato, monitorato, verificato dal Coordinatore delle attività teorico/pratiche e di tirocinio che promuove incontri con i tutor, con gli studenti stessi, propone attività di formazione, facilita lo studente allo sviluppo dellautoformazione, laccesso alle fonti bibliografiche, ecc.
Strumenti didattici: attività in aula, laboratori didattici, lezioni pratiche in laboratorio e/o in aule attrezzate, tirocinio, lettura e interpretazione della letteratura internazionale, didattica interattiva con strumenti e metodologia e-learning. La valutazione di queste abilità avverrà con le verifiche del tirocinio, con gli esami e con la prova finale.
 

Sbocchi professionali

I laureati Tecnici di Neurofisiopatologia sono, ai sensi della Legge 10 agosto 2000, n. 251 “Disciplina delle professioni sanitarie infermieristiche,tecniche, della riabilitazione, della prevenzione nonché della professione ostetrica”, operatori delle professioni sanitarie dell'Area Tecnico-Diagnostica cui competono le attribuzioni dal D.M. del Ministero della sanità 15 marzo 1995, n.183 e successive modificazioni ed integrazioni; ovvero svolgono la loro attività nell'ambito della diagnosi delle patologie del sistema nervoso, applicando direttamente, su prescrizione medica, le metodiche diagnostiche specifiche in campo neurologico e neurochirurgico (elettroencefalografia, elettroneuromiografia, poligrafia, potenziali evocati, ultrasuoni).

I laureati in tecniche di diagnostica neurofisiopatologica applicano le metodiche più idonee per la registrazione dei fenomeni bioelettrici, con diretto intervento sul paziente e sulle apparecchiature ai fini della realizzazione di un programma di lavoro diagnostico-strumentale o di ricerca neurofisiologica predisposto in stretta collaborazione con il medico specialista; gestiscono compiutamente il lavoro di raccolta e di ottimizzazione delle varie metodiche diagnostiche, sulle quali, su richiesta devono redigere un rapporto descrittivo sotto l'aspetto tecnico; hanno dirette responsabilità nell'applicazione e nel risultato finale della metodica diagnostica utilizzata; impiegano metodiche diagnostico-strumentali per l'accertamento dell'attività elettrocerebrale ai fini clinici e/o medico-legali; provvedono alla predisposizione e controllo della strumentazione delle apparecchiature in dotazione; esercitano la loro attività in strutture sanitarie pubbliche e private, in regime di dipendenza o libero professionale. 

 

Parere delle parti sociali

In data 11/03/2011, nei locali dell'Aula Magna dell'Università degli Studi di Messina, si è svolto, a livello locale, l'incontro con le Organizzazioni rappresentative del mondo del lavoro, della produzione, dei servizi e delle professioni per una consultazione sugli ordinamenti didattici dei corsi di laurea proposti dall'Ateneo.
Il Magnifico Rettore,  ha evidenziato che, con l'A.A. 2011/2012 l'Università di Messina ha proceduto alla trasformazione dei corsi di Laurea e Laurea Magistrale delle Professioni Sanitarie in conformità, rispettivamente, al D.M. 19/02/2009 ed al D.M. 08/01/2009.
Nel corso dell'incontro è stato ampiamente sottolineato l'impegno dell'Ateneo ad orientare la propria programmazione verso la promozione di interessi mirati alla razionalizzazione ed alla qualificazione dell'Offerta Formativa al fine di migliorare ed incentivare la qualità, l'efficienza e l'efficacia dei percorsi formativi in modo che, pur non rinunciando ai “saperi” tradizionali, questa possa validamente rispondere alle esigenze occupazionali del territorio.
In tale contesto, appare fondamentale, nell'ottica della progettazione o rimodulazione dell'impianto dei suddetti percorsi, il confronto nonché il coinvolgimento costante con il sistema delle imprese e delle istituzioni territoriali al fine di individuare ed aggiornare i fabbisogni attesi dallo stesso mondo produttivo e dalle forze sociali.
Proprio in tale contesto si inserisce la strategica iniziativa dell'Ateneo finalizzata all'istituzione di un Osservatorio sui fabbisogni di formazione e innovazione che rappresenti un chiaro punto di riferimento sul territorio.
Questo nuovo organismo, che avrà una “caratura scientifica” e svilupperà la propria attività all'interno delle strutture dell'Ateneo, si occuperà di analizzare le dinamiche del mercato del lavoro in stretta ed attiva collaborazione con le parti sociali.
La proposta ha incontrato l'immediata condivisione delle Organizzazioni presenti le quali, a conclusione dell'incontro, hanno ribadito come il “fare sistema” tra Università, parti sociali ed ordini professionali, sia l'unica strada per dare risposte concrete alla sfida occupazionale nel territorio dei prossimi anni.
Quanto prima si programmerà un nuovo incontro con le Associazioni di categoria e gli studenti per un maggiore inserimento di questi ultimi nelle attività formative.
Il CdL ha partecipato con alcuni docenti alla Conferenza permanente dei CdL delle professioni sanitarie per un aggiornamento costante sulle problematiche del Corso.
Si prevede di inviare studenti ai prossimi Congressi Nazionali per un migliore inserimento nel mondo del lavoro.

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